[Frase in tedesco] Il calamaio. [Frase in tedesco] Che palle! [Frase in tedesco] C'è un bel salsicciotto nei miei pantaloncini di pelle! (Voce) [Nick ascolta una cassetta didattica di tedesco con frasi di uso comune e relativa traduzione]
In nomine patrem, spiritus morbosus, dios madre nepotes, omnia Gallia est divisa in tres partes, corpus dilecti duros, qui pro quo, veni vidi vici, ipso facto, habemus papam, resistentia te salutant, cammina de pari passu dietro amme, noli te tangere, noli te dicere, nonmiterompere, e daje e vaje e faje e su e giù e su e ancora giù più su, et tempus fugit et toto cessat, caveat emp... ah... emptor, coitus interruptus, urges sangui, sangui sug, prom... promulien... che cazzus dicus. Amen. (Prete) [pregando mentre accompagna il condannato alla sedia elettrica]
Citazioni in ordine temporale.
Martin: Ora, ricorda Nick, è la prima volta che la musica rock viene ammessa in questo paese. Perciò tu non sei soltanto un artista, ma un ambasciatore del tuo paese: l'America. E soprattutto dobbiamo attenerci alle loro regole, ricordalo. Nick: Martin, mi sono allenato. Sta' a sentire. [dice una frase in tedesco] Martin: Che significa? Nick: "Vuoi scopare con me stasera?"
[In prigione] Nick: Martin! Ce l'hai fatta ad arrivare! Sono qui già da venti minuti! Martin: Nick... ho provato di tutto: l'ambasciata, il governo tedesco, il consolato, ho persino parlato con l'ambasciatore alle Nazioni Unite; inutile! Non riesco a portare mia moglie all'orgasmo. Nick: Che peccato, Martin!
Hillary: Non puoi immaginare che significhi separarsi per cause di forza maggiore dalla famiglia a quell'età. Nick: Credo di saperlo. Sai, quando avevo circa sei anni mia madre mi portò in città un giorno che pioveva – oh, come pioveva! – entrammo in uno di quei grandi magazzini perché lì non pioveva. E pensa, mi persi. Cercarono di avvertirla, ma quel dannato impianto di altoparlanti era guasto. Non rividi mai più mia madre. Le commesse del reparto cosmetici notarono il mio look e mi diedero un rossetto, un piatto di minestra e un po' di pane. I giorni divennero settimane. Un febbraio freddo e piovoso coincise con il compleanno di Lincoln e la stagione dei saldi. Mi chiesero di dare una mano al reparto pannolini prematuri. Poi un giorno udii una conversazione tra il personale: avevano bisogno di un nuovo motivo orecchiabile per la loro pubblicità radiofonica così presi la mia chitarra e scrissi una canzone che da tempo struggeva le mie viscere e arrovellava il mio cervello.
Nigel: Du Quois, presenta all'americano gli uomini di là. Du Quois: Ladies and gentlemen, ecco a voi Che Monsieur, Montage, Tête-à-tête, Avant-garde, e Déjà-vu. Déjà-vu: Non ci siamo già conosciuti, monsieur? Nick: In che senso? Du Quois: Dall'altra parte: Croissant, Soufflé, Escargot... e Mont Blanc.
Hillary Flammond: Nick, scusa, voglio spiegarti... Nick Rivers: Non c'è niente da spiegare. Hillary: Io volevo dirti che quella storia... Nick: Senti, non sono il primo che si innamora di una ragazza conosciuta in un ristorante che poi è la figlia di uno scienziato rapito e la deve lasciare al suo primo amore che lei vide per l'ultima volta su un'isola deserta e che 15 anni dopo risulta essere il capo della resistenza francese. Non sono il primo. Hillary: Sì, lo so, Nick... sembra proprio un bruttissimo film. [Si girano verso la cinepresa] Nick: Lascia perdere.