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cestista statunitense Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Channing Thomas Frye (White Plains, 17 maggio 1983) è un ex cestista statunitense, professionista nella NBA.
Channing Frye | |||||||||||||||||||||||||
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Channing Frye durante l'ultima partita della carriera | |||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Stati Uniti | ||||||||||||||||||||||||
Altezza | 211 cm | ||||||||||||||||||||||||
Peso | 116 kg | ||||||||||||||||||||||||
Pallacanestro | |||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Ala grande / centro | ||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 2019 | ||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||
Giovanili | |||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club | |||||||||||||||||||||||||
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Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||||||||
Frye è cugino di Tobias Harris, professionista nella NBA con i Philadelphia 76ers (i due militarono insieme negli Orlando Magic dal 2014 al febbraio 2016)[1], e di Tyler Harris, a sua volta cestista.
Nel 2007 ha conosciuto Lauren Lisoski,[2] che ha poi sposato nel 2009.[2] Dalla questa relazione Frye ha avuto un figlio il 4 ottobre 2010.[2][3]
Frye è un'ala grande specialista nel tiro da tre punti,[4][5] ma molto debole nella metacampo difensiva.[6][7]
Frye frequenta la Hendrix Jr. High School ed in seguito la St. Mary's Prep School a Phoenix (Arizona). Poi Frye trascorre quattro intere stagioni all'Università dell'Arizona iniziando nel 2001 e terminando nel 2005. Frye aiuta il suo team a raggiungere l'Elite Eight nella NCAA 2005, ma Arizona viene sconfitta da Illinois.
Si dichiara eleggibile per il Draft NBA 2005, durante il quale viene scelto come numero 8 dai New York Knicks;[8] Frye realizzò il suo career high di 30 punti (14-18 dal campo, 2-2 dalla lunetta), con 7 rimbalzi, 2 stoppate ed un assist nel suo primo scontro con la prima scelta assoluta del draft NBA 2005, Andrew Bogut. Eguaglia il career high il 6 gennaio 2006, contro i Washington Wizards, tirando 11-13 dal campo e 7-8 dalla linea del tiro libero. È considerato uno dei migliori rookie usciti dal draft 2005, come testimoniato dall'alta classificazione riservatagli dall'NBA Rookie Rankings[9]. Partecipa alla Rookie Challenge durante l'All-Star Weekend 2006, ovviamente fra i rookie, tuttavia perdendo la sfida contro i sophomores. Il 21 marzo 2006, Channing si lesiona un legamento del ginocchio sinistro in una partita contro i Toronto Raptors quando la guardia Andre Barrett perde il controllo di palla e nel tentativo di recuperarla sbatte con la sua spalla sul ginocchio di Frye. In tal modo, Channing è costretto a saltare il resto della stagione.
È stato scelto per il T-Mobile NBA All-Rookie First Team 2005-06, in virtù di 45 punti, che gli valsero il quinto posto fra i rookies, dietro Chris Paul (58), Charlie Villanueva (56), Andrew Bogut (55) e Deron Williams (46).
Il 28 giugno, la notte del Draft NBA 2007, Frye, insieme alla guardia dei Knicks Steve Francis, viene ceduto ai Portland Trail Blazers in cambio di Zach Randolph, Fred Jones e Dan Dickau.[10] Frye indossò la cannottiera numero 44 dopo che aveva vestito la numero 7 con i Knicks, poiché quel numero era già indossato la nei Blazers da Brandon Roy.
Nell'estate 2009, da restricted free agent firmò un contratto di 4 anni con i Phoenix Suns,[11] tornando così nell'Arizona, lo stesso stato in cui frequentò l'Università. Fin dalle prime uscite stagionali con i Suns, Frye dimostrò di aver lavorato molto sul tiro da tre punti[4][12] in particolare evolvendo così il suo gioco e meritandosi la chiamata per la gara del tiro da 3 durante l'All-Star Weekend 2010. La stagione 2009-2010 fu ricca di soddisfazioni anche a livello di squadra. I Suns infatti si classificarono terzi nella Western Conference e arrivano alle finali di Conference, eliminando prima i Portland Trail Blazers (ex-squadra di Frye) per 4-2 e poi, a sorpresa, i San Antonio Spurs con un tanto sorprendente quanto schiacciante 4-0.[13] Tuttavia nelle finali di Conference, seppur con delle ottime prestazioni, i Suns dovettero arrendersi ai Los Angeles Lakers condotti da un super Kobe Bryant oltre che da Pau Gasol e Lamar Odom.
