Citazioni sulla crisi russo-ucraina del 2021-2022.
Citazioni
- Il pericolo russo credo sia oggi molto esagerato e che in America venga utilizzato come giustificazione. Dobbiamo chiederci se il pericolo è reale o se l’America ha bisogno di un nemico senza il quale la sua politica militare non sta in piedi. (Sergio Romano)
- Il piano della Russia di invadere l'Ucraina porterebbe al più grande conflitto in Europa dalla seconda guerra mondiale. (Boris Johnson)
- Il problema della minaccia ucronazista non può più essere nascosto, risolto con accordi, risolto a metà. Deve essere affrontato nella sua interezza. Per liberare completamente i nostri territori e la nostra gente. (Zachar Prilepin)
- La causa principale era che l'Ucraina stava diventando un membro de facto della Nato. Il processo è iniziato nel dicembre 2017, quando l'amministrazione Trump ha deciso di vendere a Kyiv "armi difensive". Ciò che conta come "difensivo" non è chiaro, tuttavia, e queste armi sembravano certamente offensive per Mosca e i suoi alleati nella regione del Donbas. Altri paesi della NATO sono entrati in azione, spedendo armi all'Ucraina, addestrando le sue forze armate e permettendole di partecipare a esercitazioni aeree e navali congiunte. (John Mearsheimer)
- La Germania [...] ci ha recentemente impedito di ottenere dalla Nato fucili anti-drone e sistemi anti-cecchino, che sono armi esclusivamente difensive. Qualsiasi democrazia sotto aggressione dovrebbe avere il diritto di acquistare tali armi. Purtroppo in alcune capitali europee la paura prevale. (Volodymyr Zelens'kyj)
- La propaganda non è più sufficiente a questi anziani ladri. Vogliono il sangue. Vogliono spostare le figurine dei carri armati su una mappa di ostilità. Quindi, "il capo del Politburo del 21esimo secolo" pronuncia questo discorso da pazzo, "come mio nonno ubriaco a una riunione di famiglia che annoia tutti con le sue storie su come funziona davvero la politica". Sarebbe divertenze se il nonno ubriaco non fosse un uomo di 69 anni con il potere in un paese con armi nucleari. Sostituisci nel suo discorso "Ucraina" con "Azerbaigian", "Kazakistan", "Bielorussia", "Paesi Baltici", "Uzbekistan" e così via, o anche includi la Finlandia, pensa a dove il flusso del pensiero geopolitico di questo nonno ubriaco può portarlo. Tutto questo è finito molto male per tutti nel 1979. E finirà male anche ora. (Aleksej Naval'nyj)
- La vittoria della propaganda russa in Ucraina nel 2014 l'ha spronata a una guerra informatica contro gli stati membri dell'Unione Europea e gli Stati Uniti. Questa volta, la propaganda russa è stata molto meno efficace. Sembra goffa e noiosa. (Timothy Snyder)
- Non credo che ci sia l’intenzione della guerra né da una parte né dall’altra. Possiamo quindi sperare che si riesca a controllare la situazione. Ma talvolta il cavallo scappa di mano. (Sergio Romano)
- Non dico che invaderà l'Ucraina di sicuro, ma Putin può fare qualunque cosa e passarla liscia. Quelli che ora dicono che non invaderà l'Ucraina avevano previsto l'annessione della Crimea? Avevano previsto l'occupazione di fatto del Kazakhstan? Così questi osservatori nascondono la loro impotenza o qualcosa di peggio: l'interesse concreto, materiale nel proseguire in un rapporto con Putin. Gerhard Schröder, l'ex cancelliere tedesco, è a libro paga del dittatore russo: milioni di euro all'anno di salario ufficiale e definisce Putin "chiaramente democratico". Mi sbaglio? Molti in Occidente dicevano che in fondo la Russia era una democrazia. No, è una dittatura fascista. Ha distrutto l'opposizione interna e continua ad attaccare i propri vicini. E ora guardate le richieste alla Nato: in sostanza dice che l'Alleanza atlantica dovrebbe dissolversi. Non credo che Putin si aspetti che ciò accada, ma si sente così potente, così arrogante che può parlare così agli americani. (Garri Kasparov)
