Bosco Marengo
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Bosco Marengo (Bòsch Marengh in piemontese, Ir Bòsch in dialetto boschese) è un comune italiano di 2 201 abitanti della provincia di Alessandria in Piemonte.
Bosco Marengo comune | |
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La parrocchiale dei Santi Pietro e Pantaleone e il monumento bronzeo a papa Pio V | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Provincia | Alessandria |
Amministrazione | |
Sindaco | Maria Erminia Zotta (lista civica Rilanciamo Bosco) dal 9-6-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 44°49′35″N 8°40′42″E |
Altitudine | 121 m s.l.m. |
Superficie | 44,53 km² |
Abitanti | 2 201[1] (30-4-2024) |
Densità | 49,43 ab./km² |
Frazioni | Levata, Pollastra, Quattro Cascine |
Comuni confinanti | Alessandria, Basaluzzo, Casal Cermelli, Fresonara, Frugarolo, Novi Ligure, Pozzolo Formigaro, Predosa, Tortona |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 15062 |
Prefisso | 0131 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 006021 |
Cod. catastale | B071 |
Targa | AL |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 617 GG[3] |
Nome abitanti | boschesi |
Patrono | san Pio V |
Giorno festivo | 5 maggio |
Cartografia | |
Posizione del comune nella provincia di Alessandria | |
Sito istituzionale | |
I Marici, antica popolazione ligure, abitarono - tra le altre - in epoca pre romana, le terre ove sorge Bosco Marengo. Dal nome di questa popolazione è probabile che derivi il toponimo Marengo. Il termine latino toponomastico della zona è, infatti, Lucus Maricorum che per modifiche successive può essere divenuto, poi in italiano, Marengo.
Nel corso del II secolo a.C. la zona di Bosco Marengo entrò nell'orbita dello Stato romano, probabilmente parte dell'ager della colonia di Dertona (Tortona), fondata intorno al 122 a.C. Intorno a questo periodo storico, la pianura tortonese, tra Curone, Scrivia e Orba, venne centuriata. Inoltre, nel109 a.C. venne costruita la via Aemilia Scauri ad opera del censore Marco Emilio Scauro (corrispondente all'attuale strada Levata o Emilia, strada campestre che ripercorre l'asse stradale antico), che metteva in comunicazione lo snodo stradale di Tortona (già connesso alla via Postumia) alla Riviera ligure attraverso la val Bormida. In quest'epoca non si hanno notizie certe in merito a un insediamento a Bosco Marengo: del tutto fantasiosa infatti è la notizia di un abitato denominato Media Silva, anche se non è da escludere la presenza di una semplice posta per il cambio dei cavalli lungo la via Aemilia Scauri (che in età imperiale assunse la denominazione di via Iulia Augusta).
Per l'alto medioevo non si hanno informazioni certe, anche se è noto che alcune località vicine (come Marengo o Urba, nel territorio di Frugarolo) furono curtes regiae appartenenti prima ai re longobardi, poi agli imperatori che occasionalmente vi dimorarono. Del tutto fantasiose, infatti, sono le notizie di una fondazione di Bosco Marengo in epoca gota. Negli ultimi anni del I millennio, l'imperatore Ottone I concesse Bosco ad Aleramo, marchese di Monferrato. Da Anselmo III, nipote di un primo Anselmo figlio di Aleramo, nacque Ugo, primo marchese di Bosco e di Ponzone. Egli ereditò i diritti aleramici nel territorio che dal litorale ligure fra Albisola (ad oriente del monte Priocco) e Varazze compresa si spingeva nella pianura padana lungo le valli dell'Orba, della Stura e del Piota sino ad Alessandria, avendo come confine nord-occidentale la Bormida di Spigno Monferrato.
Due figli di Ugo, Anselmo e Aleramo, diedero origine rispettivamente ai marchesi di Bosco e a quelli di Ponzone. La signoria dei primi si estendeva su Bosco, Ovada, Ussecio (ora Belforte Monferrato), Pareto, Mioglia, Monteacuto, Ponte dei Prati (oggi Pontinvrea), Casteldelfino (località, che un tempo sorgeva fra Pontinvrea e Giovo Ligure) e Stella, mentre i secondi ebbero Ponzone, Sassello, Spigno, Celle e Varazze.
Nei secoli successivi il loro territorio fu conteso fra i comuni di Alessandria e di Genova, a cui i marchesi dovettero ripetutamente giurare sottomissione. Il progressivo frazionamento dei beni feudali fra diverse linee dinastiche fu la principale causa della decadenza dei marchesi di Bosco e Ponzone.
Il potente Marchesato del Bosco durò fino al 1350. Questa data segnò il passaggio sotto il dominio della Signoria di Milano governata dai Visconti.
Il 18 ottobre 1447 ebbe luogo un'epica battaglia in cui si scontrarono l'esercito francese e quello del ducato milanese condotto da Bartolomeo Colleoni. L'intervento dei boschesi favorì la vittoria di Colleoni, ricordato per i posteri su una lapide posta sulle mura del Castello Sforzesco di Milano sottolineando il valore e la fedeltà del popolo di Bosco.
Nell' Autunno del 1499 fú infeudato a Francesco Bernardino I Visconti (*1458 + 1504), Signore di Brignano (Bergamo).
Bosco diede i natali ad Antonio Michele Ghislieri, divenuto papa con il nome di Pio V.
Abitanti censiti[4]
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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28 giugno 1985 | 21 maggio 1990 | Enrico Giraudi | indipendente | Sindaco | [5] |
21 maggio 1990 | 24 aprile 1995 | Piera Rampi | lista civica | Sindaco | [5] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Carlo Mario Demicheli | centro | Sindaco | [5] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Carlo Mario Demicheli | lista civica | Sindaco | [5] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Angela Lamborizio | lista civica | Sindaco | [5] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Angela Lamborizio | lista civica | Sindaco | [5] |
26 maggio 2014 | 27 maggio 2019 | Gianfranco Gazzaniga | lista civica Bosco con Gianfranco Gazzaniga | Sindaco | [5] |
27 maggio 2019 | 9 giugno 2024 | Gianfranco Gazzaniga | lista civica Bosco con Gazzaniga | Sindaco | [5] |
9 giugno 2024 | in carica | Maria Erminia Zotta | lista civica Rilanciamo Bosco | Sindaco | [5] |
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