Nell'estate 2010 Amar'e Stoudemire lasciò i Suns per andare a giocare nei New York Knicks. Questo, oltre al calo di Steve Nash e Grant Hill, fece sì che le due stagioni successive furono deludenti per la squadra che mancò l'accesso alla post-season. Prima dell'inizio della stagione 2012-13 gli venne scoperto un problema al cuore che lo costrinse a interrompere a tempo indeterminato la sua carriera. Saltò tutta la stagione per poi tornare in campo l'anno successivo, in cui giocò tutte le 82 partite della squadra partendo sempre titolare, e in cui la squadra, nonostante fosse partita con l'idea di tankare, andò vicina a disputare i play-off in quanto arrivò nona a ovest con un record di 48 vittorie e 34 sconfitte (58,5% fu la percentuale di vittorie totali della franchigia dell'Arizona). In stagione tenne una media di 11,1 punti e 5,1 rimbalzi con il 37% da 3 punti.
Il 7 luglio 2014 firmò un contratto quadriennale a 32 milioni di dollari con gli Orlando Magic.[14][15] Tuttavia Frye deluse ampiamente le aspettative dei Magic, venendo molto criticato per il suo contratto oltre che per le prestazioni.[16]
Il 18 febbraio 2016 passò ai Cleveland Cavaliers in uno scambio a tre squadre tra gli stessi Cleveland Cavaliers, gli Orlando Magic e i Portland Trail Blazers.[17]
Frye si rivelò subito importante in uscita dalla panchina per i Cavs per la sua capacità di aprire il campo.[4] Alla fine della RS i Cavs arrivarono primi nella Eastern Conference, facendo sì che Frye, con la franchigia dell'Ohio, tornasse a disputare i play-off a 6 anni di distanza dall'ultima volta in cui militava nei Phoenix Suns. Durante la post-season si segnalò in positivo in occasione di gara-3 delle semifinali di conference contro gli Atlanta Hawks in cui segnò 27 punti con 7 triple.[18] Alla fine della stagione i Cavs vinsero l'anello rimontando i Golden State Warriors da 1-3 a 4-3; i Cavs riscattarono così la sconfitta avvenuta l'anno prima alle finals contro la squadra californiana (in cui Frye non giocava).[19] Tuttavia l'anno successivo gli Warriors batterono nettamente i Cavs alle finals per 4-1 e Frye fu protagonista in negativo in particolare nella metacampo difensiva.[6]
L'8 febbraio 2018, durante la trade dead-line, venne ceduto dai Cavs (insieme a Isaiah Thomas) ai Los Angeles Lakers in cambio di Larry Nance jr. e Jordan Clarkson.[20]
Dopo non aver rifirmato con i Lakers (freschi della firma dell'ex compagno di squadra LeBron James) il 15 luglio 2018 torna ai Cleveland Cavaliers.[21] Il 2 marzo 2019 ha annunciato la sua intenzione di ritirarsi dal basket a fine anno.[22] Dietro a questa decisione c'è stata una motivazione familiare per stare più vicino alla famiglia.[3] La sua ultima partita in NBA è stata la sconfitta per 124-97 contro gli Charlotte Hornets, venendo salutato dai tifosi e dai compagni di squadra.[23] Nella gara ha messo a referto 10 punti in 7 minuti subentrando dalla panchina.[24]
