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NCAA, organizzazione sportiva per gli atleti delle università degli Stati Uniti Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La National Collegiate Athletic Association (NCAA, spesso pronunciata "N-C-Double-A" o "N-C-Two-A") è un'organizzazione senza scopo di lucro che gestisce le attività sportive di quasi 500 mila atleti che partecipano ai programmi sportivi di 1 100 college e università negli Stati Uniti, in Porto Rico e in Canada.[2] La sua sede è a Indianapolis, in Indiana.
National College Athletic Association | |
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Fondazione | 31 marzo 1906 a New York[1] |
Nazione | Stati Uniti |
Sede | Indianapolis |
Presidente | Charlie Baker |
Sito ufficiale | ncaa.com |
Nell'agosto del 1973 la NCAA ha adottato l'attuale struttura comprendente Division I (D-I), Division II (D-II) e Division III (D-III). Secondo il regolamento della NCAA, gli istituti che fanno parte della Division I e della Division II possono offrire borse di studio per meriti sportivi (athlete scolarship) ai propri studenti. Generalmente gli istituti più grandi fanno parte della Division I, mentre gli altri appartengono alla Division II e alla Division III. Per quanto riguarda il football, la NCAA ha ulteriormente separato la Division I in Division I-A e Division I-AA, che successivamente sono state denominate rispettivamente Football Bowl Subdivision (FBS) e Football Championship Subdivision (FCS).
L'NCAA è l'organizzazione sportiva universitaria più grande del mondo e, a causa della enorme popolarità degli sport universitari negli USA, in molti stati sono più seguiti dei relativi campionati locali.
Negli Stati Uniti le prime notizie riguardanti competizioni sportive fra istituti universitari risalgono alla sfida del 1852 fra gli equipaggi di canottaggio di Harvard e Yale.[3] In questo periodo storico e fino agli ultimi decenni dell'Ottocento, quando il canottaggio era lo sport più popolare negli Stati Uniti, le competizioni erano gestite da diverse organizzazioni, fra cui la Rowing Association of American Colleges e la Intercollegiate Rowing Association. A mano a mano che altri sport diventarono più popolari (soprattutto football e basket) continuarono ad essere adottate le stesse regole e strutture dei campionati.
L'odierna NCAA trae le sue origini da una serie di incontri alla Casa Bianca convocati dal presidente Theodore Roosevelt agli inizi del Novecento dopo una serie di infortuni e di morti successi durante incontri di college football, che avevano convinto diversi istituti a non far praticare più questo sport ai loro studenti. A seguito di queste riunioni il presidente della New York University Henry MacCracken convocò un incontro (a cui parteciparono rappresentanti di altri 13 istituti universitari) per concordare le modifiche alle regole di gioco del football. In un successivo incontro del 28 dicembre 1905 i rappresentanti di 62 università e college statunitensi fondarono la Intercollegiate Athletic Association of the United States (IAAUS)[4], che formalmente prese vita il 31 marzo 1906 e che nel 1910 assunse l'attuale denominazione di NCAA.[4]
Per diversi anni la NCAA rimase un'associazione con lo scopo semplicemente di discutere le modifiche ai regolamenti sportivi. Soltanto nel 1921 si creò il primo campionato nazionale di livello universitario sotto l'egida della NCAA, il National Collegiate Track and Field Championship. Gradualmente anche gli altri sport vennero organizzati in campionati nazionali fra cui il basket, che nel 1939 vide il suo primo campionato nazionale ad esso dedicato.[5]
Una serie di crisi interne portò la NCAA quasi alla sua dissoluzione subito dopo la fine della seconda guerra mondiale. Il Sanity Code, adottato per creare delle linee-guida che regolamentassero i finanziamenti privati e il reclutamento degli atleti, non era riuscito a mettere la parola fine ad una serie di abusi. Il numero di finali di campionato di football (i cosiddetti bowl) crebbe a dismisura per la popolarità di questo sport. Inoltre vi erano forti dubbi su quale sarebbe stata l'influenza delle televisioni nel convincere i tifosi a non andare più allo stadio.[5]
Questi ed altri problemi convinsero della necessità di aver bisogno di una guida professionale a tempo pieno per la NCAA. Nel 1951 Walter Byers, già membro del comitato esecutivo della NCAA, venne nominato direttore esecutivo a tempo pieno. L'anno successivo, inoltre, venne creata la prima sede ufficiale della NCAA a Kansas City (Missouri)[5].
Byers non perse tempo nel dare la sua impronta decisiva alla NCAA: venne approvato un programma per controllare la trasmissione dal vivo delle partite di football, la riunione annuale dei rappresenti dei singoli istituti universitari delegò i suoi poteri ad un Consiglio direttivo e vennero approvate delle regole per limitare i bowl di fine stagione.[5]
Fino agli anni ottanta l'associazione non proponeva sport femminili ma dal 1982 tutte le divisioni NCAA hanno offerto campionati nazionali per l'atletica femminile e molti membri dell'AIAW si unirono all'NCAA.
