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aereo di linea Boeing Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il Boeing 247 fu un aereo di linea bimotore e monoplano ad ala bassa, sviluppato dall'azienda aeronautica statunitense Boeing negli anni trenta del XX secolo.
Boeing 247 | |
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Il prototipo del 247 al Boeing Field, ca. 1933. | |
Descrizione | |
Tipo | aereo di linea |
Equipaggio | 3 (2 piloti ed un assistente di volo)[1] |
Costruttore | Boeing |
Data primo volo | 8 febbraio 1933[1] |
Data entrata in servizio | 2 maggio 1933[2] |
Utilizzatore principale | United Airlines |
Altri utilizzatori | USAAF |
Esemplari | 75 |
Dimensioni e pesi | |
Tavole prospettiche | |
Lunghezza | 15,65 m (51 ft 4 in) |
Apertura alare | 22,56 m (74 ft 0 in) |
Altezza | 4,70 m (15 ft 5 in) |
Superficie alare | 77,68 m² (836,13 ft²) |
Peso a vuoto | 3 810 kg (8 400 lb) |
Peso carico | 7 938 kg (17 500 lb) |
Passeggeri | 10[1] |
Propulsione | |
Motore | 2 motori radiali Pratt & Whitney Wasp-S1D1 |
Potenza | 410 kW (550 hp) |
Prestazioni | |
Velocità max | 293 km/h; 158 kn (182 mph) |
Velocità di crociera | 249 km/h; 135 kn (155 mph) |
Velocità di salita | 6,7 m/sec (1 320 ft/min) |
Autonomia | 781 km; 421 nmi (485 mi) |
Quota di servizio | 5 608 m (18 400 ft) |
Tangenza | 6 248 m (20 500 ft) |
dati tratti da "Boeing aircraft since 1916"[3], tranne dove indicato diversamente. | |
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Progetto che presentava soluzioni molto avanzate per l'epoca[1][4][5][6], come la struttura semimonoscocca in alluminio anodizzato, le guaine pneumatiche di sghiacciamento sui bordi delle superfici alari e il carrello retrattile[2], è da più parti considerato rivoluzionario[1][7][8][9] tanto che, secondo alcuni, segnò il confine tra due epoche nel trasporto aereo[1][5][6][10].
Ordinato in sessanta esemplari quando ancora era sul tavolo da disegno[8][9], fu impiegato da diverse compagnie aeree sia in patria che all'estero tanto prima che dopo la seconda guerra mondiale, conflitto che lo vide impegnato in compiti di trasporto con la designazione di C-73.
Considerevolmente influenzato dai precedenti Model 200 e 215 il progetto del 247 ebbe una gestazione complessa e costellata da controversie: da un lato l'ingegnere capo della Boeing, Robert J. Minshall, voleva un aereo non più grande di quelli già in produzione, giustificando tale scelta citando le opinioni dei piloti e valutando i costi necessari per la realizzazione di nuovi hangar; di contro sia Fred Rentschler (ingegnere della Pratt & Whitney) che Igor Sikorsky (all'epoca titolare della Sikorsky Aircraft Corporation)[N 1] propendevano per un aereo di maggiori dimensioni che avrebbe offerto maggiore comfort ai passeggeri, in particolare nel corso dei voli di maggiore durata[6].
Alla fine prevalsero i sostenitori della soluzione con dimensioni più contenute: il Model 247 si presentava come un bimotore da trasporto ad ala bassa a sbalzo, caratterizzato dalla snella fusoliera di sezione ovale e dalla struttura di tipo semimonoscocca[5], leggermente più piccolo e leggero dei trimotori (Ford, Fokker e Boeing) che avrebbe presto sostituito[11]. Il prezzo da pagare fu costituito dal longherone dell'ala che attraversava il pavimento della cabina passeggeri, creandovi un ampio scalino in tutta la sua larghezza[6].
Il Model 247 fu acquistato nel corso del 1932, ancora prima di lasciare il tavolo da disegno, dalla Boeing Air Transport System[8], compagnia controllata dalla United Air Lines[N 2], che ne ordinò 60 esemplari. Le tecnologie innovative impiegate e le caratteristiche aerodinamiche del velivolo non solo resero obsoleti i velivoli allora prodotti dalla concorrenza[6][10], ma permisero anche di ridurre sensibilmente i costi d'esercizio, caratteristica rilevante negli anni immediatamente successivi alla Grande depressione[10].
In ritardo di circa un anno sui tempi previsti[6], il Model 247 fu portato in volo per la prima volta l'8 febbraio del 1933[7] al cospetto di 15 000 persone che assistettero all'evento; in seguito fu messo in mostra all'Esposizione universale di Chicago che ebbe inizio il maggio seguente. Ne furono realizzati complessivamente 75 esemplari[5][6][8][12].
Il Model 247 era un monoplano ad ala bassa, a sbalzo, dalle linee affusolate realizzato con struttura semimonoscocca interamente metallica, seguendo il solco tracciato con i precedenti Monomail (Model 200 e 221) e Y1B-9 (Model 214, 215 e 246).
