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film d'animazione del 1997 diretto da Don Bluth e Gary Goldman Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Anastasia è un film d'animazione del 1997, diretto e prodotto da Don Bluth e Gary Goldman ai Fox Animation Studios, in onore della dinastia Romanov, estinta durante la Rivoluzione russa.
Anastasia | |
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Anastasia in una scena del film | |
Titolo originale | Anastasia |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1997 |
Durata | 94 min |
Rapporto | 2,35:1 |
Genere | animazione, fantastico, avventura, drammatico, musicale, sentimentale, storico |
Regia | Don Bluth, Gary Goldman |
Soggetto | Marcelle Maurette dalla sceneggiatura originale di Arthur Laurents adattamento di Eric Tuchman |
Sceneggiatura | Susan Gauthier, Bruce Graham, Bob Tzudiker, Noni White |
Produttore | Don Bluth, Gary Goldman |
Produttore esecutivo | Maureen Donley |
Casa di produzione | Fox Animation Studios, 20th Century Fox Animation |
Distribuzione in italiano | 20th Century Fox |
Montaggio | Bob Bender, Fiona Trayler |
Effetti speciali | Peter Matheson |
Musiche | musiche di David Newman canzoni di Stephen Flaherty, Lynn Ahrens |
Scenografia | Michael Peraza Jr., Philip A. Cruden |
Character design | Chris Schouten |
Animatori | Len Simon, John Hill, Troy Saliba, Fernando Moro, Sandro Cleuzo, Paul Newberry |
Sfondi | Rob Nason |
Doppiatori originali | |
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Doppiatori italiani | |
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Distribuito dalla 20th Century Fox nei cinema statunitensi il 14 novembre 1997, sei anni dopo il crollo dell'Unione Sovietica, il film è stato generalmente ben accolto dai critici, che ne hanno elogiato l'animazione, le esibizioni vocali e la colonna sonora (anche grazie alle canzoni tema Journey to the Past e Once Upon a December, eseguite da Aaliyah e Liz Callaway, cantate nel doppiaggio italiano da Tosca, la voce di Anastasia),[1] sebbene abbia attirato critiche da parte di alcuni storici per aver intrattenuto una tale rivisitazione della Granduchessa.
Il film ha incassato 140 milioni di dollari statunitensi in tutto il mondo, rendendolo il film più redditizio di Bluth e Fox Animation Studios. Nelle sale italiane, il lungometraggio è arrivato il 17 marzo 1998. Disney ha acquisito i diritti di distribuzione del film.
Russia, 1916. Per festeggiare il 300º anniversario dell'ascesa al potere dei Romanov, lo zar Nicola II indice un ballo di gala presso il Palazzo di Caterina a San Pietroburgo. Per l’occasione, l'imperatrice madre Maria Fëdorovna decide di fare un regalo a sua nipote, la granduchessa Anastasia: un carillon, la cui chiave è un ciondolo con l'incisione "Insieme a Parigi". Il ballo viene interrotto dall'arrivo del malvagio stregone Rasputin, un monaco corrotto ed ex confidente reale che ha venduto l'anima al diavolo in cambio di poteri magici contenuti in un reliquiario. Vedendosi rifiutato dai Romanov, scaglia su di essi una maledizione, promettendo loro la morte entro quindici giorni: approfittando del malcontento popolare, favorisce lo scatenarsi della Rivoluzione russa. Un giovane sguattero, Dimitri, riesce a salvare l'imperatrice Maria e Anastasia tramite un passaggio segreto. Mentre nonna e nipote fuggono sul ghiacciato fiume Neva, Rasputin tenta di uccidere Anastasia, ma il ghiaccio cede e lo stregone viene inghiottito dal fiume, perdendo il reliquiario. Le due raggiungono un treno per la Francia: Maria vi sale, ma non riesce a tenere la mano di Anastasia, che cade con il ciondolo donatole dalla nonna e sbatte la testa, perdendo la memoria, mentre il treno si allontana.
