pittore greco antico Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
Zeusi (V secolo a.C. – IV secolo a.C.), pittore greco antico.
Sarà più facile criticare la mia opera che imitarla.[1]
E benché a lui s'attribuisca l'aver bene intesa la disposizione de' lumi e dell'ombre, fu però notato perch'ei facesse le teste un tantin grandette e le membra massiccie e muscolose per acquistare una certa forza e grandezza; imitando in ciò Omero a cui piacque anche nelle femmine la bellezza robusta. E forse non fu egli da biasimare, se non presso a coloro, agli occhi de' quali dilettano le figure dilicate e gentili, e che biasimano le maniere risentite e gagliarde, perché non intendono le finezze dell'arte. (Guglielmo Della Valle)
Sebbene Zeusi abbia avuto al tempo suo fama di pittore eccellente, tale non fu se non paragonato a quelli che lo precedettero, o anche, se si voglia, di alcuni che fiorirono di poi, ma non mai al paragone di Apelle, che fu eccellente nelle sue opere, come nella riputazione di tutti. (Guglielmo Della Valle)
Tutti accorrevano all'officina di Zeusi, e pagavano i quadri a discrezione dell'artefice. Onde egli in brieve accumulò tante ricchezze, che poté presentarsi ne' primi giuochi Olimpici con un abito di sommo valore, tessuti d'oro in tanti quadretti all'intorno i caratteri del suo nome, secondo l'idea, che ci danno di simili tessiture i chiari autori Gronovio, Flavio Vopisco, e Anastasio. (Vicente Requeno)
Le pitture di Zeusi, al dire degli antichi scrittori, producevano una completa illusione; essi vantarono altamente una certa cesta di uve che portavasi in capo da un ragazzo, ed in cui gli augelli ingannati correvano a dar di becco.
Zeusi non amava i soggetti troppo vasti, anzi prediligeva quelli che, esigendo soltanto un piccolo numero di figure, gli lasciavano campo a disporle in maniera che nessuna fosse sacrificata, e gli fosse permesso di esprimere tutte le bellezze individuali di ognuna. La grazia, diceva egli, non si dimostra che nella calma delle passioni.
Zeusi nulla negligeva di quanto poteva servirgli a perfezionar le sue opere, e modellava in creta tutti gli oggetti che prendeva ad imitare; metodo eccellente il quale si usava eziandio dal celebre Pussino[2]. Taluno gli rimproverava la lentezza di quella pratica, ed il pittore non altro rispondeva fuorché le sublimi parole: lavoro per la immortalità.