In questo momento il diavolo si trova a Derati. Deve stare molto attento. Se lo ricordi, è il signore della menzogna, vuole solo corrompere la mente. (Gionetti)
È molto facile credere che il male sia un'entità a sé, ma non è così. Fa parte dell'essere umano, è dentro tutti noi. (Merrin)
O Signore, perdonami se ho dubitato. Aiutami. Aiuta questa gente e tutta la valle. Ascolta la mia preghiera. Non abbandonarmi, ti prego. (Merrin)
Citazioni in ordine temporale.
Jefferies: Lei beve, Merrin? Merrin: Non dovrei. Ma si sa, la carne è debole.
Francis: Lucifero, l'angelo prediletto da Dio. Merrin: Cacciato dal cielo dopo essersi ribellato. Non puoi fidarti neanche degli angeli!
Sarah: Come mai ha lasciato la tonaca ed è diventato archeologo? Merrin: Ah non lo so. Sentivo il bisogno di lavorare su qualcosa che potessi toccare con le mie mani. Sarah: E ha rimpianto, per quando era prete? Merrin: No, non ne ho alcun motivo. Sarah: A volte penso che Dio si veda meglio dall'inferno.
Semelier: Lo sapevo che la sua missione avrebbe avuto un buon esito. Merrin: Non ho trovato quello che cercavate. Semelier: Però ha trovato qualcosa di più importante. Non è così? Merrin: Addio, signor Semelier. Sarah: Au revoir, signor Merrin. Merrin: Padre Merrin.
Bizzarra sciocchezza apocalittica, che lavora sul senso di colpa dell'uomo bianco e sulla Colpa del '900, il nazismo [...], e che intravede nella carne e nel sesso una satanica tentazione. Tutti elementi che dovevano piacere a Paul Schrader, che ha diretto il suo L'esorcista: La genesi, che però non è piaciuto al produttore James Robinson che l'ha buttato via e l'ha fatto rigirare da Renny Harlin, più in stile Mummia e con sufficiente gore da accontentare il pubblico adolescente. Il risultato è un pastiche non privo di fascino ma completamente esente da mistero, con molte scene al buio (circa l'80%), qualche corvo e sciacallo di troppo e un uso del montaggio delle attrazioni tanto insistito da risultare ridondante. L'elemento più suggestivo della storia finisce per essere, non tanto il segreto della chiesa disseppellita nel deserto o l'identificazione del posseduto di turno, quanto quella strage tra "consanguinei" (neri contro neri, inglesi contro inglesi) che pesa come una maledizione sul villaggio. Ma la domanda definitiva resta: si sentiva davvero il bisogno di un prequel del capolavoro di Friedkin che, per chi non lo ricorda, racchiudeva già nella prima sequenza un antefatto che vale ancora oggi cento di queste "genesi"? (Emanuela Martini)
Prequel dell'illustre capostipite, avvalendosi di qualche spunto originale risulta a conti fatti il più riuscito tra i mediocri tentativi di replicare le atmosfere del primo episodio. (il Farinotti)