Anno | Squadra | PG | PT | MP | TC% | 3P% | TL% | RP | AP | PRP | SP | PP |
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2001-2002 | Arizona Wildcats | 34 | 25 | 23,9 | 59,5 | - | 72,7 | 6,3 | 0,7 | 0,5 | 1,5 | 9,5 |
2002-2003 | Arizona Wildcats | 32 | 27 | 25,4 | 56,9 | 0,0 | 66,4 | 8,0 | 0,7 | 0,6 | 1,9 | 12,6 |
2003-2004 | Arizona Wildcats | 30 | 30 | 30,3 | 54,8 | 60,0 | 78,8 | 7,4 | 1,9 | 0,6 | 2,1 | 15,9 |
2004-2005 | Arizona Wildcats | 37 | 37 | 31,0 | 55,4 | 17,6 | 83,0 | 7,6 | 1,9 | 0,9 | 2,3 | 15,8 |
Carriera | 133 | 119 | 27,7 | 56,2 | 26,1 | 75,9 | 7,3 | 1,3 | 0,6 | 1,9 | 13,5 |
Anno | Squadra | PG | PT | MP | TC% | 3P% | TL% | RP | AP | PRP | SP | PP |
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2005-2006 | N.Y. Knicks | 65 | 14 | 24,2 | 47,7 | 33,3 | 82,5 | 5,8 | 0,8 | 0,5 | 0,7 | 12,3 |
2006-2007 | N.Y. Knicks | 72 | 59 | 26,3 | 43,3 | 16,7 | 78,7 | 5,5 | 0,9 | 0,5 | 0,6 | 9,5 |
2007-2008 | Portland T. Blazers | 78 | 20 | 17,2 | 48,8 | 30,0 | 78,0 | 4,5 | 0,7 | 0,4 | 0,3 | 6,8 |
2008-2009 | Portland T. Blazers | 63 | 1 | 11,8 | 42,3 | 33,3 | 72,2 | 2,2 | 0,4 | 0,3 | 0,3 | 4,2 |
2009-2010 | Phoenix Suns | 81 | 41 | 27,0 | 45,1 | 43,9 | 81,0 | 5,3 | 1,4 | 0,8 | 0,9 | 11,2 |
2010-2011 | Phoenix Suns | 77 | 64 | 33,0 | 43,2 | 39,0 | 83,2 | 6,7 | 1,2 | 0,6 | 1,0 | 12,7 |
2011-2012 | Phoenix Suns | 64 | 59 | 26,1 | 41,6 | 34,6 | 89,0 | 5,9 | 1,4 | 0,7 | 1,1 | 10,5 |
2013-2014 | Phoenix Suns | 82 | 82 | 28,2 | 43,2 | 37,0 | 82,1 | 5,1 | 1,2 | 0,7 | 0,8 | 11,1 |
2014-2015 | Orlando Magic | 75 | 51 | 24,9 | 39,2 | 39,3 | 88,6 | 3,9 | 1,3 | 0,6 | 0,5 | 7,3 |
2015-2016† | Orlando Magic | 44 | 29 | 17,1 | 43,5 | 39,7 | 90,5 | 3,2 | 1,0 | 0,5 | 0,5 | 5,2 |
Cleveland Cavaliers | 26 | 3 | 17,2 | 44,1 | 37,7 | 78,6 | 3,6 | 1,0 | 0,3 | 0,3 | 7,5 | |
2016-2017 | Cleveland Cavaliers | 74 | 15 | 18,9 | 45,8 | 40,9 | 85,1 | 3,9 | 0,6 | 0,4 | 0,5 | 9,1 |
2017-2018 | Cleveland Cavaliers | 44 | 1 | 12,4 | 49,7 | 33,3 | 93,3 | 2,5 | 0,6 | 0,4 | 0,3 | 4,8 |
L.A. Lakers | 9 | 0 | 16,7 | 46,5 | 36,0 | 75,0 | 2,8 | 1,1 | 0,1 | 0,1 | 5,8 | |
2018-2019 | Cleveland Cavaliers | 36 | 6 | 9,5 | 36,8 | 40,5 | 78,6 | 1,4 | 0,6 | 0,2 | 0,1 | 3,6 |
Carriera | 890 | 445 | 22,2 | 44,0 | 38,8 | 82,2 | 4,5 | 1,0 | 0,5 | 0,6 | 8,7 |
Anno | Squadra | PG | PT | MP | TC% | 3P% | TL% | RP | AP | PRP | SP | PP |
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2009 | Portland T. Blazers | 4 | 0 | 9,0 | 35,7 | 0,0 | 66,7 | 0,8 | 0,3 | 0,0 | 0,0 | 3,0 |
2010 | Phoenix Suns | 16 | 0 | 27,2 | 36,4 | 34,9 | 93,8 | 5,6 | 0,9 | 0,8 | 0,6 | 8,2 |
2016† | Cleveland Cavaliers | 17 | 0 | 13,9 | 59,4 | 56,5 | 85,7 | 2,4 | 0,3 | 0,4 | 0,5 | 6,7 |
2017 | Cleveland Cavaliers | 12 | 0 | 12,8 | 51,7 | 51,3 | 85,7 | 1,8 | 1,1 | 0,3 | 0,3 | 7,3 |
Carriera | 49 | 0 | 17,6 | 46,0 | 44,4 | 87,9 | 3,2 | 0,7 | 0,4 | 0,4 | 7,0 |
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