matematico, logico e filosofo austriaco Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
Kurt Gödel (1906 – 1978), logico, matematico e filosofo austriaco naturalizzato statunitense.
In realtà sarebbe facile produrre un'etica rigorosa, o almeno non sarebbe più difficile che affrontare altri problemi scientifici basilari. Soltanto il risultato sarebbe sgradevole, ma è una cosa che non si vuole vedere e che si cerca di evitare, in qualche misura anche in modo cosciente.[1]
Non vedo alcuna ragione per la quale dovremmo avere meno fiducia in questo tipo di percezione, per esempio nell'intuizione matematica, piuttosto che nella percezione dei sensi, che ci induce a costruire teorie fisiche e aspettarci che le percezioni sensoriali future concordino con loro e, inoltre, credere che un problema che non è decidibile ora abbia senso e possa essere deciso in seguito. [...][2]
Ogni proprietà positiva è necessariamente positiva. Per definizione Dio ha tutte e solo le proprietà positive. L'esistenza necessaria è una proprietà positiva. Quindi Dio, se è possibile, possiede necessariamente l'esistenza. Il sistema di tutte le proprietà positive è compatibile. Quindi Dio è possibile. Essendo possibile, Dio esiste necessariamente.[3]
Per quanto fosse un genio, Gödel non era il prototipo della salute mentale. Ossessionato da spettri e demoni e da immaginari disturbi cardiaci, passò da una clinica all'altra, da adulto, per le depressioni e le gravi crisi d'ansia di cui soffriva. Era sempre stato schizzinoso nel mangiare, ma con l'avanzare dell'età iniziò a nutrirsi sempre meno, rifiutando di accettare cibo da chiunque tranne che da sua moglie Adele: temeva che si cercasse segretamente di avvelenarlo. A sessantaquattro anni giunse a pesare trentanove chili. Verso la metà del 1977, quando Adele fu ricoverata in ospedale per un grave intervento chirurgico, smise di mangiare del tutto, fino a morirne, nel gennaio dell'anno successivo, all'età di settantun anni. (Paul Hoffman)
↑ Citato in Barbara De Mori, Che cos'è la bioetica animale, Carocci, 2007, p. 11.
↑ (EN) Da What is Cantor's continuum problem?, in (EN)Philosophy of Mathematics, a cura di P. Benacerraf e H. Putnam. Citato in Matematica e cultura 2002, a cura di Michele Emmer, traduzioni di Carla B. Romanò, Springer-Verlag Italia, Milano, 2002, p. 8. ISBN 88-470-0154-4