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Raccolta delle ultime parole pronunciate in punto di morte da personaggi immaginari, tratte dai videogiochi.
Citazioni in ordine temporale.
Ah ah... ironia della sorte... Il capo della polizia... un cospiratore... Uh... prendi quel verme... fagliela pagare...
oppure
Oh... il... il torace... mi sta bruciando!!! (Ben Bertolucci)
Personaggio di Resident Evil 2 (1998). Nello scenario B di Leon, il giornalista Ben riferisce a Leon della collusione del capo della polizia di Raccoon City con la Umbrella, consegnandogli la corrispondenza prima di morire a causa dell'embrione impiantatogli nel corpo da William Birkin, infettato dal G-Virus. Nello scenario A, invece, avviene anche la fuoriuscita di una delle creature impiantate dal torace di Ben.
Salva mia figlia e... dille che mi dispiace di non essere stata una madre migliore... dille che le voglio bene...
oppure
Sherry... Devi scappare. So di essere stata una cattiva madre, ma ti voglio ancora bene... Perdonami... (Annette Birkin)
Personaggio di Resident Evil 2 (1998). Nella prima versione Annette, brutalmente ferita da suo marito William ormai mutato dal G-virus, dopo aver consegnato con le sue ultime forze a Claire le istruzioni per creare il vaccino in modo da salvare anche sua figlia Sherry dall'infezione, pronuncia con grande rimpianto e senso di colpa queste parole. Nello scenario B di Claire, Annette riferisce le sue ultime parole direttamente alla figlia.
Non volevo mettervi in pericolo. Ciò che non sapevate non poteva farvi del male. (Gail)
Personaggio di Dino Crisis (1999), In uno dei diversi finali del gioco, Gail rimane ferito da una conduttura cadutagli addosso, e rivolge queste parole a Regina, in riferimento al fatto che l'intera missione era una copertura per raccogliere informazioni sul progetto Terza Energia.
Anche tu lo vedi? Per me, è sempre così. (Angela Orosco)
Personaggio di Silent Hill 2 (2001). Avendo subito violenze da parte del padre e del fratello da bambina, la psiche di Angela ne è rimasta danneggiata. Recatasi a Silent Hill, ha incontrato il protagonista, James Sunderland. Questi la rivede su una scalinata verso la fine del gioco, dove tenta di convincerla a non suicidarsi. Angela ignora la sua richiesta e sale i gradini, decisa ad uccidersi: James vede delle fiamme emergere dalla scalinata, dice "Fa un caldo d'inferno qui", e lei gli risponde così.
Sì. Posso violentare tua sorella? (Eddie Pulaski)
Personaggio antagonista di Grand Theft Auto: San Andreas (2004). Dopo aver raggiunto Pulaski che stava scappando da lui, CJ gli chiede quale sia il suo ultimo desiderio. Dopo la risposta provocatoria di Pulaski, CJ lo finisce con una pedata.
Coraggio bastardi! Vi farò fuori tutti quanti! Siete fottuti! Fottuti! Questa città è mia! Ehi, da questa parte! Agente a terra! Andiamo! Ehi! Stronzi! Non capirete mai quello che ho fatto! Cinquanta come me e questa città funzionerebbe. Mi sono liberato dell'immondizia! Ce l'ho fatta! E lo farò ancora... (Frank Tenpenny)
Personaggio antagonista di Grand Theft Auto: San Andreas (2004). Alla fine dell'inseguimento finale per le strade di Los Santos a bordo di un camion dei pompieri, Frank precipita dal ponte di Grove Street, e, rimasto ferito a morte, scende dal camion ormai in rovina e, prima di spirare, pronuncia queste parole, maledicendo la polizia per il mancato soccorso.
Ehi, ci siamo? Dov'è Salvatore? Toni, ti offro il primo giro... (JD)
Personaggio di Grand Theft Auto: Liberty City Stories (2005). JD, seduto sul sedile anteriore della macchina, pronuncia queste parole convinto del suo imminente battesimo come uomo d'onore della gang dei Leone, quando Mickey (membro della stessa gang), seduto sul sedile posteriore, lo uccide con due colpi di pistola alla testa.
Figlio di puttana! Perché non muori e basta? Non avresti mai dovuto tornare, Toni. Mi sono spezzato la schiena per Salvatore. E ora che sei tornato in città, non fa altro che dire Toni qua e Toni là! Questa è la mia città, Toni! La mia città! Non me la porterai via! Questa me la godrò davvero... (Vincenzo Cilli)
Personaggio di Grand Theft Auto: Liberty City Stories (2005). Vincenzo rivolge queste parole a Toni Cipriani nella stiva di una nave, prima di ingaggiare con quest'ultimo un duello a colpi d'arma da fuoco che lo vedrà morire.
