UFO Robot Goldrake, serie televisiva anime del 1975 composta da 74 episodi, tratta dall'omonimo manga di Gō Nagai.
Bisognerebbe vedere oggettivamente, liberandoci dai nostri pregiudizi personali, che cos'è per un bambino l'esperienza di Goldrake. Bisognerebbe chiedersi il perché del loro successo, studiare un sistema di domande da rivolgere ai bambini per sapere le loro opinioni vere, non per suggerire loro delle opinioni, dato che noi spesso facciamo delle inchieste per suggerire ai bambini le nostre risposte. Invece di polemizzare con Goldrake, cerchiamo di far parlare i bambini di Goldrake, questa specie di Ercole moderno. Il vecchio Ercole era metà uomo e metà Dio, questo in pratica è metà uomo e metà macchina spaziale, ma è lo stesso, ogni volta ha una grande impresa da affrontare, l'affronta e la supera. Cosa c'è di moralmente degenere rispetto ai miti di Ercole? (Gianni Rodari)
Ci siamo trovati anche a dover inventare tutta una terminologia, perché allora le macchine no, che lanciavano questi oggetti che noi cercavamo di decifrare, era tutto in giapponese, per cui sai, copione in inglese, tradotto così e così in giapponese e poi adattato ci si capiva un po' poco e noi abbiamo cominciato a vedere la cosa divertente che forse la grande invenzione che è stata nostra in sala è che noi abbiamo inventato l'urlo "lame rotanti!" Lo abbiamo inventato noi perché in originale non esisteva. (Giorgio Locuratolo)
È tipico dell'adulto mostrare sempre sospetto verso ciò che per lui è nuovo e che sfugge alla sua comprensione: vedere che i propri bambini si appassionano a qualcosa che non riesce a capire o a condividere è un'esperienza scioccante per un genitore, abituato a “modellare” i figli sui propri insegnamenti e a essere considerato il loro unico punto di riferimento. Non mi sorprende dunque che Goldrake abbia causato diffidenza, irritazione e perfino timore; ma il fatto che sia stato accolto dalle nuove generazioni con un incredibile entusiasmo dimostra che era il personaggio più adatto a quei tempi, una novità che in un certo senso segnò l'affrancamento della cultura dei giovani da quella dei loro padri, e dunque un nuovo passo nel cammino evolutivo della società. (Gō Nagai)