Dieci anni dopo, nel 1926, la Russia è sotto il regime comunista. L'imperatrice Maria, in esilio a Parigi, venuta a conoscenza di una presunta sopravvivenza di Anastasia, offre una cospicua ricompensa a chi le riporterà la nipote perduta. Vicino a San Pietroburgo, intanto, un'orfana di nome Anya, simile ad Anastasia, esce dall'orfanotrofio che l'ha ospitata per un decennio e, avendo il ciondolo con la scritta "Insieme a Parigi", pur non ricordando niente della sua infanzia decide di andare in Francia a cercare notizie. Mentre si sta dirigendo a San Pietroburgo, la giovane incontra e adotta un cagnolino che chiama Pooka; una volta arrivata in città, cercando un modo per andare a Parigi, in quanto priva di visto d'uscita, la ragazza raggiunge il vecchio e abbandonato palazzo dei Romanov, dove lentamente inizia a ricordare alcuni dettagli della sua vita passata. La ragazza incontra Dimitri e Vladimir, due bigliettai truffatori tornati da Parigi alla ricerca di una sosia della granduchessa Anastasia, i quali notano la sua somiglianza con Anya. I tre si mettono in viaggio ed Anya accetta di essere Anastasia per poco tempo, al fine di poter poi andare a cercare la sua famiglia. Dopo non molto, Dimitri e Anya iniziano a provare qualcosa l'uno per l'altra, anche se lo nascondono coi litigi. A causa di una svista nei documenti di viaggio, sono costretti a nascondersi nel vagone bagagli vicino alla locomotiva.
Rasputin però non è morto: la sua maledizione non si è infatti mai completata, lasciandolo così intrappolato nel limbo, da cui però riesce a liberarsi grazie al suo servo Bartok, un pipistrello albino, che gli riporta il suo magico reliquiario, illuminatosi dopo anni di inattività, il che significa che Anastasia è ancora viva. Rasputin decide di evocare le forze dell'inferno per tentare di uccidere Anya. La carrozza su cui lei e i suoi compagni si trovavano viene separata dal resto del treno da un'orda di spiritelli demoniaci, che mandano la locomotiva a folle velocità verso un ponte distrutto, ma i tre riescono a salvarsi gettandosi nella neve. Durante il successivo viaggio in nave, Rasputin entra nella mente addormentata di Anya: nel sonno le appaiono immagini sulla sua precedente vita e delle persone a lei familiari, che si trasformano poi nei demoni di Rasputin, intenzionato a far saltare la ragazza nel mare in tempesta, dopo averla condotta sonnambula sul ponte esterno della nave. Fortunatamente Dimitri, svegliato da Pooka, interviene in tempo e la salva da una morte certa.
Giunti a Parigi, Vladimir e Dimitri presentano Anya a Sophie, cugina dell'imperatrice, sperando di ottenere un incontro con quest'ultima. Quando Anya riceve delle domande da Sofia, risponde correttamente ad una in particolare su come è fuggita dal palazzo, dettaglio mai accennato dai due uomini, quindi Dimitri capisce che la ragazza è veramente Anastasia e non una sosia qualunque come pensava. Decidono così di andare al Teatro dell'Opera a parlare con l'imperatrice. Anya, accompagnata da Dimitri, aspetta che egli la presenti a Maria, ma sente la conversazione tra i due: l'imperatrice riconosce Dimitri come un truffatore che ingaggiava fanciulle che si fingessero Anastasia e lo fa cacciare via. Disgustata da ciò, Anya se ne va. Dimitri però non si arrende: rapisce Maria e la porta alla casa dove Anya sta facendo le valigie, mostrando all'imperatrice il carillon, che Anastasia aveva perso durante la fuga dieci anni prima, da lui recuperato. Maria finalmente incontra Anya, rimanendo diffidente e prevenuta fin quando la ragazza non mostra la collana "Insieme a Parigi", che aveva sempre avuto, e canta con la nonna la canzone della ninna nanna. Nonna e nipote, dopo le varie avversità, si ricongiungono.