Non pensare che con ciò tutto finirà. Pensa che questo è l'inizio di una storia in cui luci e ombre si mescoleranno con il sangue! (Ganondorf)
Personaggio antagonista di Uncharted 2: Il covo dei ladri (2009). Il criminale rivolge queste parole a Nathan Drake, che lo ha appena battuto in uno scontro ma non sembra avere intenzione di ucciderlo. Saranno poi i Guardiani di Shambala a picchiare a morte Zoran.
Samus, vorrei affrontarlo io Ridley, ma non posso. Io non sono come te, non sono un salvatore della Galassia. Sono solo un uomo. Ma posso salvare te. Tra poco sarai completamente ristabilita, non c'è molto tempo. Dobbiamo prepararci entrambi per le nostre missioni. Mi dispiace di essere stato un po' duro con te. Buona fortuna, Samus. [...] Nessuna obiezione. Vero, signorina? (Adam Malcovich)
Ex-capo di Samus Aran con cui ritorna a lavorare in Metroid: Other M (2010). Per poter assicurarsi che i Metroid non si espandano per la stazione, Adam si sacrifica attirando a sé i Metroid e sganciando il loro laboratorio dalla nave con lui dentro. Samus cerca di fermarlo, ma Adam è irremovibile e rivolge a Samus la solita domanda. Più tardi si scoprirà che Adam è ancora vivo ma sotto forma di computer.
Ti ho deluso, Terra. Forse sono io la causa dell'oscurità che si annida dentro di te. E ho fatto di peggio... Ho usato il mio Keyblade contro te e Ventus. Il mio cuore è oscuro! (Eraqus)
Il maestro Eraqus, personaggio di Kingdom Hearts Birth by Sleep (2010), viene sconfitto dal suo allievo Terra, intervenuto per proteggere Ventus. Pronunciate queste parole, Eraqus svanisce tra le braccia di Terra, che piange.
Umano! La tua forza ha superato la mia! Bravissimo! Ma ricorda... che non finisce qui... L'energia negativa... la maledizione dei demoni... troverà sempre un modo per ritornare. Non dimenticarlo! Risorgerò ancora! Voi... che avete lo stesso sangue della Dea e lo stesso spirito dell'impavido, sarete maledetti per l'eternità! L'incarnazione della mia rabbia e del mio rancore vi inseguirà eternamente, in un oceano di tenebre e sangue! (Mortipher)
Boss finale di The Legend of Zelda: Skyward Sword (2011), Mortipher rivolge queste ultime parole a Link, dopo che questi lo ha sconfitto.
Corvo, tutto va in pezzi. Trova... trova Emily, proteggila. Tu puoi farlo. Sai cosa fare. Promettilo. Corvo! (Jessamine Kaldwin)
Personaggio di Dishonored (2012). L'imperatrice Jessamine muore assassinata da misteriosi assalitori, rivolgendo queste parole a Corvo, il protagonista del gioco, che stava conversando con lei. Emily, la figlia dell'imperatrice, è stata rapita durante l'attentato.
Che ve ne pare, ora, inutili, luridi insetti? Voi perdete, io vinco, e quindi detto le regole, da? Siamo giudice e giuria, decidiamo ciò che legge dice e ciò che significa. È il nostro dovere, nostra missione, nostra vita. Corruzione? Che cos'è? È l'invidia dei perdenti, solo questo. E la giustizia? Gli avanzi della nostra tavola, elemosinati dai perdenti. Abbiamo tutto. Siamo come Tzar con cuore di pietra e pugno di ferro. Siamo i Prescelti. I Prescelti! [Ride] (Nikolai Dmitri Bulygin)
Nikolai, personaggio giocabile e boss finale di Anarchy Reigns (2012), riesce apparentemente ad aver ragione di Jack Cayman e Leonhardt "Leo" Victorion, protagonisti del videogioco, e pronuncia queste ultime parole valenti come monologo, vantandosi della sua potenza suprema, prima che Jack, inaspettatamente, si rialzi e lo faccia fuori con la sua motosega.
