attrice italiana Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
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[Sul motivo per cui si rade i capelli a zero] Perché voglio cancellare la memoria. Appena spuntano, li rado. Mi sembra di liberarmi dalla polvere, dai pensieri. Ho provato a farli ricrescere, non ci riesco. Andare in giro pelata mi fa sentire nuda. È un modo per essere sincera.[1]
Intervista di Giancarlo Dotto, Diva & Donna, citata in Dagospia.com 2 dicembre 2011.
Io sono apolitica, per me tutta la politica è feccia, a partire dalla Chiesa. Non credo in Gesù. Vengo da una famiglia cattolica, ma il dubbio su Dio mi resterà tutta la vita. Preferisco così, non fermarmi mai, cercare Dio ovunque. Voglio vederlo negli occhi delle persone, in un dipinto.
A parte l'amore, quello che mi sposta è la musica. Quando dipingo, guardo un uomo, o una donna ho sempre una colonna sonora in testa.
Sono una pazza, se non mi brucio, non mi contento.
Muoio? E allora? Muoio avendo vissuto fino all'ultimo. Detesto le vie di mezzo.
Sono piena di patologie. Devono risorgere Jung e Freud. O parlo con loro in persona o non ne esco.
Volevo nascere senza sesso già da piccola. Amando le donne, e degli uomini amando solo il cervello, non il pisello che considero un accessorio, perché dobbiamo chiuderci in un'identità sessuale, mi chiedo? Quello sì, quello no, omosessuale, bisessuale. Parole vuote. Odio i gay pride, come tutte le ostentazioni. Per me esiste solo l'amore. Posso baciare chiunque, una donna o un uomo, se m'innamoro.
[Sul suo rapporto con Monica Bellucci] Ci siamo amate in gioventù, ma io mi sono sottratta. "Poi so come va a finire: tu vuoi fare dei figli, vai con il tuo uomo e io mi ammazzo. E che sono un comodino?", le ho detto. Ero troppo fragile. Ho penato molto per lei.
[Sul suo rapporto con Asia Argento] Lei mi mette la lingua in bocca, la gente passa e ci guarda schifata, ma io non mi ritraggo, è sangue del mio sangue. Si spaventa di queste cose chi ha paura dell'amore. Chi vede I segreti di Brokeback Mountain e pensa sia un film di cowboy froci.
[Sul suo rapporto con Heath Ledger] L'ho amato. Eravamo molto simili, due solitari. Ci scambiavamo i libri di poesie. Lui era una persona meravigliosa con un'anima cicciona.
Sono sessualmente generosa sull'altro, non su di me. Io ti tocco, ti faccio vedere il paradiso, ma a me non osate toccarmi. Nemmeno io mi tocco mai. Forse perché, a livello inconscio, sento di non meritarlo.
Sono vergine, ma sono più cortigiana di tante altre che fanno sesso con uomini e donne.
Cerco di guardare uomini e donne con occhio più adulto, più fisico. È come se avessi un'anima imprigionata in un corpo troppo piccolo.
Io sono anoressica di testa e di corpo, ma l'anima è grassa, non ci sta, dove la metto?
[Sul suo rapporto con Claudia Mori] L'ho vissuta pochissimo mia madre. E mi mancherà sempre, anche se posso ritrovarla negli occhi di una donna.
Per me papà e mamma restano un mistero. Me ne sono andata via a 18 anni non perché li odiassi, ma loro erano troppo giovani per avere tre figli e gli artisti sono troppo presi da se stessi.
Mia madre era molto autoritaria. Donna di una bellezza rara. Io sono un'esteta malata, me la batto con Oscar Wilde e questa madre così bella e così lontana. Mia madre è la mia sposa mancata.
Amo le donne, ma non mi piacciono fisicamente. Magari mi piacessero, avrei avuto una vita sessuale normale. Ne ho conosciute di belle e intelligenti che volevano avere una vita con me. Ho anche tentato. Basta, mi tuffo, dormo con loro, mi sono detta. Ma cercavo sempre una cosa materna, non sessuale.
Sono una donna antica, schifosamente romantica e pazienza se devo morire alcolizzata o per amore. Ci sono molti più morti fuori tra quelli che camminano.
Non mi drogo io, mai fumato una canna, mai tirato coca, prendo solo barbiturici per dormire, per staccare. Sono sempre accesa anche di notte.
Se ho un'emozione troppo forte, una felicità, un amore, un dolore che non reggo, allora comincio a digiunare, a bere e a prendere qualsiasi cosa.
Mi sono aperta la guancia con un bisturi che ho fregato all'ospedale, mentre mi cucivano altre robe. Sono anni che sto sul filo. Poi, nel 2003 incontro la vodka e ho cominciato a mischiare.
Quando mangio troppo vuol dire che m'annoio. Da vuota mi sento più sollevata da terra, più capace di connettermi con le mie anime gemelle.
Da Leopardi e da Pasolini mi sarei fatta fare qualunque cosa, avrei fatto diciotto figli con loro. Anche con Mel Gibson.
[Sul rapporto con Adriano Celentano] Sono l'unica obiettiva dei tre figli. Per questo mi chiama per chiedermi un giudizio. Si fida di me.
Odio Roma, la sua superficialità. Ci ho vissuto dodici anni e ho rischiato di perdermi. Città devastante per una devastata come me. Tutti amiconi e poi nessuno quando hai bisogno. Roma mi ha ammazzato.
Vorrei morire non tanto in là, se mi comporto bene, ma sembra che gli dei non mi vogliono. Vorrei andare a vivere con gli amichetti, tutti gli animali del mondo, in un posto di mare, aprire un chiosco e morire alcolizzata, ridendo. E povera, dopo aver regalato tutto ai bambini
[Sulla fine del mondo] Finirà quando dal seno della madre invece del latte uscirà il sangue.
Il suo cranio rasato è quello di certe eretiche da cineteca. Non ha bisogno che qualcuno la spedisca sul rogo, Rosalinda il suo rogo se lo apparecchia da sé, tutti i giorni. La ragazza brucia a vista. La cicatrice sulla guancia destra parla di lei più delle sue parole e quasi quanto il suo occhio che è azzurro e selvatico. Scappa da tutte le parti, Rosalinda dal lungo collo, come scappano le sue parole. Le mangia, le divora. Scappare è il suo modo di difendersi, nascondersi, irriconoscibile anche a se stessa. (Giancarlo Dotto)