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Asagumo
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L'Asagumo (朝雲? lett. "Nuvole mattutine")[4] è stato un cacciatorpediniere della Marina imperiale giapponese, ottava unità della classe Asashio. Fu varato nel novembre 1937 dal cantiere Kawasaki di Kōbe.
Asagumo | |
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Descrizione generale | |
Tipo | Cacciatorpediniere |
Classe | Asashio |
Proprietà | Marina imperiale giapponese |
Ordine | 1934 |
Cantiere | Kawasaki (Kōbe) |
Impostazione | 23 dicembre 1936 |
Varo | 5 novembre 1937 |
Completamento | 31 marzo 1938 |
Destino finale | Affondato il 25 ottobre 1944 durante la battaglia dello Stretto di Surigao |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 1992 t A pieno carico: 2367/2540 t |
Lunghezza | 118,26 m |
Larghezza | 10,35 m |
Pescaggio | 3,66 m |
Propulsione | 2 caldaie Kampon e 3 turbine a ingranaggi a vapore Kampon; 2 alberi motore con elica (50000 shp) |
Velocità | 35 nodi (66,5 km/h) |
Autonomia | 5700 miglia a 10 nodi (10550 chilometri a 19 km/h) |
Equipaggio | 200 (ufficiali, sottufficiali, marinai) |
Equipaggiamento | |
Sensori di bordo | Sonar Type 93 |
Armamento | |
Armamento |
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Note | |
Dati riferiti all'entrata in servizio, tratti da:[1][2][3] | |
Fonti citate nel corpo del testo | |
voci di cacciatorpediniere presenti su Wikipedia |
Assegnato alla 9ª Divisione poco prima dell'inizio delle ostilità nel Pacifico, fu presente alle operazioni anfibie nelle Filippine e nelle Indie orientali olandesi, partecipando infine alla battaglia del Mare di Giava (27-28 febbraio 1942) durante la quale rimase danneggiato. Tornò comunque presto in servizio e fu presente, senza avere alcun ruolo, alle battaglie delle Midway in giugno, delle Salomone orientali in agosto e di Capo Speranza in ottobre; fu molto più attivo nel completare le rischiose missioni del Tokyo Express e dette buona prova di sé nel corso di entrambi gli scontri notturni che compongono la battaglia navale di Guadalcanal (12-15 novembre 1942). Dopo aver collaborato all'operazione Ke, sopravvisse senza danni alla successiva battaglia del Mare di Bismarck (2-4 marzo 1943) e fu trasferito alla 5ª Flotta operante da Ominato: per quasi tutto il resto dell'anno rimase nel Pacifico settentrionale, avendo inoltre parte nella riuscita evacuazione di Kiska in estate. Dal principio del 1944 tornò sul fronte principale nel Pacifico centrale, dapprima inquadrato nella 10ª Divisione e in ultimo nella 4ª; seguì la flotta da battaglia nella fatale battaglia del Mare delle Filippine (19-20 giugno) e si rifugiò con essa alle isole Lingga. Potenziato nella contraerea, nella dotazione antisommergibile e con radar, fu tra le navi schierate nella disperata battaglia del Golfo di Leyte e fu affondato la mattina del 25 ottobre 1944 nelle ultime fasi della battaglia nello Stretto di Surigao, con gravi perdite umane.