Non permettere... la tavola... Vogliono evocare il Diavolo... Lucifero in persona! (Padre Simeon)
Personaggio di Broken Sword 5: La maledizione del serpente (2013), il sacerdote domenicano Simeon, ferito a morte da un ignoto assalitore, rivolge queste estreme parole al protagonista George Stobbart, pregandolo di evitare che la misteriosa "Tabula Veratatis" finisca in cattive mani.
Oh, cielo. È così pura... sarà un viaggio interessante... Stai con... la gente. Collaborate. Uniti. Vedo una terra in cui è rinata la speranza, la paura svanisce mentre i coraggiosi si fanno avanti per arruolarsi. Sei una figura eroica. Il simbolo di un mondo migliore. Il nostro mondo. Oh, no... [ridacchia] Dovevo aspettarmelo... (Mama Murphy)
Personaggio di Fallout 4 (2015). Mama Murphy pronuncia la sua ultima profezia prima di morire a causa di un'overdose.
Mi odi davvero così tanto? Ora capisco chi stavo proteggendo tenendoti qui. Non te. Ma loro. (Toriel)
Primo boss di Undertale (2015) nel caso di una Genocide run. Credendo l'umano indifeso e innocente, Toriel abbassa la guardia, non aspettandosi di essere attaccata; la sua morte arriva al primo colpo, visto che l'umano ha ottenuto molto LOVE (Livello di Violenza), ed ella con il capire che ora i mostri saranno alla sua mercé.
quindi... mi sa che è finita... un'ultima cosa... non dire che non ti avevo avvertito. oh beh. io vado da grilby. papyrus, tu che prendi? (Sans)
Boss finale di Undertale (2015) nel caso di una Genocide run. Al termine della battaglia, Sans verrà pugnalato a morte e, scomparso dallo schermo, inizia a vedere suo fratello, precedentemente morto, prima di morire diventando polvere
Cosa posso fare con lei, Afrodite? Non – vuole – stare – ferma! Voglio renderle bellissime, ma poi qualcosa va storto! [Si accende in sequenza una luce su dei corpi appesi] Quella, troppo grassa! Questa, troppo alta! Questa, troppo... simmetrica! E ora... [Vede il protagonista] Chi è questo, dea? Un intruso?! È brutto! Brutto! Brutto! Bruttoooo!! (J. S. Steinman)
In BioShock (2007) Jack, per proseguire nel suo viaggio attraverso Rapture, deve oltrepassare un blocco di sicurezza con una chiave per bypassarlo, detenuta proprio dal folle chirurgo. Lo scopre in una sala operatoria, intento a lamentarsi dei suoi fallimenti. Dopo essersi accorto del protagonista, inizia a sparare all'impazzata per poi attaccarlo, morendo nel conseguente scontro.
Un uomo...sceglie! Uno schiavo...obbedisce! Obbedisci! (Andrew Ryan)
In BioShock (2007) Andrew, rivolge queste parole al figlio Jack mentre quest'ultimo, sotto l'effetto del controllo mentale di Frank Fontaine, lo colpisce a morte con la sua stessa mazza da golf.
Ti ho creato io, ti ho mandato io di sopra, ti ho fatto tornare, mostrato che cos'eri, di che cosa eri capace. Persino quella vita che pensavi di avere era una cosa che io avevo sognato e ti ho tatuato nella mente. Ora, se questa non la chiami famiglia, non so cosa sia! (Frank Fontaine)
Frank Fontaine, boss finale di BioShock (2007), si muta in un mostro, ma viene sconfitto da Jack, che lo ha prosciugato dell'ADAM che lo manteneva in forze. Ancora in piedi nonostante la sconfitta, rivolge queste ultime parole al protagonista poco prima che le Sorelline lo trafiggano a morte con le loro siringhe.
In BioShock 2 (2010), Sinclair, ex imprenditore di Rapture e guida del Big Daddy della Serie Alfa Soggetto Delta, è stato catturato dai seguaci di Sofia Lamb, trasformato in un Serie Alfa obbediente alla Lamb e costretto dalla stessa ad ostacolare Delta ed Eleanor dall'andarsene dalla città sottomarina. Delta è costretto così ad ucciderlo. Con queste parole ringrazia il protagonista per averlo liberato dalle sue sofferenze.
Moritz: Oh, cavoli! Adoro il pollo arrosto, eh! Victor: Questa sì che una fine con i fiocchi.
In Crash Twinsanity (2004), i Gemelli Cattivi Victor e Moritz hanno intenzione di vendicarsi del dottor Neo Cortex a seguito dell'incidente accaduto anni prima con il Raggio Evolvo, che li ha teletrasportati nella Decima Dimensione. Il dottor Neo Cortex, aiutato dalla nipote Nina e da Crash Bandicoot, riesce a sconfiggere i Gemelli Cattivi, che durante la fuga finiscono nella casa di Crash Cattivo, che li divora.
