[Su Adolf Hitler] È senza forma, quasi senza connotati, un uomo il cui aspetto è caricaturale, un uomo la cui struttura sembra cartilaginea, senza ossa. È incongruente e volubile, mal disposto e insicuro. È esattamente il prototipo dell'Uomo Piccolo. Un ciuffo di capelli senza vita gli cade su una fronte insignificante e leggermente retrocedente. Il suo naso è largo, ma senza carattere e con una brutta forma. I suoi movimenti sono goffi, poco dignitosi e poco marziali. [...] Solo gli occhi sono degni di nota. Di un grigio scuro e ipertiroidei – hanno il peculiare scintillio che spesso distingue i geni, gli alcolizzati e gli isterici. C'è qualcosa di fastidiosamente raffinato in lui. Scommetto che piega il mignolo all'insù quando beve il tè.
He is formless, almost faceless, a man whose countenance is a caricature, a man whose framework seems cartilaginous, without bones. He is inconsequent and voluble, ill-posed, insecure. He is the very prototype of the Little Man. A lock of lank hair falls over an insignificant and slightly retreating forehead. [...] The nose is large, but badly shaped and without character. His movements are awkward, almost undignified and most un-martial. [...] The eyes alone are notable. Dark gray and hyperthyroid – they have the peculiar shine which often distinguishes geniuses, alcoholics, and hysterics. There is something irritatingly refined about him. I bet he crooks his little finger when he drinks a cup of tea. (da I Saw Hitler!, Cosmopolitan, marzo 1932[1])
↑ (EN) Citato in I Saw Hitler!, Farrar & Rinehart, 1932, pp. 13-14.