Intanto, Rasputin e Bartok arrivano in un lampo in Francia grazie al reliquiario. Nonostante il pipistrello tenti di dissuadere il suo padrone, Rasputin pianifica di uccidere Anastasia alla festa di incoronazione. Anastasia incontra nuovamente Dimitri, chiamato dall'imperatrice per riscuotere la ricompensa, che lui però rifiuta, essendosi innamorato di Anya, ma sentendo comunque di doverla lasciare e partire per la Russia. Maria alla festa rivela ad Anya la decisione di Dimitri, e le chiede se tutto ciò che ora ha è quello che desidera, affermando infine che qualunque sia la sua decisione saranno sempre insieme. Poco dopo, Anastasia e Pooka vengono attirati da Rasputin prima in un labirinto di siepi nel giardino del palazzo fino al ponte Alessandro III, dove lo stregone si fa riconoscere dalla ragazza come il responsabile dello sterminio della sua famiglia, per poi tentare di farla finire nella Senna sgretolando il ponte. Dimitri accorre ad aiutarla, ma viene tramortito dalla statua di un cavallo alato animata dal reliquiario, che alla fine Pooka strappa di mano a Rasputin, appena prima che egli finisca Anastasia, riuscita nel frattempo a salvarsi. Dopo un durissimo scontro, Anastasia calpesta tre volte il reliquiario di Rasputin fino a romperlo, condannandolo ad essere distrutto dai suoi stessi demoni.
Poco tempo dopo, Maria legge una lettera di Anastasia, nella quale la ragazza afferma di aver deciso di partire con Dimitri e che un giorno sarebbero tornati a ritrovarla. Sofia, leggendo la lettera, rimane colpita da tanto amore, sostenendo che quello era un finale perfetto, al che Maria nega replicando che è stato un inizio perfetto. Anastasia e Dimitri si dichiarano infine il loro amore scambiandosi un lungo bacio, mentre Bartok, libero da Rasputin, si trova una compagna.
Testi di Lynn Ahrens, musiche di David Newman e Stephen Flaherty.
Il doppiaggio italiano del film è stato effettuato presso la Royfilm e diretto da Renzo Stacchi su dialoghi di Andrea De Leonardis mentre la direzione musicale venne affidata a Ermavilo, autore dell'adattamento italiano delle canzoni del film.
Una versione limitata di Anastasia allo Ziegfeld Theatre di New York City nel fine settimana del 14 novembre 1997 ha incassato $ 120.541.[2] La settimana successiva, l'ampia uscita di Anastasia negli Stati Uniti ha incassato $ 14,1 milioni (per una media di circa $ 5.692 da 2.478 sale), che lo ha posizionato come il film n. 2 (dietro Mortal Kombat - Distruzione totale) per il fine settimana del 21 – 23 novembre 1997. Alla fine della sua corsa teatrale, Anastasia aveva incassato 58,4 milioni di dollari al botteghino nordamericano e 81,4 milioni di dollari a livello internazionale.[3] L'incasso mondiale è ammontato a circa $ 139,8 milioni, rendendolo il film con il maggior incasso di Don Bluth fino ad oggi e battendo il suo successivo film con il maggior incasso, Fievel sbarca in America, di circa $ 55 milioni.[4] Questo è stato il primo film di successo finanziario di Don Bluth dai tempi di Charlie - Anche i cani vanno in paradiso.
Rotten Tomatoes assegna al film un punteggio dell'86% sulla base di 56 recensioni e una valutazione media di 7,11/10. Il consenso del sito web recita: "La bella animazione, una versione affabile della storia russa e le forti interpretazioni vocali fanno di Anastasia un primo film vincente dei Fox Animation Studios".[5] Su Metacritic, il film ha un punteggio di 61 su 100 basato su 19 recensioni, indicando "recensioni generalmente favorevoli".[6]
Roger Ebert del Chicago Sun-Times ha assegnato al film tre stelle e mezzo su quattro, elogiando "la qualità della storia" e scrivendo il risultato come divertente e talvolta eccitante.[7] Gene Siskel del Chicago Tribune ha assegnato al film tre stelle, definendo il personaggio principale "carino e affascinante" ma criticando il film per la mancanza di accuratezza storica.[8] The Cincinnati Enquirer ha descritto il film come "affascinante" e "divertente", definendo Anastasia come una gustosa storia su una principessa delle fiabe.[9] Premiando il film con tre stelle su cinque, Philip Thomas di Empire ha scritto che, nonostante le imprecisioni storiche, Anastasia riesce a essere un piccolo film affascinante.[10]
