Willy Brandt, nato Herbert Ernst Karl Frahm (1913 – 1992), politico tedesco.
[Sulla presidenza del Parlamento europeo] Fare presidente la Veil, ex deportata, vittima del regime nazista, sarebbe un atto emblematico.[1]
Brandt merita l'appellativo di democratico con la D maiuscola. (Michail Gorbačëv)
Quando Hitler ordinò lo sbarco in Norvegia, Brandt partecipò alla resistenza con le bande partigiane. Alcuni Tedeschi, ligi al culto guglielmino dell'onor nazionale, anche se estranei al nazismo, non hanno mai voluto assolvere quei trascorsi del Cancelliere social-democratico: anzitutto l'aver combattuto «contro soldati tedeschi, le armi in pugno e l'uniforme norvegese», e l'aver atteso tre anni dopo la fine della guerra per chiedere la nuova cittadinanza germanica. (Alberto Ronchey)
Giunto alla guida della SPD dopo trentatré anni di traversie, non è un «socialista di cattedra», al vecchio modo tedesco, né di «apparato». Campione d'una nuova élite empirica, è sordo a ogni eco dell'ideologia marxista, legato piuttosto dalle sue personali esperienze a quel riformismo scandinavo che è saturo di cultura anglosassone. (Alberto Ronchey)