Ehi ciccia, chi hai chiamato "marcio"?? (Willie Wumpa Cheeks)
In Crash Tag Team Racing (2005), Willie Wumpa Cheeks è la mascotte del parco divertimenti Motor World gestito da Ebeneezer Von Clutch, che ha deciso di cederne la proprietà a colui che sarebbe riuscito a ritrovare tutte le gemme di potere perdute, assieme alla sua gemma di potere nera che gli conferisce energia; alla fine si scopre che l'autore del furto di tutte le gemme è proprio Willie Wumpa Cheeks, e quando questi viene acciuffato dai Bandicoot e da Pasadena O'Possum, che gli intima di lasciare loro la gemma di potere nera di Von Clutch, arriva Neo Cortex, assieme alla nipote Nina e ad N. Gin, che gli spara un colpo della sua nuova arma che lo riduce in poltiglia.
God of War
Sei-Sei tu... Le visioni erano reali! Gli Dèi mi avevano avvisato che il Prescelto sarebbe venuto a salvarci dall'Idra, ma è troppo tardi! Siamo in trappola! Queste creature sono spuntate dal nulla, le navi sono state distrutte! Non c'è più speranza, spartano, anche per-! (Marinaio)
Personaggio di God of War (2005). La nave dove si trova Kratos, il protagonista della serie, viene attaccata dall'Idra, un drago a tre teste.
Quella notte... cercai di farti diventare un grande guerriero. (Ares)
Ares, il dio della guerra e boss finale di God of War (2005), viene sconfitto da Kratos. Prima che venga ucciso da questi, il folle dio della guerra gli giustifica con queste parole che voleva renderlo un degno campione. Congratulandosi in modo sarcastico col dio che prima l'aveva salvato dai barbari e poi l'aveva fatto uccidere la propria famiglia con l'inganno, Kratos lo trafigge con una spada usata anche come ponte, lasciandolo a morire disintegrato dalle sue stesse energie divine.
Me la pagherai, Zeus. Stanne certo... (Kratos)
In God of War II (2007), Kratos inizia il gioco attaccando la città di Rodi. L'invasione finisce con il Fantasma di Sparta che sconfigge il famoso Colosso, ma non prima di aver usato la Spada dell'Olimpo, concessa da Zeus per distruggerlo dall'interno, ma dato che l'arma deve assorbire tutti i suoi poteri divini, egli torna a essere mortale e vulnerabile e rimane ferito gravemente. Mentre cerca di raggiungere la spada, Zeus compare di fronte a lui: dopo avergli spiegato che temeva che Kratos avrebbe distrutto l'Olimpo, lo mette di fronte alla possibilità di sottomettersi agli dei o morire; Kratos rifiuta, e Zeus lo uccide con la Spada dell'Olimpo. Il Fantasma di Sparta verrà però resuscitato da Gaia, una Titanide.
Nooo! Quella porta era la sola via di fuga! Ho superato una prova dopo l'altra per trovare le Sorelle... e ora hai reso tutto inutile! Non sei all'altezza della tua fama, Fantasma di Sparta. Ma... forse anche questa è una prova. Mi state osservando, Sorelle?! Datemi un segno! Io, il grande Perseo, devo uccidere questo Dio caduto per essere ammesso al vostro cospetto?! Riuscirò così a sottrarre la mia amata dalle grinfie di Ade in persona?! Ma se anche... non fosse, possa io almeno gloriarmi di essere colui che ha battuto Kratos, il Deicida? Per quanto non creda che un povero sciocco come te meriti una tale nomea... (Perseo)
Mentre Kratos si fa strada in una stanza blindata del palazzo sull'Isola della Creazione, dove risiedono le tre Parche, l'eroe tenta di raggiungere la porta che però si chiude di fronte a lui per mezzo del Fantasma di Sparta. Disperato, Perseo affronta Kratos, ritenendo, se non sufficiente per salvare la sua amata, almeno di coprirsi di ulteriore gloria; lo scontro però finisce con Kratos che elimina brutalmente Perseo.
