regista canadese Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
David Paul Cronenberg (1943 – vivente), regista, sceneggiatore, attore, produttore cinematografico, direttore della fotografia e montatore canadese.
I censori tendono a fare quello che fanno soltanto gli psicotici: confondono la realtà con l'illusione.[1]
Potete dirmi che non si possono avere bambini senza il sesso. La scienza può dire il contrario. Allo stesso modo, penso che il sesso esista per finzione, per reinvenzione. Vi sono sempre stati elementi di politica, di interesse, di godimento, di convenzione, nella sessualità.[2]
Intervista di Enrico Ghezzi per la trasmissione Fuori orario, Rai Tre, 1988
Ho un problema con molta fantascienza riguardo la qualità della scrittura. Molti degli scrittori di fantascienza che ho letto quand'ero giovane ora non riesco più a leggerli, perché le idee sono interessanti, ma la scrittura non è molto buona.
Mi piacciono le motociclette e le auto da corsa. [...] Quando costruiamo delle macchine è come se fosse la nostra versione del corpo umano. Nel senso che il corpo umano è una macchina. È quello che William Burroughs ha chiamato the soft machine. È interessante perché quando apri una macchina vedi la mente dell'uomo che l'ha progettata. [...] Mi piace molto lavorare sui motori delle moto e delle auto. In questo modo hai l'intera storia dell'uomo, la tecnologia, il design, la razionalità. [...] È un'avventura filosofica lavorare su una macchina.
Io credo che noi pensiamo che la nostra esistenza fisica sia relativamente stabile, ma io non penso che lo sia. Il nostro corpo è come un uragano: muta costantemente, è solo un'illusione che si tratti dello stesso corpo giorno dopo giorno, ma non è mai lo stesso da un momento all'altro. Per questo la questione dell'identità diventa ancora più urgente. Avvertiamo che siamo qualcuno che continua, che ha una storia, che ha un futuro, ma non lo puoi provare. È impossibile.
Trovi spesso a questo riguardo le cose più strane e orribili, bizzarre e sessualmente perverse: la gente, consumando un sacco di energie per dire quanto siano negative e per parlare delle loro implicazioni, in realtà le tiene in vita. Vogliono che esistano.
La maggior parte degli artisti sono attratti da ciò che è nascosto, da ciò che è proibito, tabù. Se sei un artista serio non può accettare i tabù, qualcosa che non puoi guardare, qualcosa che non puoi pensare, qualcosa che non puoi toccare.
[Vedere un film in video] è un'esperienza diversa [rispetto al cinema]. È come leggere un libro. Registri il film, ne vede un pezzo, poi il giorno dopo ne vedi un altro, hai le tue scene preferite. Penso che il video abbia davvero cambiato, forse in meglio, ma ha davvero alterato il cinema, perché la gente sa che può avere accesso al film, lo può possedere, qualcosa di impossibile e impensabile fino a poco tempo fa. [...] Credo che sia una cosa molto positiva avere accesso a un film come se si trattasse di un libro.
La prima volta che l'ho incontrato avevo paura ma, parlando per un'ora, ogni timore si è dissolto: è disponibile, aperto, non si pone certo da genio qual è. Calmo, tranquillo, calma anche a te. Dirige gli attori come fosse un concerto jazz, lascia che la tua creatività fluisca, si fida di chi sceglie dando poche e precise indicazioni. È anche divertente. (Denise Capezza)
↑ Da Chris Rodley, Il cinema secondo Cronenberg, riportato in Io, lo squartatore, repubblica.it, 29 aprile 1994.