politico italiano (1975-) Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
Rossano Sasso (1975), politico italiano
Citazioni in ordine temporale.
[...] c’è ancora qualcuno, anche in quest’Aula, che storce il naso quando si parla di muro di Berlino, quando si parla di 9 novembre.[1]
Ministro Valditara, ha fatto molto discutere la nuova denominazione del Dicastero da lei guidato, dell'Istruzione e del merito, come se accostare queste due parole fosse inopportuno, fosse pericoloso; probabilmente lo è per chi ha professato per anni la scorciatoia del disimpegno e ha tollerato la mancanza di merito sia in riferimento agli studenti, sia in riferimento ai lavoratori della scuola, in particolare ai docenti.[2]
Le riconosciamo il merito, Ministro Valditara: in poche settimane, ha ottenuto quello che altri, in anni e anni di battaglie, non sono mai riusciti a portare a casa.[2]
[...] per anni [...] nella nostra scuola è stato difficile parlare di merito. Ricorderete, colleghi, il 6 politico, tutti uguali, tutti promossi: una vera e propria deriva progressista, che ha penalizzato il merito, derubricandolo a peccato contro l'ideologia dell'uguaglianza, uguali a tutti i costi.[2]
A che serve la scuola come ascensore sociale, se parto da zero e devo rimanere a zero, altrimenti qualcuno si sente escluso, discriminato?[2]
L'uguaglianza [...] e la parità devono insistere nelle condizioni di partenza, non in quelle di arrivo: se sono un figlio di operaio, mi impegno e mi sacrifico, merito di arrivare più in alto.[2]
Basta con la scorciatoia del disimpegno. Superiamo questo sistema [...] che anestetizza i nostri giovani e i loro sogni, con la decrescita felice, con la legalizzazione delle droghe leggere, con il reddito di cittadinanza, e investiamo su chi ha voglia di crescere e su chi ha voglia di non arrendersi. Viva il merito, viva l'impegno, basta con l'ipocrisia della deriva progressista, che ci vorrebbe tutti uguali ad ogni costo, livellandoci verso il basso.[2]
Fa veramente dispiacere vedere come, nel dibattito parlamentare, sia considerata una colpa affiancare due parole: merito e istruzione.[3]
[...] capisco come, per una determinata parte politica, che per anni ha causato la deriva progressista, così come stigmatizzata dall'intellettuale Luca Ricolfi, capisco come, per chi abbia utilizzato per anni la scorciatoia del disimpegno, del 6 politico, del tutti promossi, il merito possa essere una colpa.[3]
[...] al di là delle parole, perché è chiaro che questo Governo avrà cinque anni per dimostrare in che modo concretizzare il merito, gli insegnanti oggi dicono grazie a questo Governo, perché grazie a noi, fra una settimana, in busta paga avranno quello che voi, per anni in cui siete stati al comando dei ministeri, non siete riusciti a controllare: l'aumento dello stipendio.[3]
Capisco che, per chi professa l'ideologia della falce e il martello, l'ideologia dell'uguaglianza a tutti i costi, sia indispensabile! Guardate, il merito vuol dire riconoscere pari diritti nelle condizioni di partenza, non in quelle di arrivo![3]
Andiamo avanti e cerchiamo di fare gli interessi della nostra comunità scolastica, e cito il noto pedagogista Dewey: “Quel che i genitori migliori e più saggi desiderano per il proprio figlio, la comunità lo deve desiderare per tutti i suoi ragazzi”. E noi lo desideriamo! Viva il merito, vive il figlio dell'operaio che diventa dottore, abbasso l'uguaglianza, l'ideologia dell'uguaglianza a tutti i costi.