Ales
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Ales (Abas in sardo) è un comune italiano di 1 248 abitanti[2] della provincia di Oristano in Sardegna, nella regione storica della Marmilla. Ha una sola frazione: Zeppara. È il paese natale di Antonio Gramsci.
Ales comune | |
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(IT) Ales (SC) Àbas | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sardegna |
Provincia | Oristano |
Amministrazione | |
Sindaco | Francesco Mereu (lista civica) dal 10-6-2018 (2º mandato dal 29-5-2023) |
Territorio | |
Coordinate | 39°46′N 8°49′E |
Altitudine | 194[1] m s.l.m. |
Superficie | 22,45 km² |
Abitanti | 1 248[2] (31-1-2024) |
Densità | 55,59 ab./km² |
Frazioni | Zeppara |
Comuni confinanti | Albagiara, Curcuris, Gonnosnò, Marrubiu, Morgongiori, Palmas Arborea, Pau, Santa Giusta, Usellus, Villa Verde |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 09091 |
Prefisso | 0783 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 095004 |
Cod. catastale | A180 |
Targa | OR |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[3] |
Cl. climatica | zona C, 1 204 GG[4] |
Nome abitanti | (IT) aleresi (SC) abaresus |
Patrono | santi Pietro e Paolo |
Giorno festivo | 29 giugno |
Cartografia | |
Posizione del comune di Ales all'interno della provincia di Oristano | |
Sito istituzionale | |
Ales è un comune della Sardegna centrale, situato ai piedi del monte Arci. Il particolare territorio ha permesso di rivestitire un ruolo determinante nell'economia della Marmilla.
L'area fu abitata già dal Neolitico, per la presenza sul territorio di alcuni nuraghi.
Sede di diocesi (è una delle più piccole sedi vescovili d'Italia), nel medioevo appartenne al Giudicato di Arborea e fece parte della curatoria di Parte Usellus, della quale fu capoluogo dopo Usellus. Alla caduta del giudicato (1420) entrò a far parte del Marchesato di Oristano. Dopo la definitiva sconfitta degli arborensi nel 1478, passò sotto il dominio aragonese, e il paese fu incorporato nell'Incontrada di Parte Usellus, diventando un feudo dei Carroz. Gli aragonesi vi edificarono il castello di Barumele, che fu abbandonato nel XVI secolo e di cui restano alcuni ruderi. Nel 1603 il feudo fu incorporato nel Marchesato di Quirra, feudo dei Centelles e poi degli Osorio, ai quali fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale, per cui divenne un comune amministrato da un sindaco e da un consiglio comunale.
Il paese è noto per aver dato i natali il 22 gennaio 1891 ad Antonio Gramsci, che qui vi trascorse i primissimi anni di vita prima di trasferirsi brevemente a Sorgono e poi per circa tredici anni a Ghilarza.[5] Il luogo preciso dove nacque Gramsci si pensò a lungo fosse una casa in corso Cattedrale mentre solo attorno al 2019 si appurò essere stato invece un altro edificio utilizzato come asilo per l'infanzia.
Lo stemma del comune di Ales è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 25 ottobre 1950.[6][7]
«D'argento, al castello di rosso, torricellato di uno, merlato alla guelfa, aperto e finestrato del campo, fondato sulla terrazza di verde ed accompagnato in capo da una fascia d'azzurro, caricata dell'iscrizione PLANU ESPIS di nero. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso.[8]
Abitanti censiti[9]
La variante del sardo parlata ad Ales è il campidanese occidentale.
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