teologo e presbitero inglese Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
Timothy Radcliffe (1945 – vivente), religioso e teologo britannico.
Nel cristianesimo parliamo molto di amore, ma dobbiamo amare come siamo, con la nostra sessualità, i desideri, le forti emozioni, la necessità di toccare e stare vicini all'altro.
Il cristianesimo è la più corporale delle religioni.
Pensare che il sesso faccia repulsione è un fallimento dell'autentica castità.
L'eucarestia, come il sesso, è centrata sul dono del corpo.
Comprendiamo l'eucarestia alla luce della sessualità e la sessualità alla luce dell'eucarestia.
Il corpo non è solo una cosa che possiedo, sono io, è il mio essere come dono ricevuto dai miei genitori e dai loro prima di loro e, in ultima istanza, da Dio.
Aprirsi all'amore è molto pericoloso. È per questo che Gesù è morto, perché ha amato.
Se il nostro amore è solo particolare, allora corre il rischio di diventare introverso e soffocante.
Dio ci invia gli amori e le amicizie che sono pane del nostro cammino verso di Lui, che è la pienezza dell'amore.
Dobbiamo educare i nostri desideri, aprire gli occhi su quello che veramente chiedono, liberarli dai piccoli piaceri. Abbiamo bisogno di desiderare più profondamente e con maggiore chiarezza.
La castità ci fa scendere dalle nuvole, facendoci vedere le cose come sono.
L'amore comincia quando siamo guariti da questa illusione e ci troviamo faccia a faccia con la persona reale e non con la proiezione dei nostri desideri.
L'intimità vera e felice è possibile solo se ne accettiamo i limiti.
La castità ci apre gli occhi per vedere che quello che abbiamo davanti è sì un bel corpo, ma quel corpo è qualcuno. Quel corpo non è un oggetto ma un soggetto.
Il primo passo per superare la lussuria non è sopprimere il desiderio, ma restaurarlo, liberarlo, scoprire che il desiderio è per una persona e non per un oggetto.
Nel capriccio uno converte l'altra persona in Dio, e nella lussuria uno in persona si fa Dio.
Ora, il momento presente, è quando comincia l'eternità.
La nostra immaginazione ha bisogno di essere alimentata con altre storie che ci parlino di modi di vivere e amare.
Più che vedere i nostri amori in competizione con Dio, questi ci offrono luoghi in cui possiamo montare la sua tenda.
Se separiamo il nostro amore verso Dio dal nostro amore per le persone concrete, entrambi diventeranno aspri e malaticci.
Dobbiamo amare perché gli altri siano liberi di amare gli altri più di noi stessi.
Dio è sempre quello che ama di più di quello che è amato.
Grazie alla speranza, che è al centro del dramma dell'eucarestia, forse riusciremo a vedere tutto con gratitudine.
Lo Spirito non è una forza divina imprecisata: è lo Spirito che si è librato sopra le acque del caos primigenio e ha dato vita alla Parola creatrice di Dio.
Nessun altro animale ha la dignità di rivendicare le sue azioni come proprie, o l'indegnità di rifiutarsi di farlo.
Non preghiamo per far cambiare idea a Dio, ma per cambiare la nostra idea di Dio.
Se essere cristiani significa relazionarsi con una generazione che teme un imminente disastro, allora non basta proclamare la propria fede, ma dobbiamo essere persone di speranza.
[Timothy Radcliffe, Perché andare in chiesa, traduzione di Paola Quazzo, San Paolo, 2009]