Ma ora... ci siete anche voi, mio signore. Sono certo... che i nostri fratelli spartani torneranno in vita, grazie al vero Dio della Guerra... (Ultimo Spartano)
Per raggiungere la Guglia, uno scoglio gigantesco a forma di corvo rampante dov'è situato l'antro delle Parche, Kratos deve cavalcare la leggendaria Fenice. Una volta riportata in vita la mitica bestia alata, viene però attaccato da un guerriero nascosto nell'ombra, ma è solo quando lo trafigge che riconosce essere il generale spartano, rimasto a guardia di Sparta per ordine di Kratos dopo la sua resurrezione per mano di Gaia. Quando il Fantasma di Sparta gli chiede cos'è successo, il giovane generale gli spiega che, all'insaputa di Kratos, Sparta è stata distrutta da Zeus, e il generale era alla ricerca delle Parche per cambiare la sorte della città; ciò detto, affida il destino e l'onore di Sparta a Kratos, il suo Dio della Guerra.
Uno dopo l'altro tutti gli Dèi ti ripudieranno, Kratos. Difenderanno Zeus. Zeus deve vivere affinché l'Olimpo trionfi... (Atena)
Dopo aver combattuto contro Zeus, Kratos si prepara a ucciderlo con la Spada dell'Olimpo, ma Atena si intromette e viene infilzata al posto del padre. Mentre Zeus fugge via, Atena spiega a Kratos che se Zeus ha prima provocato la Grande Guerra contro i Titani e poi si è messo contro il proprio figlio Kratos, era perché roso dalla paura. Con queste ultime parole, conscia della determinazione di Kratos di uccidere Zeus, Atena si disintegra.
Prendi il mio regno, le mie donne, il mio oro...
Boss iniziale di Chains of Olympus (2008), il Re Persiano guida l'invasione dell'Attica, ma viene raggiunto da Kratos e lo sfida in duello. Sconfitto, chiede pietà allo Spartano con queste parole, ma questi prende un forziere e gli fracassa la testa.
La tua sofferenza non avrà mai fine, Fantasma di Sparta... (Persefone)
Boss finale di Chains of Olympus, Persefone intende vendicarsi di Ade, che la teneva prigioniera, e di tutti gli Dèi, che non avevano mosso un dito per aiutarla: il progetto prevede la distruzione di tutta la Terra usando il titano Atlante e la luce di Elio per distruggere il pilastro che sorregge il pianeta. Dopo aver lasciato i Campi Elisi abbandonando la figlioletta Calliope, Kratos ingaggia battaglia contro Persefone utilizzando il potere divino di Elio per indebolirla e colpendola infine con il Guanto di Zeus; uccide infine Persefone che lo maledice con queste parole, e poi, con l'aiuto del Guanto di Zeus, incatena Atlante al mondo e lo costringe a sorreggerlo per tutta l'eternità.
La morte dell'Olimpo è la morte di tutti noi. (Poseidone)
Primo boss di God of War III. Sconfitto da Kratos, Poseidone gli rivolge queste ultime parole prima di venire ucciso in maniera estremamente brutale; la sua morte fa alzare in modo incontrollato il livello del mare, che sommerge tutta la Grecia.
Uccidermi non ti condurrà a Zeus.. (Elio)
Già apparso in Chain of Olympus, e rimasto ferito gravemente per opera di Kratos, Elio chiede comunque a quest'ultimo di salvarlo come già lo salvò da Atlante in precedenza; Kratos risponde chiedendogli dove trovare la Fiamma dell'Olimpo, dove si troverebbe il Vaso di Pandora, un baule dove si troverebbe il potere di uccidere un dio. Elio inizialmente rifiuta, ma dopo essere stato malmenato da Kratos afferma che per sconfiggere Zeus dovrà entrare nella Fiamma e acquisirne il potere, nonostante Kratos affermi che, secondo Efesto, la Fiamma uccide chiunque la tocchi. Prima che Kratos gli strappi la testa, Elio gli rivolge queste ultime parole.
Pensavo che gli spartani combattessero con onore, invece tu stai cercando di uccidermi ora che non ho modo di difendermi. È sleale! Ma tu hai il tuo codice d'onore, vero Kratos?! E cosa ti ha portato quell'onore?! Soltanto gli incubi dei tuoi misfatti! Oggi potrai anche sconfiggermi. Ma alla fine, Kratos, alla fine tradirai solo te stesso! (Ermes)
Hermes viene sconfitto da Kratos, ma prima che egli lo uccida e gli prenda gli stivali, che conferiscono una velocità sovrumana, il dio lo insulta e lo maledice con queste ultime parole. Il suo cadavere si dissolve in uno sciame di insetti, portatori di pestilenza