Diversi critici hanno tracciato confronti positivi tra Anastasia e i film Disney usciti durante il Rinascimento Disney, notando somiglianze nella loro storia e negli stili di animazione. Marjorie Baumgarten di The Austin Chronicle ha assegnato al film tre stelle su cinque. Paragonando la sua qualità a quella di un film d'animazione Disney, Baumgarten ha scritto che Anastasia "potrebbe non battere la Disney al suo stesso gioco, ma sicuramente non sarà per mancanza di tentativi", e ha continuato dicendo che "[l] suo film dall'aspetto sontuoso chiaramente non ha badato a spese nella sua resa visiva; i suoi svolazzi ottici e l'attenzione ai dettagli mirano al gold standard Disney e, per la maggior parte, si avvicinano maledettamente".[11] Jeffrey Gantz di The Phoenix ha dichiarato scherzosamente: "[Se] l'imitazione è davvero la forma più sincera di adulazione, allora la gente della Disney dovrebbe sentirsi regalmente complimentata dal nuovo film d'animazione della Twentieth Century Fox sulla figlia più giovane dello zar Nicola II".[12] Owen Gleiberman di Entertainment Weekly ha scritto che la Fox ha un musical meravigliosamente animato che può sfidare il pari della Disney, ma ha anche affermato che Anastasia ha uno stile di animazione inferiore rispetto a quello della Disney e manca della sua magia.[13]
Anche l'accoglienza della critica in Russia è stata, per la maggior parte, positiva nonostante le libertà artistiche che il film si è preso con la storia russa. Gemini Films, il distributore russo del film, ha sottolineato il fatto che la storia "non era storia", ma piuttosto "una fiaba ambientata sullo sfondo di veri eventi russi" nella campagna di marketing russa del film in modo che il suo pubblico russo non potesse vedere Anastasia come film storico.[14] Di conseguenza, molti russi hanno elogiato il film per la sua arte e narrazione e lo hanno visto non come un pezzo di storia, ma un'altra importazione occidentale da consumare e apprezzare.[14]
Alcuni cristiani ortodossi russi, d'altra parte, trovarono Anastasia una rappresentazione offensiva della Granduchessa, che fu canonizzata come nuova martire nel 1981 dalla Chiesa ortodossa russa fuori dalla Russia.[15] Molti storici hanno fatto eco ai loro sentimenti, criticando il film come una rielaborazione sterilizzata e ricoperta di zucchero della storia della figlia più giovane dello zar.[16] Mentre i realizzatori hanno riconosciuto il fatto che "Anastasia usa la storia solo come punto di partenza", altri si sono lamentati del fatto che il film avrebbe fornito al suo pubblico fatti fuorvianti sulla storia russa, che, secondo l'autrice e storica Suzanne Massie, è stata falsificata per questo motivo molti anni.[17] Allo stesso modo, lo storico dilettante Bob Atchison ha affermato che Anastasia era simile a qualcuno che gira un film in cui Anna Frank "si trasferisce a Orlando e apre una fattoria di coccodrilli con un ragazzo di nome Mort".[18]
Anche alcuni dei parenti contemporanei di Anastasia hanno ritenuto che il film fosse sgradevole, ma la maggior parte dei Romanov è arrivata ad accettare il "ripetuto sfruttamento del racconto romantico di Anastasia ... con equanimità".[18]
Qualche tempo dopo l'uscita del film, la Fox Interactive rilasciò un gioco per PC basato su di esso, intitolato Anastasia: Adventures with Pooka and Bartok, ovvero sia Anastasia: le avventure di Pooka e Bartok. Scopo del gioco è aiutare Anastasia nel suo viaggio verso Parigi risolvendo puzzle ed enigmi, controllando il cagnolino Pooka ed evitando le trappole di Bartok. Sono presenti scene tratte dal film e nuove ambientazioni dipinte a mano, create apposta per il gioco.
Il film ha avuto uno spin-off, Bartok il magnifico, sempre con Don Bluth e Gary Goldman alla regia.
Nel 2015 il film è diventato un musical e nel 2017 ha approdato a Broadway con nuove canzoni, scene ed una storia più accurata: per esempio, gli abiti dei Romanov, nell'opera, sono molto simili a quelli veri, la rivoluzione del 1917 si svolge al palazzo d'inverno e non al palazzo di Caterina e il nemico principale non è Rasputin, bensì un bolscevico.
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