Quando sei una diva non smetti mai di essere una diva. (Margaret)
Non ci si infuria se non ti feriscono. (Jim)
I marinai sono come gli attori: pensano sempre alla prossima nave, al prossimo imbarco, e per un attore è sempre la prossima parte e il prossimo film: sempre all'inseguimento di sogni. (Jim)
Tutto è importantissimo per le dive [...]. Sono capricciose come bambini, e nello stesso tempo così adorabili, sempre come i bambini. (Joe)
Citazioni in ordine temporale.
[All'uscita del locale dove si sta svolgendo la vendita all'asta degli oggetti personali di Margaret Elliot] Harry: Maggie, non dovresti essere qui. Margaret[indicando un candelabro]: Che ci fai con questo? Harry: Ah, mia moglie l'ha sempre trovato tanto bello e uno stava per comprarlo. Ti dispiace? Margaret: Perché dovrebbe dispiacermi? Puoi anche comprar tutto se vuoi. Fammi da becchino, raccogli i miei resti!
Jim: Confondi quello che fu con quello che è. Ecco perché ieri notte ti sei ubriacata e hai cercato di suicidarti. Margaret: Io, suicidarmi? Se ne avessi avuto intenzione, prima avrei svergognato tutta Hollywood. Jim: Prendila diversamente. Hai avuto il tuo momento, è stato bello finché è durato, ma ora è finita. Margaret: Non è finita, non sarai mai finita.
Jim: Vuoi cacciarti in testa che la vita non è un film? Margaret: No, la realtà mi indispone troppo.
Joe: Be' figliuolo, quale dei tuoi infelici clienti vuole altri soldi da me oggi, eh? Harry: Ecco Joe, non te la faccio lunga. Sono venuto per parlarti di Margaret Elliot. Joe: Oh, un caso pietoso, poverina. La concorrenza, gli assilli, tu e io li affrontiamo ogni giorno, ma noi siamo duri e non vediamo le nostre facce ingrandite un migliaio di volte nei primi piani. Harry: Ci mancherebbe! Joe: Si scordano di essere umani, giungono fino alla vetta, cominciano a scivolare e gli prende il panico. Ora Margaret Elliot, poveretta.
Jim: Margaret, qui dice che parli con tono aggressivo. Margaret: Oh Jimmy, ignorare le istruzioni della sceneggiatura è una delle prime cose che impara una vera attrice. Jim: Chi lo dirige Inverno fatale? Margaret: Un certo Keith Barkley, viene dal teatro, si crederà un padreterno. Jim: Se fossi in te Margaret, farei quello che dice lui. Margaret: Jim, mi concedi di conoscere Hollywood meglio di te? Margaret: Sì, ma i registi sono come chiunque si trovi al comando. Vogliono comandare!
È una specie di Viale del tramonto pieno di cliché [...] ma non privo di fascino negli assoli della Davis (specie nella scena del provino, prima quando tenta di fare la giovane sexy e poi quando, riguardandosi, si accorge di quanto sia stata patetica). (Il Mereghetti)