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scrittore italiano Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
Gaetano Cappelli (1954 – vivente), scrittore italiano.
A vederla luccicare tra le colline sulla stradina di campagna, la giardinetta rossa piena zeppa di bambini – bambine, nella fattispecie – sembrava venir fuori da una di quelle scene di famigliole felici che, appena possono, i pubblicitari infilano nei loro filmati. Eppure, nella macchina mancava la mamma e Riccardo Fusco, il papà dello spot, smise di scazzottare il volante solo quando s'accorse che Ofelia, la più grande delle quattro figlie, lo fissava impensierita. Allora le fece un sorrisetto rassicurante – più che altro, ne venne fuori un ghigno – e riprese a menar pugni al volante come per seguire il ritmo della canzoncina melensa che esalava dalla radio: le bambine dovevano restarne fuori, le bambine. Avevano diritto alla loro tranquillità. Ma era ancora possibile?, si chiese nel momento in cui tra le colline, in alto, gli apparve il paese col suo bel campanile e, nonostante i tetri pensieri che gli ronzavano in testa, si ricordò dell'amico che ci abitava e, proprio come ogni volta che gli capitava di passare lì sotto, che avrebbe potuto deviare in quella direzione per andare a trovarlo.
Già, perché adesso Giàcenere viveva a New York dal momento che a lui Graziantonio, come promesso, la mostra gliel'aveva organizzata sul serio. Anzi era stata un tale successo che "il pittore rivelazione dell'anno" – come avevano scritto i giornali – s'era appena comprato una casa addirittura su Central Park.
"Ti redi conto? Una nullità simile" si disse, contraendosi per una fitta improvvisa allo stomaco. Ma che poteva essere quel dolore?, si chiese ripensando alle foto di Giacinto Cenere in mezzo a un gruppetto di celebrità.
"Domani comunque lo chiamo Giàcenere... oh, è sempre un amico. Magari mi fa conoscere qualcuno per il mio libro, e poi da cosa nasce cosa" pensò e proseguì dritto – per quanto la strada glielo permise.