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corsa automobilistica Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La 500 Miglia di Indianapolis 1950 è stata la seconda prova della stagione 1950 della American Championship car racing e inclusa come terza prova nella stagione 1950 del campionato mondiale di Formula 1. La gara si è tenuta martedì 30 maggio sull'ovale dell'Indianapolis Motor Speedway ed è stata vinta dallo statunitense Johnnie Parsons su Kurtis Kraft-Offenhauser, al settimo successo in carriera nella American Championship car racing e al primo in Formula 1; Parsons all'arrivo ha preceduto i connazionali Bill Holland e Mauri Rose, entrambi su Deidt-Offenhauser.
500 Miglia di Indianapolis 1950 | |||||||||||||
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3º GP del Mondiale di Formula 1 Gara 3 di 7 del Campionato 1950 | |||||||||||||
Data | 30 maggio 1950 | ||||||||||||
Nome ufficiale | 34th International 500-Mile Sweepstakes | ||||||||||||
Luogo | Indianapolis Motor Speedway | ||||||||||||
Percorso | 4,023 km / 2,499 US mi Pista permanente | ||||||||||||
Distanza | 138[1] giri, 555,174 km/ 344,968 US mi | ||||||||||||
Clima | Nuvoloso, pioggia | ||||||||||||
Note | Gara interrotta per forte pioggia al 138º giro | ||||||||||||
Risultati | |||||||||||||
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La 500 Miglia di Indianapolis si svolge sull'ovale dell'Indianapolis Motor Speedway, un circuito lungo 2,5 mi (4 023 m) da percorrere, in senso antiorario, 200 volte per raggiungere le 500 miglia prestabilite. Il tracciato possiede 4 curve, tutte a sinistra, caratterizzate da una pendenza di 9,2°.[2]
Diversamente dagli altri Gran Premi del campionato mondiale di Formula 1, nei quali si corre con motori sovralimentati da 1500 cm³ o aspirati da 4500, la 500 Miglia di Indianapolis si corre con un regolamento che, per quanto concerne la motorizzazione delle vetture, segue quelli della Formula Grand Prix del 1921: le auto devono infatti montare motori sovralimentati da 1500 cm³ o aspirati da 3000.
La gara rappresenta il terzo appuntamento stagionale a distanza di una settimana dalla disputa del Gran Premio di Monaco, seconda gara del campionato. Svolto in America, si tratta dell'unico evento del calendario mondiale che si disputa fuori dall'Europa.
I piloti europei disertarono in massa il principale appuntamento motoristico statunitense. Di italiano era presente soltanto il telaio della Maserati 8CTF in cinque scuderie con piloti, tra gli altri, Henry Banks e Spider Webb, e la Alfa Romeo con la propria vettura Tipo 308 guidata da Johnny Mauro, che non oltrepassò le sessioni di qualifiche, che videro anche un incidente accaduto al pilota Hal Cole.
Il parco partenti era notevole, composto da 74 iscritti dei quali ben 41 vennero eliminati dalla corsa. La griglia di partenza era composta da undici file di tre piloti ciascuno.
Nella sessione di qualifica[3][4] si è avuta questa situazione:
Fila | Interno | Centro | Esterno | |||
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1 | 98 | Walt Faulkner R | 28 | Fred Agabashian | 31 | Mauri Rose W |
2 | 5 | George Connor | 1 | Johnnie Parsons | 49 | Jack McGrath |
3 | 69 | Duke Dinsmore | 14 | Tony Bettenhausen | 17 | Joie Chitwood |
4 | 3 | Bill Holland W | 59 | Pat Flaherty R | 54 | Cecil Green R |
5 | 18 | Duane Carter | 21 | Spider Webb | 81 | Jerry Hoyt R |
6 | 2 | Myron Fohr | 24 | Bayliss Levrett | 45 | Dick Rathmann R |
7 | 7 | Paul Russo | 4 | Walt Brown | 12 | Henry Banks |
8 | 67 | Bill Schindler R | 8 | Lee Wallard | 55 | Troy Ruttman |
9 | 23 | Sam Hanks | 15 | Mack Hellings | 22 | Jimmy Davies R |
10 | 76 | Jim Rathmann | 27 | Walt Ader R | 77 | Jackie Holmes |
11 | 75 | Gene Hartley R | 61 | Jimmy Jackson | 62 | Johnny McDowell |
R = Debuttante alla 500 Miglia di Indianapolis
W = Vincitore in passato della 500 Miglia di Indianapolis
La gara, originariamente sulla distanza di 200 giri per 500 miglia, venne interrotta al 138º giro a causa di una pioggia torrenziale e non più ripresa. Johnnie Parsons vinse la gara al secondo tentativo personale nel celebre ovale, precedendo Bill Holland e Mauri Rose, e divenne uno dei tre soli vincitori di un Gran Premio di Formula 1 da debuttante, assieme a Nino Farina, il quale vinse il Gran Premio di Gran Bretagna 1950, e a Giancarlo Baghetti, il quale vincerà il Gran Premio di Francia 1961.[5] Andarono a punti anche Cecil Green, Joie Chitwood e Tony Bettenhausen, ma nessuno di questi, nel prosieguo della stagione, verrà in Europa a gareggiare in Formula 1. Parsons sale temporaneamente in testa alla classifica del mondiale di Formula 1 a pari punti con Nino Farina e Juan Manuel Fangio. Questa è, tra l'altro, la prima volta che tre piloti s ritrovano appaiati in testa alla classifica. Si ripeterà solamente nel 2007, quando, dopo la terza gara in Bahrein, Kimi Räikkönen, Lewis Hamilton e Fernando Alonso si ritrovarono in testa con 22 punti.
I risultati del Gran Premio[6] sono i seguenti:
Johnnie Parsons riceve un punto addizionale per aver segnato il giro più veloce della gara.
Pos | Pilota | Punti |
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1 | Nino Farina | 9 |
= | Juan Manuel Fangio | 9 |
= | Johnnie Parsons | 9 |
4 | Bill Holland | 6 |
= | Luigi Fagioli | 6 |
= | Alberto Ascari | 6 |
7 | Mauri Rose | 4 |
= | Reg Parnell | 4 |
= | Louis Chiron | 4 |
10 | Cecil Green | 3 |
= | Raymond Sommer | 3 |
= | Yves Giraud-Cabantous | 3 |
13 | Louis Rosier | 2 |
= | Prince Bira | 2 |
15 | Joie Chitwood | 1 |
= | Tony Bettenhausen | 1 |
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