Maddalena: Presto, aiutatemi a trovare qualche scusa. Bondani: Ditegli che avete perso l'autobus. Maddalena: Ma che l'autobus! Gliel'ho già detto tante volte, ci vuole qualcosa di nuovo. Bondani: Allora ditegli che il semaforo s'è incantato. Maddalena: Ah... gli ho detto anche questa! Bondani: Be', allora ditegli che è successa una disgrazia in famiglia, che è morto un parente. Maddalena: Ma che sciocchezza! Non posso mica ammazzare qualcuno per il professore di chimica!
Bondani: Ce l'ho io il sistema infallibile pe' cura' tutte le malattie. Sila: Quale? Bondani: Un bon bicchier di vino a digiuno e tre dopo magnato. Sila: Ma questo è un veleno! Bondani: Eh, se fosse un veleno sarei sottoterra già da vent'anni!
Alfredo: Non v'è mai capitato di incontrare qualcuno che... che avete sognato? Elisa: No, mai. Alfredo: E se vi capitasse? Elisa: Mi dispiacerebbe. Alfredo: Perché? Elisa: Perché i sogni non sono fatti per diventare realtà. Ho sempre avuto paura che la realtà fosse meno bella. Alfredo: No, vi ingannate. Qualche volta la realtà è infinitamente più bella del sogno.
È il definitivo diploma di regista di Vittorio De Sica. Mano pronta e felice, tempismo intelligente, naturalezza narrativa, sapore di scorci [...]. Ma soprattutto convincono la grazia, la leggerezza, l'affiatamento con cui egli ha saputo muovere e far parlare il suo stuolo di giovanissime interpreti [...]: il senso cinematografico delle battute che è riuscito ad infondere in esse. (Filippo Sacchi)
Irrealista sino all'astrazione, ma con una carica critica verso la rigidità del sistema scolastico. (il Morandini)
Rose scarlatte è stato il primo film di De Sica regista; Maddalena zero in condotta ne è il secondo; e il simpatico attore – che naturalmente è tra gli interpreti, ed è anzi il protagonista, non meno naturalmente in una «parte» di buon figliolo – conferma le possibilità di una sua regia, lieve e garbata come il tono del film esigeva. (Mario Gromo)