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vescovo di Losannna Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Amedeo (Chatte, 21 gennaio 1110 – Losanna, 27 agosto 1159) fu monaco cistercense, abate di Altacomba e poi vescovo di Losanna. Il suo culto come santo, iniziato immediatamente dopo la sua morte, fu confermato da papa Pio X nel 1903.
Sant'Amedeo di Losanna | |
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Statua di sant'Amedeo di Losanna nella chiesa del monastero di Eschenbach | |
Vescovo | |
Nascita | 21 gennaio 1110, Chatte |
Morte | 27 agosto 1159, Losanna |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Canonizzazione | 1903 da papa Pio X |
Ricorrenza | 27 agosto |
Attributi | Mitra, pastorale |
Figlio di Amedeo di Clermont, conte di Hauterives, e di Adelaide d'Albon, nel 1119 il padre e la madre si ritirarono rispettivamente nel monastero cistercense di Bonnevaux e nell'abbazia femminile di Val-de-Bressieux. Amedeo seguì il padre a Bonnevaux, dove fu accolto dall'abate Giovanni, e poi a Cluny, dove fu educato, e fu in seguito inviato alla corte dell'imperatore Enrico V, suo parente.[1]
Morto Enrico, Amedeo abbracciò la vita monastica a Chiaravalle e nel 1139 l'abate Bernardo lo scelse come successore di Viviano, abate di Hautecombe.[2]
Su invito di papa Lucio II, nel 1144 accettò l'elezione a vescovo di Losanna e ricevette la consacrazione episcopale il 21 gennaio 1145.[2]
Fu spesso in lotta con il conte di Ginevra, che lo costrinse a lasciare Losanna e a ritirarsi a Moudon per un certo periodo; sostenne papa Eugenio III nella lotta contro l'antipapa Anacleto II e tentò, invano, di guadagnare alla sua causa l'imperatore Corrado III; resse, insieme con Umberto III, la contea di Savoia durante l'assenza di Amedeo III, partito nel 1147 per la crociata.[2]
Federico I Barbarossa, nel 1155, lo nominò cancelliere dell'impero per il regno di Borgogna.[2]
Fu sepolto davanti all'altare della Croce nella cattedrale di Losanna, divenuta protestante dopo la riforma; nel 1911, in occasione di lavori di restauro, le sue ossa furono rinvenute e consegnate a Marius Besson, poi vescovo di Losanna, Ginevra e Friburgo.[2]
Il culto di sant'Amedeo iniziò subito dopo la sua morte: papa Clemente XI nel 1710 autorizzò i cistercensi a recitarne l'ufficio e nel 1753 papa Benedetto XIV estese il suo culto alla diocesi di Losanna.
Il culto di sant'Amedeo fu confermato, per le diocesi di Vienne e Valence e poi per quella di Losanna, da papa Pio X il 9 dicembre 1903.[4]
Il suo elogio si legge nel martirologio romano al 27 agosto.[5]
Omelie mariane:
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