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comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Champorcher (pronuncia francese /ʃɑ̃pɔʁʃe/; Tsampourtsé in patois valdostano; Tsampourtséi nell'uso locale) è un comune italiano sparso di 390 abitanti della Valle d'Aosta.
Champorcher comune | |
---|---|
(IT) Comune di Champorcher (FR) Commune de Champorcher | |
Veduta | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Valle d'Aosta |
Provincia | Non presente |
Amministrazione | |
Capoluogo | Château |
Sindaco | Alice Chanoux (lista civica Champorcher avant tout) dal 17-10-2018 |
Lingue ufficiali | Francese, italiano |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 45°37′N 7°37′E |
Altitudine | 1 427 m s.l.m. |
Superficie | 68,43 km² |
Abitanti | 390[1] (31-12-2020) |
Densità | 5,7 ab./km² |
Frazioni | Arbussey, Boussiney, Byron, Chardonney, Château (sede comunale), Collin, Coudreyt, Dogier, Dublanc, Échelly, Garavet, Gontier, Grand-Mont-Blanc, Grand-Rosier, L'Écreux, Loré, Mellier, Moulin, Outre-l'Ève, Parié, Perrier, Perruchon, Petit-Mont-Blanc, Petit-Rosier, Ronchas, Salleret, Sen-du-Gail, Vagly, Verannaz, Vignat, Vigneroise |
Comuni confinanti | Champdepraz, Cogne, Fénis, Issogne, Pontboset, Valprato Soana (TO), Valchiusa (TO) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 11020 |
Prefisso | 0125 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 007018 |
Cod. catastale | B540 |
Targa | AO |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona F, 4 373 GG[3] |
Nome abitanti | (FR) Champorcherains |
Patrono | san Nicola |
Giorno festivo | 6 dicembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Champorcher all'interno della Valle d'Aosta | |
Sito istituzionale | |
È posizionato alla testata della valle omonima, di cui è il comune principale. È bagnato dalle acque del torrente Ayasse.
Secondo la tradizione religiosa locale, il toponimo deriverebbe da un leggendario san Porzio o Porciero (Porcier in francese), soldato della Legione Tebea, che, scampato al massacro, si sarebbe recato nella valle di Champorcher a predicare il Vangelo. Il toponimo Champorcher significherebbe allora Campo di Porcier.[5][6]
Il toponimo fu italianizzato in Campo Laris durante il fascismo dal 1939[7] al 1945.[8]
Lo stemma e il gonfalone municipale sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 19 dicembre 1988.[9]
«Partito dal filetto d'argento: nel primo, d'azzurro, alla torre quadra, d'argento, merlata alla ghibellina, priva di porta, finestrata di tre, in palo, di nero, la finestra in basso più ampia e munita di due feritoie sottostanti, di nero, la finestra in alto di esigue dimensioni; nel secondo, di azzurro, seminato di croci a tau e col piede bordonato, d'oro, ai due barbi addossati, dello stesso; il tutto sotto il capo d'argento, caricato dai tre tortelli, ordinati in fascia, di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.»
I barbi su campo azzurro seminato di crocette sono l'emblema degli antichi signori di Bard che condivisero per quasi un trentennio, la giurisdizione sul territorio di Champorcher con i signori di Pont-Saint-Martin. Successivamente i Savoia mantennero la signoria diretta su questo territorio fino al 1682, quando la famiglia Freydoz acquisì la signoria di Champorcher, eretta poi a baronia nel 1746 a favore di Jean-Nicolas Freydoz. La prima partizione e il capo dello stemma comunale riproducono il blasone dei Freydoz (d'azzurro, alla torre d'argento murata di nero; al capo d'argento, caricato di tre tortelli di rosso, ordinati in fascia). La torre simboleggia anche quella che fu costruita nel 1320 dai Savoia sui resti dell'antica casa forte dei signori di Bard.
Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di nero.
Si contano inoltre numerose cappelle:[12]
Abitanti censiti[16]
In frazione Château ha sede la biblioteca comunale.
In località Chardonney è presente l'Ecomuseo della canapa con la mostra permanente sulla lavorazione della canapa.
In Località Château si trova invece il centro visitatori del parco regionale del Mont Avic.[17]
Il 5 agosto di ogni anno si effettua il pellegrinaggio al santuario della Madonna delle Nevi (in francese, Sanctuaire Notre-Dame-des-Neiges), vicino al lago Misérin.
Per quanto riguarda l'artigianato, importante è la lavorazione del legno finalizzata alla realizzazione di vari oggetti, tra i quali collari per il bestiame.[18]
Fa parte dell'Unité des Communes valdôtaines Mont-Rose.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
19 dicembre 1987 | 17 maggio 1990 | Celestino Savin | Union Valdôtaine | Sindaco | [19] |
17 maggio 1990 | 29 maggio 1995 | Celestino Savin | - | Sindaco | [19] |
29 maggio 1995 | 8 gennaio 1999 | Pierino Danna | lista civica | Sindaco | [19] |
9 gennaio 1999 | 8 maggio 2000 | Pasqualino Costabloz | lista civica | Sindaco | [19] |
8 maggio 2000 | 9 maggio 2005 | Celestino Savin | lista civica | Sindaco | [19] |
9 maggio 2005 | 24 maggio 2010 | Celestino Savin | lista civica | Sindaco | [19] |
24 maggio 2010 | 11 maggio 2015 | Mario Valerio Gontier | lista civica | Sindaco | [19] |
20 maggio 2015 | 1º ottobre 2018 | Alessandro Glarey | Sindaco | [19] | |
17 ottobre 2018 | in carica | Alice Chanoux | Sindaco | [19] |
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