Sei stato in gamba, Logan. Devi stare attento, quelli sono furbi, ti fregheranno. Logan, hai finito il tuo ciclo. (Francis) [ultime parole]
Citazioni in ordine temporale.
Logan: Uno va e uno viene. È quello che ci hanno insegnato a credere. Ma sarà vero? Francis: Ma certo, le cose funzionano così, e tutto rimane in equilibrio. Uno arriva al termine e uno rinasce. Semplice, logico e perfetto. Conosci un sistema migliore? Logan: Questo no. Eppure io qualche volta ci penso, mi ribello al principio meccanico dell'uno va e uno viene.
Box: Benvenuti, umani! Sono a vostra disposizione. Pesci, plancton, alghe e proteine del mare, fresche come il giorno che sono state raccolte. Sono straordinario, non è vero? Siete sorpresi? Vi sembro troppo diverso da voi? Logan: Chi... chi sei? Box: Io sono più che una macchina e più che un uomo, più che una combinazione fra le due cose. Venite. Quando si leverà il vento, i miei uccelli canteranno e le profonde grotte sussurreranno il mio nome: Box, Box, Box.
[Vedono per la prima volta il sole] Jessica: Che cos'è? Logan: Non lo so. Ma qualunque cosa sia, riscalda.
Il film cerca di recuperare le utopie e gli incubi orwelliani, ma dopo un buon inizio scade rapidamente nello schematismo e nella prevedibilità. (Il Mereghetti)
Racconto di fantascienza che non lesina sul piano del meraviglioso, aiutato dalla suggestiva fotografia di Ernest Laszlo. Come dire che la cornice vale più del quadro. C'è, infatti, debolezza logica, confusione, mancanza di stile. (il Morandini)