politico italiano Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
Lamberto Dini (1931 – vivente), economista e politico italiano.
Non abbiamo bisogno di tutti questi cacadubbi.[1][2]
Prodi nel suo faccia a faccia con Berlusconi farà valere le ragioni della serietà e della ragionevolezza. Berlusconi è un grande venditore, è un uomo mediatico, ma stasera ci saranno delle regole che non gli permetteranno di fare i suoi soliti soliloqui e monologhi. Lui vorrebbe parlare solo delle realizzazioni del suo governo, io invece potrei elencare i numerosi fallimenti. Prodi si considera meno fotogenico, ma è una persona che ha a cuore i problemi del Paese ed intende risolverli. Non gli ho mai sentito dire sciocchezze o cose non vere. Sono convinto che la gente apprezzerà la sua serietà. Nel duello con Diliberto, Berlusconi era convinto di stracciarlo dandogli del 'comunista', invece ha perso tre a zero. (citato da Ansa, 14 marzo 2006)
Berlusconi è andato al confronto televisivo credendo di suonarle ed è stato invece suonato. Pensava di poter vincere la sfida a mani basse, ma così non è stato. In televisione Prodi ha illustrato quelle che sono le priorità da seguire. Prima fra tutte quella di far uscire l'Italia dal declino economico, nel quale ci hanno portato questi cinque anni di governo Berlusconi, insieme al recupero della competitività persa. (citato da Ansa, 16 marzo 2006)
Certamente credo che Prodi uscirà di nuovo vincitore nel confronto con il 'cavaliere perdente'. Mi aspetto un presidente Romano Prodi estremamente sereno e pacato, che potrà spiegare agli italiani con convincimento e persuasione quelle che sono le nostre intenzioni, quelli che saranno i nostri programmi. (citato da Ansa, 3 aprile 2006)
Queste misure di liberalizzazione del governo Prodi vanno nella direzione giusta. Credo che questo si sarebbe dovuto fare molto tempo fa, ma il governo di destra non ha osato farlo: doveva venire il governo di centrosinistra, che forse ha più a cuore l'interesse del Paese. (citato da Ansa, 3 luglio 2006)
Voglio essere di stimolo al governo Prodi a fare le riforme. Credo che Russo Spena pensi che io o altri vogliamo tendere una trappola al governo. A lui ricordo che sono sempre stato e starò nel centrosinistra e ho appoggiato l'esecutivo. (citato da Ansa, 26 maggio 2007)
Berlusconi parla di una crisi di governo in tempi rapidi? Sappiamo che ha come obiettivo la caduta del governo e quindi può prendere ogni iniziativa di singoli parlamentari, di senatori che lui può pensare che faranno cadere il governo. Io, creando un movimento di liberaldemocratici, ho detto che colloco questo movimento naturalmente nel centrosinistra e non faremo mancare il nostro sostegno se le politiche del Pd, nel quale non entriamo, e quelle del governo sono grosso modo in linea con i punti programmatici che abbiamo annunciato. (citato da Ansa, 19 settembre 2007)
Il meccanismo operativo della partitocrazia è infatti quello della lottizzazione, e da esso trae origine il fenomeno – solo italiano – dell'esercito fatto di decine di migliaia di persone, di consiglieri di amministrazione, consulenti e quant'altro annidati in quelle migliaia di cellule del "socialismo reale" all'italiana" che sono le migliaia di enti, aziende pubbliche e municipalizzate. (dalla lettera al Corriere della sera, 27 novembre 2007)
[Su Muʿammar Gheddafi] L’Italia non auspica la fine del Colonnello, non abbiamo ragioni per volere la caduta di un leader che oggi intrattiene buoni rapporti con tutta la comunità internazionale.[3]
[Parlando della Guerra russo-ucraina] Washington non ha mai voluto spiegare perché le richieste - l'impegno che l'Ucraina non entrasse a far parte della NATO, e l'idea di un nuovo Patto per la sicurezza in Europa - non erano accettabili. Erano richieste russe e sono state giudicate irricevibili. Senza fornire una spiegazione, a fronte di una politica di espansione NATO verso est. Oltretutto, qualcuno ci spieghi come aumenterebbe la sicurezza atlantica collettiva se solo questa eventualità sta producendo quello che vediamo... l'Ucraina nella NATO produce insicurezza.[4]
Dini è un alto funzionario di Bankitalia con le doti e i limiti di chi presta i soldi a chi li ha già. (Alfredo Biondi)
Due cose debordano scandalosamente in questo finale di commedia 2007. La spazzatura a Napoli e Lamberto Dini. Non si assomigliano nell'aspetto, non si assomigliano nell'odore, ma entrambi violano il senso comune, l'estetica delle cose. La prima è troppa, il secondo troppo poco. Disarmano chi guarda, avvelenano chi respira. Una è assai colorata, l'altro è perfettamente grigio, eppure emanano la medesima infelicità. (Pino Corrias)
↑ Rispondendo alla domanda di un giornalista, Dini esorta la stampa italiana a non fare titoli generici, interrogativi, che instillano dubbi nei lettori, ma ad approfondire e a riportare notizie documentate.