Nel 1973, la NCAA divise i suoi iscritti in tre divisioni: Division I (elenco Università), Division II (elenco Università) e Division III (elenco Università). Con le regole NCAA, le scuole delle divisioni I e II possono offrire borse di studio agli studenti che partecipano all'attività sportiva, mentre a quelle di divisione III è vietato. Generalmente, le scuole più grandi partecipano all'attività della divisione I mentre le più piccole giocano nella II e III; la divisione I del football è a sua volta divisa in I-A e I-AA.
La struttura legislativa dell'NCAA è divisa in gabinetti e comitati, composti da vari rappresentanti delle scuole partecipanti ed i comitati sono a loro volta divisi in sotto-comitati. Ad un livello superiore esiste il Management Council che supervisiona gabinetti e comitati ed include anche rappresentanti delle scuole come direttori atletici e consulenti di facoltà. Sopra al Management Council nella scala legislativa si trova il Board of Directors, formato da presidenti universitari, che dà l'approvazione finale ad ogni regola.
Lo stesso staff NCAA fornisce supporto, guida, collegamento, ricerca e pubbliche relazioni. Il presidente attuale della NCAA è Mark Emmert.
Gli sport gestiti dall'NCAA includono pallacanestro, baseball (uomini), softball (donne), football (uomini), corsa campestre, hockey su prato (donne), bowling (donne), golf, scherma (misto), lacrosse, ginnastica artistica, canottaggio (donne), pallavolo, hockey su ghiaccio, pallanuoto, tiro a segno (misto), tennis, sci, atletica leggera, nuoto, tuffi, lotta (uomini), calcio (uomini e donne) e beach volley (donne).
La NCAA non è la sola organizzazione americana di sport universitari. La National Association of Intercollegiate Athletics (NAIA) è una sua diretta concorrente.
La NCAA gestisce, o ha gestito in passato, campionati nei seguenti sport:
Le squadre che partecipano alla Division I NCAA della pallacanestro sono ad oggi più di trecento e sono raggruppate in 32 conference (leghe formate da un numero variabile di squadre, di solito da 8 a 16), alcune squadre non hanno conference e vengono dette indipendenti. Le conference non sono stabilite dalla NCAA ma si sono formate negli anni con accordi fra le università stesse, non è insolito che da un anno all'altro cambino gli affiliati, di solito ciò avviene per motivi economici. Per stabilire il team campione ogni anno dal 1939, durante il mese di marzo viene disputato il torneo NCAA con la formula a tabellone tennistico ad eliminazione diretta in campo neutro.
Il numero delle squadre invitate a farvi parte è cresciuto negli anni, ad oggi sono 68, le 32 vincitrici delle rispettive conference più 36 invitate in base ai meriti sportivi conseguiti durante il campionato, la scelta degli inviti viene fatta da un apposito comitato nel cosiddetto Selection Sunday (domenica delle selezioni) in cui vengono stabilite anche le teste di serie. Solitamente le sei cosiddette major conferences (Big East, Big 12, Big Ten, ACC, SEC, PAC-10) hanno un numero di squadre invitate variabile dalle tre alle sei a testa.
Il Torneo NCAA si svolge durante tre weekend a cavallo fra marzo e aprile (la cosiddetta "March Madness", in italiano: "Follia di Marzo"), le squadre che superano il primo weekend sono denominate Sweet Sixteen, mentre il weekend finale è dedicato alle celeberrime Final Four.
L'NCAA non ha mai avuto un campionato ufficiale di football Division I FBS, una cosa quanto meno strana, ed al momento, il campione di Division I FBS è determinato dal Bowl Championship Series, che usa una serie di votazioni per determinare le due squadre che giocheranno la finale (BCS National Championship Game). Sei voti sono basati su modelli computerizzati, mentre due sono decisi da persone: un allenatore di FBS (sponsorizzato da USA Today), l'altro voto è un misto di ex-giocatori, allenatori, dirigenti e giornalisti (gestiti e sponsorizzati da Harris Interactive). Nonostante l'auto-proclamata autorità del Bowl Championship Series, l'Associated Press può ancora conferire il titolo di "campione nazionale" ad una squadra di sua scelta. Inoltre, a differenza di altre divisioni e sport che l'NCAA sponsorizza, la division I FBS del football assegna un trofeo che non ha la scritta NCAA sulla targa. In altre parole, il titolo non è ufficiale.
NCAA Division I FBS Conferences | ||||
---|---|---|---|---|
American Athletic Conference (The American) |
Atlantic Coast Conference (ACC) |
Big Ten Conference (Big Ten o B1G) |
Big 12 Conference (Big 12) |
Conference USA (C-USA) |
Mid-American Conference (MAC) |
Mountain West Conference (MW) |
Pacific-12 Conference (Pac-12) |
Southeastern Conference (SEC) |
Sun Belt Conference (SBC) |
NCAA Division I FCS Conferences (solo football) | ||
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CAA Football | Missouri Valley Football Conference | Pioneer Football League |
La NCAA non ha avuto un presidente a tempo pieno fino al 1951, quando Walter Byers fu nominato direttore esecutivo.[6] Nel 1988 il titolo è stato cambiato in presidente.[7]
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