- Per ora Putin non ha subito nessuna vera conseguenza per le sue aggressioni. Solo due cose possono impedirgli di invadere l'Ucraina: il prezzo elevato che deve pagare, perché gli ucraini sono pronti a combattere; e il fatto che deve spostare parte delle truppe che aveva mandato in Kazakhstan. A proposito: chi aveva previsto che avrebbe preso il controllo del Kazakhstan, letteralmente dal giorno alla notte? (Garri Kasparov)
- Non si tratta di violare gli accordi di Minsk, ma di proteggere il diritto dei nostri popoli a vivere in pace e amicizia. [...] La cosa più tragica, ovviamente, è che tutto ciò che sta accadendo può dare il via a una grande guerra nel nostro Paese. Pertanto, ora è necessario che tutti si mobilitino il più possibile e facciano di tutto per fermare questa frenesia e illegalità. (Gennadij Zjuganov)
- Non vogliamo la guerra e non ne abbiamo bisogno. (Nikolaj Patrušev)
- Oggi mi preoccupa la possibilità di scontro reale con l’Ucraina, di guerra aperta con l’obiettivo di sottrarle la sovranità, un conflitto che può nascere oggi da qualsiasi provocazione deliberata o anche da qualche evento involontario visto il continuo sferragliare di armi. (Grigorij Javlinskij)
- Penso che ci sia una vera possibilità di violenza e che sottovalutiamo i russi. Certo la Russia non è potente quanto la Cina, ha una piccola economia, ma la sua intera politica estera è basata sull’idea di indebolirci, di minare l’Europa, l’America, l’Ue, la Nato, Paese per Paese, attraverso la disinformazione e la ricerca di alleati economici e politici per mantenere influenza. Niente di tutto ciò è costoso ma siamo ingenui a ignorarlo e pensare che non conti. (Anne Applebaum)
- Possiamo proteggere la nostra terra, se ci attaccano. Non ci aspettiamo che gli americani o gli italiani vengano a combattere per noi. Abbiamo 250mila soldati e in una settimana possiamo averne 500mila. Forti e motivati. Ci servono solo sistemi di difesa più moderni, per esempio per evitare che la Russia spenga le nostre comunicazioni. I russi sanno che possono pagare un prezzo alto, se sparano i loro Grad. Le racconto una cosa. Quando da presidente comprai i nuovi anticarro Javelin dagli Usa, l’accordo con la Casa Bianca era che non li schierassi in prima linea. Dovevo tenerli nei depositi. Io invece feci finta di nulla e dissi pubblicamente che ogni brigata ucraina li avrebbe avuti: sa che il giorno dopo i carristi russi si son rifiutati d’andare al confine? Avevano paura d’essere polverizzati. (Petro Oleksijovyč Porošenko)
- Proteggeremo la nostra terra e la nostra gente in ogni circostanza e da ogni invasione. Gli ucraini non rinunceranno mai alla loro libertà. A Mosca, intanto, si potrebbe aprire un museo per le tante condanne ricevute dal Cremlino. (Volodymyr Zelens'kyj)
- Putin fa vergognare Kafka e Orwell: nessun limite all’immaginazione di un dittatore, nessun limite al peggio, nessuna menzogna più spudorata [...] Siamo stati testimoni stanotte di qualcosa che potrebbe sembrare surreale per il mondo democratico. Ma il modo in cui risponderemo definirà noi stessi agli occhi delle generazioni future. (Ingrida Šimonytė)
