Remove ads
politica italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Catiuscia Marini (Todi, 25 settembre 1967) è una politica italiana, presidente della Regione Umbria dal 2010 al 2019.
Catiuscia Marini | |
---|---|
Catiuscia Marini nel 2016. | |
Presidente della Regione Umbria | |
Durata mandato | 16 aprile 2010 – 28 maggio 2019 |
Predecessore | Maria Rita Lorenzetti |
Successore | Donatella Tesei |
Sindaca di Todi | |
Durata mandato | 27 aprile 1997 – 28 maggio 2007 |
Predecessore | Ottavio Nulli Pero |
Successore | Antonino Ruggiano |
Europarlamentare | |
Durata mandato | 16 maggio 2008 – 13 luglio 2009 |
Legislatura | VI |
Gruppo parlamentare | S&D |
Circoscrizione | Italia centrale |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Democratico (dal 2007) In precedenza: PCI (1990-1991) PDS (1991-1998) DS (1998-2007) |
Titolo di studio | Laurea in scienze politiche |
Università | Università degli Studi di Perugia |
Professione | Dirigente amministrativo |
È stata sindaca di Todi dal 1998 al 2007 ed europarlamentare dal 2008 al 2009.
Ha conseguito il diploma di maturità classica ed è laureata in scienze politiche con indirizzo politico-internazionale.
Dirigente della Legacoop umbra dal 2007,[1] nel 2023 è stata nominata responsabile dell’Ufficio Politiche Europee, Relazioni con la UE e PNRR di Legacoop nazionale.[2] In precedenza ha svolto attività di ricerca nel campo delle scienze sociali e si è inoltre interessata di politiche di genere collaborando alla realizzazione di progetti di cooperazione internazionale in Burkina Faso, nei Balcani e in Palestina.[1]
Ha iniziato la sua attività politica partecipando all'attività di gruppi universitari locali, facendo poi parte dell'esecutivo nazionale della Sinistra giovanile.
Dopo aver ricoperto gli incarichi di consigliere comunale e vicesindaco della sua città d'origine, Todi (provincia di Perugia), nel 1998 la Marini è stata eletta sindaco del comune alla guida di una coalizione di centro-sinistra con il 53,7% dei voti, per poi essere riconfermata per un secondo mandato nel 2002, con il 63,8% dei consensi.[3] Nel 2000 è stata nominata dall'UNICEF sindaco difensore ideale dei bambini per la sua attività a sostegno di progetti per la tutela dei diritti dell'infanzia.
Nel 2004 è stata eletta presidente regionale dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani in Umbria e membro degli organismi dirigenti nazionali dell'ANCI.
Da maggio 2008 a giugno 2009, a seguito delle elezioni europee del 2004, per le quali era candidata con L'Ulivo, è stata eletta come europarlamentare. Ha fatto parte del gruppo parlamentare del Partito Socialista Europeo e ha ricoperto gli incarichi di membro della commissione Mercato Interno e Tutela dei Consumatori e della delegazione per i Paesi del Maghreb.
Alle successive elezioni europee del 2009 è stata ricandidata nella circoscrizione Italia centrale nel PD. Ha ottenuto circa 63.000 preferenze, posizionandosi come la prima dei non eletti. Nello stesso anno viene inoltre designata dall'allora segretario del PD Pier Luigi Bersani come membro della segreteria nazionale del partito, assegnandole le deleghe all'Europa, alle relazioni internazionali e ai diritti.[4]
Il 7 febbraio 2010 ha vinto, con 29.000 voti e grazie anche all'endorsement dell'uscente Maria Rita Lorenzetti, le elezioni primarie del centro-sinistra per la scelta del candidato a presidente della giunta regionale dell'Umbria, prevalendo sul deputato Gianpiero Bocci.[5] Alle elezioni regionali del 2010 è eletta presidente con il 57,24% dei voti, contro il 37,70% raccolto dalla candidata del centro-destra Fiammetta Modena.[6]
Il 17 novembre 2014 il PD la ricandida per un secondo mandato alla guida della regione.[7] Alle elezioni regionali del 2015, sostenuta da una coalizione comprendente oltre al PD anche SEL e le liste "Socialisti Riformisti" e "Civica Popolare"[8] è confermata per un secondo mandato con 159.869 voti (pari al 42,78%) contro il 39,27% ottenuto dal suo principale competitor Claudio Ricci, sostenuto dalla coalizione del centro-destra.
