trombettista e cantante statunitense Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
Louis Daniel Armstrong (1901 – 1971), musicista jazz statunitense.
Non mi va di sentirmi il fuoco sotto i piedi. Se prendi la vita come viene, non solo stai meglio ma sei anche più felice.[1]
Quando suono, penso a quei momenti del passato e dentro di me nasce una visione. Una città, una ragazza lontani nella memoria, un vecchio senza nome incontrato in un posto che non ricordo. I suoni che escono dalla tromba di un uomo, sono parte di lui.[1]
Se mi fai un torto, sei tu che devi vergognarti![1]
Tutti quanti sappiamo suonare do, re, mi ma dobbiamo saper trovare poi da soli le altre note.[1]
[King Oliver] Era un uomo testardo, sospettoso, accentratore. Pensava di saper trattare i propri affari meglio di chiunque altro, ma era, tutto sommato, un malaccorto, che prese molte decisioni sbagliate. Coi suoi musicisti era duro: uno di loro, Fred Moore, ricordò che qualche volta posava minacciosamente una rivoltella, bene in vista, su un tavolo, prima di accertarsi che tutti fossero presenti per le prove. Per il suo pupillo, Louis Armstrong, provava un'affettuosa ammirazione e anche, probabilmente, un poco di invidia: forse l'una e l'altra erano le cause delle lacrime che gli spuntarono fra le ciglia quella sera del 1928 quando, vestito con eleganza per lui inconsueta, e con aria apparentemente felice, andò ad ascoltarlo al Savoy di Chicago, come ricordò anni dopo lo stesso Armstrong. (Arrigo Polillo)
1 2 3 4 Citato in Selezione dal Reader's Digest, febbraio 1972.