disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
Carlo Prevale, anche noto come Prevale (1983 – vivente), disc jockey, produttore discografico, remixer, autore, scrittore e conduttore radiofonico italiano.
Dall'intervista di Federico Valenti, corriereinformazione.it, 22 agosto 2010; citato in prevale.net.
[Parlaci dei tuoi inizi, come nasci artisticamente?] Come ho detto in precedenti interviste, non c'è un punto d'inizio ben preciso, è una passione che nasce con me, è nel mio DNA e mi viene tutto magistralmente facile. Poi, come tutti ho iniziato in feste private con gli amici e quando suonavo i dischi di altri artisti e la gente si esaltava, ho pensato quanto sarebbe stato bello se queste emozioni la gente le potesse provare ballando e ascoltando delle mie canzoni!
[I 3 aggettivi per definire il tuo sound?] Allegro, emozionante e travolgente.
[Come nascono le tue song?] Le mie song nascono dal nulla, spontanee, niente di studiato a tavolino, di solito è di notte che l'ispirazione mi porta delle buone idee... magari sono in qualsiasi punto del mio studio e canticchio, canticchio e poi esclamo: "Mmm carino questo motivo...". Se la mattina seguente il motivetto mi rimane in mente allora vuol dire che ha delle potenzialità! Il passo successivo è quello di buttare degli accordi con la tastiera e registrare una demo con la mia voce, sulla quale poi lavorarci tranquillamente.
[Cosa pensi della pirateria musicale?] Uccide la musica! Quindi, tutto ciò che è pura emozione.
[Dotato di una bellissima voce, quando ti è venuta l'idea di interpretare il lavoro di doppiatore?] Durante l'età adolescenziale... realizzavo piccoli comunicati delle mie serate insieme alla mia ex compagna Clara, anche lei, dotata di una bellissima voce.
Intervista di Andrea Belfiore, ViviRoma Magazine, 4 aprile 2016, pp. 64-65.
[Come nasce Carlo Prevale DJ?] Già all'età di 7 anni ero appassionato di musica e vari rumori, prodotti con ogni tipo di tamburo autocostruito con secchi vuoti di vernice. Registravo musicassette dalla radio chiamando il conduttore.
[Ricordi la tua prima serata come DJ?] Sì, ricordo perfettamente la mia prima serata come DJ. Era nel 1999 nella discoteca Green Club di Monte Livata. Ricordo la tensione di un adolescente di 16 anni e della sua paura di sbagliare. La pista era piena, la consolle era in una cabina sopraelevata, sapevo di avere una grande responsabilità e ce la misi tutta.
[La richiesta musicale più strana che ti hanno mai fatto?] In piena serata un uomo del tutto ubriaco mi chiese un Cha Cha Cha gridando ad alta voce "Mi sento gay!".
[Qual è la musica che prediligi nei tuoi set?] Amo molti generi di musica e soprattutto non faccio una selezione in base all'anno di uscita. "La musica è senza tempo, un bel brano di ieri è bello oggi e sarà bello domani".
[Qual è il disco che più ti rappresenta?] Non ce n'è uno in particolare che più mi rappresenta, qualsiasi disco che produco, compongo, remixo o seleziono mi rappresenta.
[Un aneddoto della tua carriera?] "Divertirsi è un'arte e il segreto è giocare DJ".
[Se tornassi indietro eviteresti di...] Lavorare e dar fiducia a persone decisamente false e scorrette. "Amo chi osa, odio chi usa".
[Oltre alla musica hai qualche altra passione?] Si, amo scrivere aforismi e pensieri che nascono principalmente da esperienze e momenti vissuti giorno per giorno.
[Qual è secondo te il ruolo del DJ oggi?] Il ruolo di sempre, trasmettere tramite la musica pure emozioni, energia e passione.
[La tua consolle ideale qual è?] La classica consolle formata da 2 giradischi Technics Sl 1200 ed un mixer, però devo ammettere che mi adatto facilmente ad ogni altro tipo di consolle o attrezzatura.
[Hai un mito, una persona che ammiri più delle altre, con la quale ti piacerebbe collaborare?] Non ho un mito in particolare, mi piacerebbe collaborare con qualsiasi persona che riesce ad esprimere la propria creatività attraverso ciò che sente nel cuore e nell'anima.