Aroldo non nominava mai l'amore. Non mi ha mai detto "ti amo". Al massimo: "Giuliana, provo una leggera inquietudine".
[Sugli ultimi anni di vita di Aroldo Tieri] Aveva perso il controllo - di me, della sua vita, dei suoi spazi - e reagì coltivando il sospetto e la paura. Voleva andare sempre in Chiesa, accarezzava la Madonnina chiedendo aiuto: una cosa struggente. Gli ultimi due anni sono stati un inferno.
[Sulla storia d'amore con Aroldo Tieri] Io all'inizio l'ho anche detestato perché mi rendevo conto che quest'uomo era riuscito a farmi sua. Per me fu anche una tragedia: nel frattempo mi ero sposata, avevo due figli. Uno scandalo colossale. Mio marito era disposto a concedermi la separazione consensuale a condizione che gli lasciassi i bambini.
[Sulla "vendetta" di Aroldo Tieri] Si è vendicato di me lasciando i suoi averi a un nipote. È imprevedibile quello che può accadere nella testa di un vecchio. Aroldo aveva novant'anni.
[Sulla gelosia di Aroldo Tieri] Un giorno è sbottato di brutto: tu la devi piantare con questo avanti e indietro. Era geloso perfino dei bambini. Io ne ho sofferto molto, mi sentivo colpevolizzata da tutti. Non potrò mai dimenticare mia figlia Sabrina che a dodici anni mi disse indicando Aroldo: "Dillo, dillo che hai scelto lui". Poi sono diventata fatalista: un giorno ci perdoneremo tutto.