cantante, polistrumentista e musicologo greco naturalizzato italiano (1945-1979) Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
Demetrio Stratos, pseudonimo di Efstràtios Dimitrìu (1945 – 1979), cantante, polistrumentista e musicologo greco naturalizzato italiano, frontman delle band I Ribelli e Area.
Ognuno portava un'esperienza particolare, uno diverso dall’altro... si è cercato di fare una musica stile totale. Io vengo dalla Grecia, uno ha avuto esperienze di musica elettronica a Londra, due vengono dal jazz, uno dalla musica contemporanea... e cerchiamo di fondere, di avere un connubio tra dodecafonia magari e rock, fra rock e musica balcanica... frutto di questa esperienza nasce un gruppo che si chiama Area.
[Sugli Area] Abbiamo fatto dure battaglie facendo brani tipo "L’abbattimento dello Zeppelin", che non è altro che l'abbattimento dell'imperialismo musicale che ti propina sempre gli stessi pezzi, gli stessi gruppi, lo stesso tipo di musica di consumo e ci ha rotto i coglioni effettivamente, no?
C’è una continua ricerca sperimentale. Come dice Adorno: in una società tecnologizzata devi usare i mezzi... non posso andare in giro con la chitarra a raccontare le miserie personali... La nostra è una musica di oggi, racconta il pessimismo della strada. Contesto la Premiata. In questo momento storico, in cui buttano le bombe a Brescia, trovo stupido che facciano "Dolcissima Maria"... è assurdo!
L'avanguardia era vissuta da Stratos come una ricerca fisica oltre che intellettuale, come del resto aveva testimoniato la sua colloborazione con l'Istituto di glottologia dell'università di Padova, una ricerca vissuta «come un gioco in cui si rischia la vita», come lui stesso amava dire. (Ernesto Assante)
Una vera e propria «avventura», quella di Stratos, incredibile sperimentatore che era riuscito a iniziare un discorso sulla voce che non aveva eguali in Italia e nel mondo, un discorso interrotto da una leucemia al midollo spinale che in pochi mesi lo condusse alla morte. Stratos è stato senza dubbio il personaggio più originale e importante nella musica italiana di ricerca degli anni Settanta, proprio per il suo voler sfuggire alle definizioni, per aver saputo, con coerenza e intelligenza, mettere in comune mondi apparentemente lontanissimi. (Ernesto Assante)