filosofo britannico (1944-2020) Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
Roger Scruton (1944 – 2020), filosofo britannico.
Noi non abbiamo il diritto di distruggere la nostra eredità ma dobbiamo sempre pazientemente sottometterci alla voce dell'ordine.[1]
È una occasione speciale, per la quale la famiglia si riunisce [...]. Voi apparecchiate la tavola con una tovaglia ricamata e pulita, sistemate i piatti, i bicchieri, il pane nel cestino, qualche caraffa di acqua e vino. Lo fate amorevolmente, dilettandovi a quella vista, sforzandovi per ottenere un effetto di pulizia, di semplicità, di simmetria e di calore. La tavola è divenuta così un simbolo del ritorno a casa, delle braccia aperte della madre di tutti che invita i propri figli ad entrare. E tutta questa abbondanza di significato e di buono spirito è in qualche modo contenuto nell'aspetto che ha assunto la tavola. Anche questa è un'esperienza di bellezza.[2]
È difficile circoscrivere la categoria delle burle, come è difficile circoscrivere quella delle opere d'arte. Qualsiasi cosa è una burla se la si definisce tale. Una burla è un manufatto realizzato per far ridere. [...] la prima cosa che potremmo imparare, considerando gli scherzi, è che l'orinatoio di Marcel Duchamp ne era un esempio – un esempio niente male la prima volta che è stato ideato, scontato all'epoca delle Brillo Box di Andy Warhol è francamente stupido ai nostri giorni.[3]
La dissacrazione è una specie di difesa dal sacro, un tentativo di distruggerne le pretese. Le cose sacre giudicano la nostra vita e sottrarci a tale giudizio distruggiamo ciò che sembra accusarci. [4]
La bellezza sta scomparendo dal nostro mondo perché viviamo come se fosse priva di importanza; e viviamo così perché abbiamo perso l’abitudine al sacrificio e cerchiamo sempre, con ogni mezzo, di evitarlo. La falsa arte del nostro tempo, macchiata di kitsch e di dissacrazione, ne è un segno. [5]
↑ Da La bellezza e il sacro, in AA.VV. Dio oggi. Con lui o senza di lui cambia tutto, a cura del Comitato per il Progetto Culturale della Conferenza Episcopale Italiana, Cantagalli, Siena, 2010, p. 113. Citato in Un rinnovamento nella continuità. La cultura del bello-bene, della reciprocità e del lavoro nelle Scuole Faes, Faes Italia – Edres, 2013, p. 62.