U
19ª lettera dell'alfabeto latino Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
19ª lettera dell'alfabeto latino Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La U o u è la diciannovesima lettera dell'alfabeto italiano e la ventunesima dell'alfabeto latino.
U u lettera dell'alfabeto latino | |||||
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U in caratteri senza e con grazie | |||||
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Alfabeto NATO | Uniform | ||||
Codice Morse | ··– | ||||
Bandiera marittima | |||||
Alfabeto semaforico | |||||
Braille | ⠥ |
[u] nell'alfabeto fonetico internazionale è il simbolo usato per rappresentare una vocale posteriore alta ("chiusa") e arrotondata ("procheila").
Proto-semitico waw | Fenicio Wāw | Greco ypsilon | Etrusco V |
L'origine della U è la stessa delle lettere Y, V, W ed F. Come esse infatti deriva dalla lettera semitica waw, la quale si evolvette nella fenicia wow. In greco antico, poi esisteva la lettera Y, che si pronunciava però ṻ (/y:/)
L'etrusco e il latino non distinguevano graficamente i suoni corrispondenti alle lettere U e V; i suoni vocalico, semiconsonantico e consonantico erano indicati da V (anche se naturalmente puer e vir suonavano ben diversamente); la distinzione fra U e V che si trova sui testi pubblicati in Italia deriva dalla grafia proposta nel Rinascimento da Gian Giorgio Trissino per favorire la lettura[1]. In altri paesi si preferisce invece usare nelle parole latine per entrambi i suoni la forma maiuscola V e la minuscola u.[2]