personaggio della mitologia greca, indovino cieco figlio di Evereo Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
Tiresia, figura della mitologia greca.
Ma quando, nella tua casa, avrai ucciso i pretendenti, con l'inganno o affrontandoli con le armi taglienti, prendi allora il remo e rimettiti in viaggio fino a che giungerai presso genti che non conoscono il mare, da uomini che non mangiano cibi conditi col sale, che non conoscono navi dalle prore dipinte di rosso, né gli agili remi che sono ali alle navi. Ti indicherò un chiaro segno, che non potrà sfuggirti: quando un altro viandante, incontrandoti, ti dirà che sulla spalla porti un ventilabro, pianta allora in terra il tuo agile remo, offri al dio Poseidone sacrifici perfetti – un montone, un toro, un verro che monta le scrofe – e fa ritorno a casa: qui offri sacre ecatombi agli dei immortali che possiedono il cielo infinito, a tutti, senza escludere alcuno. La morte verrà per te lontano dal mare, ti coglierà nella vecchiaia ricca di beni, e sarà dolce. Avrai, intorno a te, un popolo felice. Questa è la verità che ti dico. (Odissea, libro XI) [a Odisseo]
I' non chiamo le Muse e manco Apollo | per non esser tenuto partigiano, | di ser Cupido son stracco e satollo, | Minerva è capricciosa e Marte è strano, | Giove è fallito e non può dar più un crollo: | l'ombra chiam'io di Tiresia tebano, | perché fu uomo e donna, putto e vecchio, | arcivide il futuro in uno specchio. || Te solo invoco, o Tiresia eccellente, | ch'avesti il naturale e la natura; | tu fusti a un tempo agente e paziente, | dicesti il vero a tutti a la sicura; | porgimi il tuo favore omnipotente, | ch'io canti il ver, senza dubbio o paura, | de' paladin, de' cavallieri erranti, | più ver che le menzogne de' furfanti. (Pietro Aretino)
Interrogar lo spirto | del Teban vate, che, degli occhi cieco, | puro conserva della mente il lume; | di Tiresia, cui sol diè Proserpina | tutto portar tra i morti il senno antico. | Gli altri non son, che vani spettri, ed Ombre. (Circe: Odissea)