Elio Trifari

Elio Trifari (1945 – 2021), giornalista e scrittore italiano.

La Gazzetta dello Sport, 6 aprile 1995, p. 1.

Spesso nel calcio, quando si assiste a imprese rilevanti sul piano fisico, si è tentati di stabilire paralleli con una disciplina come l'atletica. Senti parlare allora di scatto da velocista, di impegno da mezzofondista, di elevazione da saltatore in alto. E tuttavia, quando Giampaolo Ventrone, il preparatore atletico della Juve, si è sentito chedere a quale tipologia avrebbe paragonato la struttura di Paulo Sousa, con candida concretezza ha risposto: «A nessuna. Il fisico del portoghese è quello del centrocampista». Punto.
[...] un contesto, quello del calcio portoghese, dove la zona è pane quotidiano, il pressing viene insegnato in culla, e il vero difetto è solo il fatto che negli schemi delle squadre principali il gol rappresenta un fastidioso optional [...]
[Su Paulo Sousa] [...] le cifre non possono dire tutto. Non possono testimoniare del furore agonistico associato alla straordinaria capacità di giocare la palla di prima, sempre, per dettare il gioco; spesso in profondità, con un sacrificio fisico personale che ne duplica la presenza sul campo. [...] il nostro è un personaggio straordinario, che può ricordare Falcao per la capacità di indirizzare immediatamente il gioco, ma che riesce a pensare a ritmi ai quali in genere a stento si riesce a correre.

Avrebbe desiderato iscriversi a Lettere. Si laureò in Ingegneria elettronica. Il giorno in cui guadagnò papiro e alloro, consegnò tutto ai genitori e cominciò finalmente a seguire quello che, a sussurri, gli urlava il cuore. Sport. Da scrivere. Che significa studiare, seguire, approfondire. Che significa andare, venire, vedere. Che significa consultare, telefonare, viaggiare. Che significa domandare, ascoltare, capire. E finalmente scrivere.
Trifari era il nostro punto di riferimento: per le conoscenze, per la saggezza, per l'equilibrio, per l'ironia, per la competenza. Capace di passare da Astylos a Giovanni Roccotelli, da Fidippide a Franco Bitossi, da Alfonsina Strada a Sara Simeoni, senza sbagliare una misura, senza confondere un anno e senza dover ricorrere a una cancellatura.
Un giornalista di quelli che, a prescindere dalle iniziali di nome e cognome, per la sua scienza e anche per la sua modestia, già appare come un ExtraTerrestre.

Paulo il caldo, un Falcao sprint