Testuggine azzannatrice (EN) Common Snapping Turtle
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È una delle testuggini d'acqua dolce più grandi, insieme alla testuggine alligatore. Il suo carapace può raggiungere i 48 cm anche se in genere arriva a circa 25 cm. Il peso varia dai 4,5 ai 6 kg, ma alcuni esemplari allevati in cattività sono arrivati a pesare ben 34 kg. Ha un corpo robusto, il carapace increspato (più evidente negli esemplari giovani) e una lunga coda. L'apparato muscolare è ben sviluppato, in particolare quello del collo, che permette di sferrare abili morsi dai movimenti che ricordano quelli di un serpente (da qui deriva "serpentina").[3]
L'accoppiamento della serpentina avviene da aprile a novembre, poiché d'inverno cade in letargo.
La femmina depone dalle 25 alle 96 uova. Il sesso dei nuovi nati è determinato dalla temperatura di incubazione.[3]
Predilige acque stagnanti o a corso lento con fondo melmoso e ricche di vegetazione. È possibile trovarla anche in laghi, fiumi e paludi.
L'abbandono in natura di esemplari cresciuti, allevati da amatori erpetofili nelle forme giovanili, rischia di introdurre questo rettile come specie aliena in molti ambienti naturali.
Nel giugno 2009 un esemplare di circa 10 kg è stato catturato sulle rive del Po a Canaro (RO).[4]
Il 16 maggio 2022 un esemplare vagante è stato trovato in un laghetto del quartiere Monteverde di Roma.[20]
Il 30 luglio 2022 un esemplare vagante è stato trovato sul Canale Villoresi nei pressi di Nerviano (MI).
Il 17 maggio 2023 un esemplare è stato trovato fuori da un'abitazione a Capena (RM).[21]
Il 05 Giugno 2023 un esemplare è stato trovato nel giardino di un'abitazione a Fenegrò(CO).
A settembre 2023 un esemplare viene recuperato in un laghetto sportivo a Pescia, in Toscana. L'esemplare è tuttora affidato all'Oasi WWF di Ronchi (MS).[22]
Il 13 Maggio 2024 un esemplare è stato trovato in un maneggio a Gassino(TO)
Il 26 maggio viene ritrovato un ulteriore esemplare tra Morlupo e Capena. Successivamente vengono trovati altri esemplari nelle zone limitrofe a stagni e piccoli fiumi nei pressi di Roma.
La IUCN Red List considera Chelydra serpentina una specie a basso rischio (Least concern).[1]
In Italia ne è vietata la detenzione e la vendita poiché ritenuta pericolosa per l'incolumità e la salute pubblica[23]. Eventuali detenzioni illegali o avvistamenti vanno segnalati ai Carabinieri Forestali.
Decreto del Ministero dell’Ambiente del 19 aprile 1996 (PDF), su mise.gov.it. URL consultato il 23 dicembre 2022. Elenco delle specie animali che possono costituire pericolo per la salute e l'incolumità pubblica e di cui è proibita la detenzione.
(Pubblicato nella Gazzetta Uff. 3 ottobre 1996, n. 232)
(EN) Steyermark A.C., Finkler M.S. e Brooks R.J., Biology of the Snapping Turtle (Chelydra serpentina), Johns Hopkins University Press, 2008, ISBN978-0-8018-8724-6.
Jenni Bruce, Karen McGhee, Luba Vangelova e Richard Vogt, L'Enciclopedia degli animali, Milano, Areagroup media, 2005.