attore italiano (1934-2019) Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
Giuseppe Caruso (1934 – 2019), attore e scrittore italiano.
I gatti neri portano fortuna. Il mondo va male perché tutti li evitano.[1]
La cultura, si sa, costa, mentre l'ignoranza è gratis (ecco perché è così diffusa). E io non mi sono lasciato sfuggire l'occasione. Ma, attenti, non sono ignorante in un settore specifico, la mia ignoranza spazia in vari campi: io non so un po' di tutto. Ho, insomma, quella che si dice una ignoranza enciclopedica.[2]
Se la gente non va a teatro non è a causa del teatro in crisi, ma della crisi della gente.[3]
Sono uno dei pochi cretini che sospettano di esserlo.[5]
Tra tanti ignoranti sfornati dall'Università, quindi riconosciuti per legge, io faccio eccezione: nessuno mi ha insegnato a essere ignorante, lo sono diventato da solo. Un vero autodidatta.[6]
Non voglio dir male dell'esistenza; ma una cosa è certa: non se ne esce vivi. (p. 147)
Ammetto di essere onesto. Ma se si sparge la voce, sono rovinato: nessuno si fiderà più di me. (p. 178)
Non so se gli animali debbano essere grati a Noè di averli salvati dal Diluvio. A questo mondo – povere bestie – fanno quasi tutti una vita da cani. (p. 179)
In Italia, la vivisezione è vietata. Tranne quando è permessa. (p. 179)
La gente mangia carne e pensa: "Diventerò forte come un bue". Dimenticando che il bue mangia erba. (p. 179)
Mangiarsi con gusto un animale è assassinio premeditato a scopo di libidine. Digerirlo, occultamento di cadavere.[7] (p. 179)
Da piccolo facevo la fame. Ora faccio la dieta. Sono cinquant'anni che non mangio. (p. 226)
Non ho sogni nel cassetto. Preferisco tenerci la biancheria. (p. 226)
Quand'ero figlio io, comandavano i padri. Ora, che sono padre, comandano i figli. La mia è una generazione che non ha mai contato nulla. (p. 227)
Quando si è onnipotenti, ubiqui, onniscienti è facile montarsi la testa. (p. 246)
Si nasce e si muore e qualcuno aggiunge: si rinasce. Ecco, non vorrei che a girare fossimo sempre gli stessi.
Uno spettacolo si può preparare in un mese. Improvvisare, invece, richiede una vita.
Non ero mai salito su quel treno. Eppure stavo lì, seduto nello scompartimento, con una borsa sulle gambe, un cappotto avvoltolato sulla borsa, una sigaretta tra le dita, un biglietto di viaggio, una prenotazione senza nome. Ero certo di possedere anche un portafoglio. Lo possedevo.
Compagno straordinario, bravissimo attore. Umanamente una persona speciale, veramente speciale. Uno dei pochi attori […] che aveva un tale rispetto per i colleghi. E addirittura se tu andavi a cena con lui, lui ti diceva: "Guarda Graziella, se tu qui fai questa pausa o la dici così, prendi l'applauso." Dove stava lui in scena, eh? Cosa rarissima, non lo fa nessuno. E lui era generosissimo, umanamente meraviglioso, grande amico. E purtroppo anche lui ci ha lasciato da pochissimo. E quindi lo volevo ricordare perché… eh, perché è un altro dolore, un altro pezzo di vita che se ne va. (Graziella Polesinanti)
↑ Citato in Gloria Fossi (a cura di), 100 gatti nell'arte, Giunti, Firenze – Milano, 2015, pag.. ISBN 978-88-09-80637-5
↑ Versione alternativa più recente, dall'intervista per il film-documentario Vegetarian party, 19 dicembre 2009: «Mangiare carne è una forma di omicidio premeditato a scopo di libidine. E digerire un animale è un altro reato: occultamento di cadavere. Quindi non commettete reati».