La fusoliera, di sezione ovale, ospitava la cabina di pilotaggio completamente chiusa e il vano passeggeri che poteva ospitare dieci persone alloggiate in due file di cinque sedili ciascuna. Il vano di carico a poppa era destinato ai bagagli e al trasporto di corrispondenza, fino ad un massimo di 400 lb (180 kg)[3]. Sempre nella zona posteriore della fusoliera era disposta una toilette[5].
Nei primi esemplari costruiti la cabina di pilotaggio aveva parabrezza inclinato in avanti al fine di ovviare al riflesso generato dal pannello di controllo degli strumenti in particolare nei voli notturni; negli esemplari della variante 247D il parabrezza ritornò alla più consueta inclinazione verso poppa, mentre il problema dell'abbagliamento notturno fu risolto installando una paratia orizzontale al di sopra del pannello di controllo.
L'ala era installata in posizione bassa e il longherone attraversava la fusoliera, alle spalle del terzo sedile, formando un ampio scalino nel corridoio; al bordo d'entrata, poco distanti dalla radice, erano collocate le gondole dei motori. Nei primi esemplari la copertura aerodinamica delle testate era costituita da anelli metallici che, nella versione 247D, erano sostituite da cappottature NACA. Elementi caratteristici, e innovativi[5], delle superfici alari del Boeing 247 erano il sistema di sghiacciamento, realizzato con guaine pneumatiche, e i trim presenti sia sugli alettoni che sugli equilibratori[5].
L'ala, all'interno del proprio spessore, alloggiava anche il carrello d'atterraggio: le gambe dei due elementi anteriori si ritraevano con movimento all'indietro e le ruote (prive di qualsiasi carenatura) sporgevano parzialmente dalla superficie inferiore dell'ala.
L'impennaggio era di tipo classico con equilibratori e stabilizzatori disposti alla base della deriva e del timone.
Il motore utilizzato per equipaggiare il Boeing Model 247 fu il Pratt & Whitney R-1340, conosciuto con la denominazione commerciale "Pratt & Whitney Wasp" (Vespa, in lingua inglese): si trattava di un motore radiale a nove cilindri raffreddato ad aria che, nella versione S1D1 installata sui primi esemplari del Model 247, era in grado di sviluppare la potenza di 550 hp (410 kW) a 2200 giri/min a 5 000 ft (1 524 m)[3]. Sugli esemplari della variante 247D furono invece installati motori della variante S1H1G, leggermente depotenziati e dotati di riduttore dei giri dell'elica[7], che erogavano 500 hp (370 kW), sempre a 2200 giri/min ma a 8 000 ft (2 438 m)[3].
Tra le innovazioni introdotte dalla Boeing nel Model 247 si annoverano alcuni strumenti giroscopici nel pannello di controllo per permettere il volo strumentale ed un sistema di pilotaggio automatico[13], in grado di controllare il velivolo per un considerevole periodo di tempo[14].
Il primo volo commerciale di un Boeing 247 fu effettuato il 30 marzo del 1933, a soli cinquanta giorni dal primo volo del prototipo, con i colori della United Air Lines[12]. Prima della fine di giugno gli esemplari in servizio con la United erano trenta; operanti sulle principali rotte nazionali, i Model 247 avevano consentito di ridurre considerevolmente i tempi di percorrenza: un volo coast-to-coast richiedeva ora 19 ore e 45 minuti, contro le 26 ore e 45 minuti necessarie ai Ford Trimotor della Trans World Airlines[12].
A scopo promozionale un Model 247 fu modificato, mediante l'installazione di serbatoi di carburante nella fusoliera, per partecipare al MacRobertson Trophy Air Race (competizione aviatoria nota anche come "Australia Race" oppure "Londra-Melbourne"), svoltasi nell'ottobre del 1934[15]. L'aereo, pilotato dal famoso aviatore Roscoe Turner, si classificò al terzo posto assoluto e secondo nella classe "trasporti", battuto solamente da quello che sarebbe diventato il suo principale concorrente sul mercato dell'aviazione commerciale, il Douglas DC-2[12][15].
Quando gli Stati Uniti d'America, alla fine del 1941, entrarono in guerra, 27 dei Boeing 247 ancora in servizio furono presi in carico dall'United States Army Air Forces con la designazione C-73. Poco adatti al ruolo di trasporto truppe o cargo, date le ridotte dimensioni dei portelloni, gli aerei furono utilizzati per gli spostamenti degli equipaggi dell'aviazione e per l'addestramento; furono reintrodotti nel mercato delle aerolinee civili alla fine del 1944, dismessi dall'USAAF in quanto ritenuti non più necessari[14].
Un Boeing 247 della United Air Lines (matricola NC-13304[16]) fu protagonista, il 10 ottobre del 1933, del primo[6] caso di attentato ad un volo di linea, distrutto da un ordigno a base di nitroglicerina nel cielo di Chesterton[6][17], durante un volo tra Cleveland e Chicago[18].
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