Il 23 settembre 2016 è nominata dal governo Renzi, assieme a tutti i presidenti delle regioni interessate, vicecommissario alla ricostruzione per il terremoto del Centro Italia dell'agosto precedente.[9]
Il 16 aprile 2019, a seguito del suo coinvolgimento in una inchiesta della procura di Perugia su presunti illeciti nelle assunzioni nel sistema sanitario umbro, in cui è indagata per abuso d'ufficio, rivelazione di segreto d'ufficio e falso[10] annuncia di rassegnare le proprie dimissioni da presidente della regione.[11][12] Il 18 maggio dello stesso anno, dopo che il 7 maggio aveva riferito in assemblea legislativa, l'organo tramite mozione le respinge con 11 voti favorevoli (tra cui quello della Marini stessa) e 8 contrari.[13] Il 20 maggio, dopo ulteriori riflessioni, conferma quindi le sue dimissioni,[14] che diventeranno esecutive dal successivo 28 maggio.[15] Dalla stessa data, il vicepresidente della sua giunta è subentrato nella carica come presidente facente funzione ai sensi dell'articolo 64 dello Statuto regionale fino al 27 ottobre, quando si sono svolte le nuove elezioni, in anticipo rispetto alla scadenza naturale della legislatura: queste sono state vinte da Donatella Tesei del centro-destra, che diventa così il primo presidente della giunta umbra non appartenente al centro-sinistra dai tempi dell'istituzione della regione.
Il 19 aprile 2024 la Corte dei conti ha assolto Marini, Walter Ganapini e altri dall'accusa di danno erariale, accertando l’insussistenza di qualsiasi profilo di antigiuridicità nell’operato degli amministratori.[16][17]
Per l'inchiesta sui concorsi truccati in sanità, viene rinviata a giudizio il 26 gennaio 2021. Il 3 luglio 2024 viene assolta con formula piena dall'accusa di aver promosso un associazione a delinquere e condannata in primo grado a due anni di reclusione (pena sospesa e non menzione) per concorso in abuso d'ufficio, concorso in rivelazione dei segreti d’ufficio e concorso in falso ideologico e materiale.[18]
Nel giugno 2010 è diventata membro titolare del Comitato europeo delle regioni per poi essere eletta, nel 2011 primo vicepresidente del gruppo del Partito Socialista Europeo del Comitato delle regioni, con delega alla politica di coesione nel quadro delle prospettive finanziarie dell'UE post 2013.[1]
Nel 2013, nell'ambito della Conferenza delle regioni e delle province autonome, ha svolto la funzione di coordinatrice del gruppo di lavoro sulla programmazione comunitaria 2014-2020 con il compito di seguire e gestire i negoziati con il Governo italiano per la programmazione europea 2014-2020. È stata inoltre coordinatrice vicario della Commissione salute e coordinatore della Commissione attività di cooperazione e iniziative per il dialogo e per la pace in Medio Oriente.
Il 5 giugno 2013 è scelta dal segretario reggente Guglielmo Epifani come responsabile nazionale per la sanità del Partito Democratico.[4]
A gennaio 2015 viene riconfermata come membro della delegazione italiana al comitato europeo delle regioni per la legislatura 2015-2020; l'11 febbraio è stata poi designata come presidente del gruppo del PSE[19] e nel mese di settembre ha ottenuto la titolarità della commissione affari europei e internazionali.[20]
Nel 2017, a seguito della proclamazione di Matteo Renzi come nuovo segretario del PD, è nominata come membro della direzione nazionale del partito.[21] Il 12 luglio 2017 è stata riconfermata come presidente del gruppo PSE al comitato europeo delle regioni.[22]
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.