Non ho mai voluto andare a una scuola di recitazione, fondamentalmente perché non volevo essere come tutti gli altri svedesi nel cinema. Non per criticare Lars Norén o... Ingrid Bergman , ma tutto quello che riuscivo a pensare era 'Non voglio essere una studentessa di recitazione con un fottuto berretto viola in testa, non voglio essere come loro'. Credo che ora, guardandomi indietro, ero solo terrorizzata di non riescire ad entrare.
I never wanted to go to drama school, mainly because I didn’t want to be like every other Swede in film. Not to criticise Lars Norén or … Ingrid Bergman, but all I could think was ‘I don’t want to be a drama student with a fucking purple beret on my head, I don’t want to be like them’. I think, now, looking back, I was just terrified I wasn’t going to get in.[1]
Oggi si twitta e io non lo faccio. Oggi si corre da una parte all'altra del mondo per un provino e io non sempre lo faccio, anche perché normalmente vivo al mare, in un paesino di pescatori.[2]
Ogni film è un episodio nuovo della mia vita: a volte sono stanca, a volte felice, mi sento sempre come sulle montagne russe. Poi me ne vado a casa per un po’, mi decomprimo, e via, si ricomincia. Mi incuriosisce vedere che cosa succederà, chi sarò tra alcuni anni.[3]