Curcuris
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Curcuris (Crucuris in sardo[3]) è un comune italiano di 302 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna, nella antica regione della Marmilla.
Curcuris comune | |
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(IT) Curcuris (SC) Crucuris | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sardegna |
Provincia | Oristano |
Amministrazione | |
Sindaco | Raffaele Salvatore Pilloni (lista civica) dal 26-10-2020 |
Territorio | |
Coordinate | 39°44′47.98″N 8°49′50.95″E |
Altitudine | 159 m s.l.m. |
Superficie | 7,18 km² |
Abitanti | 302[1] (31-3-2024) |
Densità | 42,06 ab./km² |
Comuni confinanti | Ales, Gonnosnò, Morgongiori, Pompu, Simala |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 09090 |
Prefisso | 0783 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 095077 |
Cod. catastale | D214 |
Targa | OR |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Nome abitanti | (IT) curcuresi (SC) crucuresus |
Cartografia | |
Posizione del comune di Curcuris all'interno della provincia di Oristano | |
Sito istituzionale | |
Area abitata in epoca nuragica e romana, il centro attuale sorse in epoca medievale. Appartenne al Giudicato di Arborea e fece parte della curatoria di Parte Usellus. Alla caduta del giudicato (1420) entrò a far parte del Marchesato di Oristano. Nel 1478, con la sconfitta del marchesato ad opera degli aragonesi, divenne un feudo in possesso dei Carroz conti di Quirra. Nel 1511 passò per via ereditaria ai Centelles, marchesi di Quirra, che nel 1603 lo incorporarono nel marchesato di Quirra. La signoria passò poi successivamente ai Borgia, ai Català e infine agli Osorio, a cui fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.
Nel 1927, per Regio Decreto, divenne frazione di Ales; si ricostituì in comune nel 1979[4].
Lo stemma e il gonfalone del Comune di Curcuris sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 15 luglio 2004.[5]
«Stemma semipartito troncato: il primo, di rosso, alla lettera maiuscola C, d'oro; il secondo, di verde, alle sette spighe di grano, impugnate, d'oro, legate di rosso; il terzo, di azzurro, alla chiesa della Beata Vergine Assunta, vista in prospettiva, di argento, la facciata volta a destra e chiusa di nero, la chiesa ugualmente chiusa sul fianco destro, la porta in facciata sormontata dalla finestrella tonda, dello stesso; la chiesa munita di campaniletto a vela di due luci, con due campane d'oro, cimato dalla crocetta di nero; la chiesa fondata e attraversante sulla campagna di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di bianco con la bordatura di verde.
Nel territorio di Curcuris sono presenti due nuraghi:
Abitanti censiti[6]
La variante del sardo parlata a Curcuris è il campidanese occidentale.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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31 maggio 2015 | 26 ottobre 2020 | Massimo Pilloni | Lista civica "Uniti si può" | Sindaco | |
26 ottobre 2020 | in carica | Raffaele Salvatore Pilloni | Lista civica "Curcuris comunidadi" | Sindaco |
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