Di origini italiane, figlio di Ellen Cecial Bettegar e Albert Steven Bertanzetti, Billy Barty nacque a Millsboro nel 1924. Per quanto nella storia del cinema molte persone come lui affette da nanismo siano state scelte a impersonare parti di bambino, Barty (affetto da ipoplasia cartilagine-capelli) si distinse per aver cominciato egli stesso la sua carriera a 3 anni come attore bambino, sfruttando sin dall'inizio la sua capacità di interpretare personaggi apparentemente ancora più giovani, addirittura parti di neonato, con un sorprendente effetto comico[1]. Il suo primo impegno risale al periodo 1927-1934 in una lunga serie di oltre 50 cortometraggi nel ruolo del fratellino minore di Mickey Rooney nel serial cinematograficoMickey McGuire. Nel corso degli anni trenta Barty comparve anche in numerosi film hollywoodiani, Monkey Business - Quattro folli in alto mare (1931), La danza delle luci (1933), Viva le donne! (1933) e Il museo degli scandali (1933), dove gli vennero riservati dei brevi intermezzi comici. La sua interpretazione drammatica di maggior rilievo come attore bambino fu nel ruolo di "Mustard-Seed" nel film Sogno di una notte di mezza estate (1935). Sul finire degli anni trenta Barty si esibì con sempre maggiore frequenza anche in teatro nel vaudeville, spesso assieme al giovane e coetaneo Donald O'Connor.
Seguì quindi un decennio di pausa, durante il quale Barty completò i suoi studi alla scuola superiore e quindi al college.
Negli anni cinquanta tornò al cinema e trovò ampie opportunità, soprattutto alla televisione, impegnandosi in una lunga carriera che avrà termine soltanto con la sua morte. Dal 1963 al 1967 presentò un proprio programma per ragazzi, The Billy Barty Show. Continuò ad apparire in numerosi film, da Il giorno della locusta (1975) a Willow (1988) e molti altri.
Barty usò la propria popolarità per difendere i diritti delle persone affette da nanismo contro i perduranti pregiudizi e discriminazioni, fondando nel 1957 un'associazione (The Little People of America) che presto acquistò rilevanza nazionale[2].
(EN) Janet B. Tucci, Billy Barty, in George Carpetto e Diane M. Evanac (a cura di), Italian Americans of the Twentieth Century, Tampa, Loggia Press, 1999, pp.28-29, ISBN9780967379609.
(EN) John Holmstrom, The Moving Picture Boy: An International Encyclopaedia from 1895 to 1995, Norwich, Michael Russell, 1996, p.141, ISBN0859551784.