- Putin ha affermato che la Russia oggi ha una legittima pretesa su tutti i territori dell’Impero russo; lo stesso impero russo di prima dell’Unione Sovietica, di oltre 100 anni fa. Ciò include tutta l’Ucraina. Include la Finlandia. Comprende la Bielorussia, la Georgia e la Moldova, il Kazakistan, il Kirghizistan e il Tagikistan, il Turkmenistan, l’Uzbekistan e la Lituania, la Lettonia e l’Estonia. Comprende parti della Polonia e della Turchia. In sostanza, Putin vuole che il mondo viaggi indietro nel tempo. Ad un tempo prima delle Nazioni Unite. In un’epoca in cui gli imperi governavano il mondo. Ma il resto del mondo è andato avanti. Non è il 1919. È il 2022. (Linda Thomas-Greenfield)
- Rendere difficile la lettura della situazione è parte della strategia di Putin: è una tattica dei leader autoritari. (Anne Applebaum)
- Siamo circondati su tre lati. Le truppe russe, in questi mesi le abbiamo monitorate da vicino: hanno acquisito un modernissimo sistema antiaereo S-400, hanno carri armati sofisticati, forze aeree con missili balistici Iskander. Queste cose, prima non le si vedevano. Adesso sì. E se questo accade, allora c’è dietro qualche ragione. (Petro Oleksijovyč Porošenko)
- Siamo noi a piazzare i missili vicino ai confini degli Stati Uniti? No! Sono gli Stati Uniti che con i loro missili sono arrivati presso casa nostra, e si trovano già sulla soglia di casa nostra. È forse una richiesta eccessiva non piazzare più sistemi di attacco sotto casa nostra? Come reagirebbero gli americani se noi piazzassimo i nostri missili al confine tra Canada e Usa o tra Messico e Usa? Perché, il Messico e gli Usa non ebbero forse questioni territoriali? E la California a chi apparteneva? E il Texas? Se ne sono forse dimenticati? (Vladimir Putin)
- Un'invasione dell'Ucraina sarebbe un orrore per gli ucraini, che non hanno fatto nulla per provocarla. L'Ucraina ha circa quattordicimila morti in guerra e circa due milioni di sfollati interni dall'ultima invasione russa, e questa volta la sofferenza sarebbe molto peggiore. Le forze schierate dalla Russia sono capaci di un livello di distruzione terrificante. Ma invadere l'Ucraina sarebbe anche una mossa incredibilmente stupida da parte della Russia, e non pochi russi ne sono consapevoli. Probabilmente sembrerebbe molto simile all'invasione sovietica dell'Afghanistan nel 1979: apparentemente riuscita all'inizio, poi distruttiva del sistema dopo pochi anni. (Timothy Snyder)
Madeleine Albright
- Invece di aprire la strada della Russia alla grandezza, invadere l'Ucraina assicurerebbe l'infamia di Putin lasciando il suo Paese diplomaticamente isolato, economicamente paralizzato e strategicamente vulnerabile a un'alleanza occidentale più forte e unita.
- Le azioni di Putin hanno innescato sanzioni massicce, e ancora di più se lancia un attacco su larga scala e cerca di impadronirsi dell'intero Paese. Queste sanzioni devasterebbero non solo l'economia del tuo paese, ma anche la sua cerchia ristretta di compari corrotti, che a loro volta potrebbero sfidare la sua leadership. Quella che sarà sicuramente una guerra sanguinosa e catastrofico prosciugerà le risorse russe e costerà vite ai russi, creando al contempo un incentivo urgente per l'Europa a ridurre la sua pericolosa dipendenza dall'energia russa.
- Putin deve sapere che una seconda guerra fredda non sarebbe necessariamente un bene per la Russia, anche con le sue armi nucleari. Ci sono forti alleati degli Stati Uniti in quasi tutti i continenti. Gli amici di Putin, da parte loro, includono persone come Bashar al-Assad, Alexander Lukashenko e Kim Jong-un.
- Un simile atto di aggressione porterebbe quasi certamente la NATO a rafforzare significativamente il suo fianco orientale e a considerare lo stazionamento permanente delle forze negli Stati baltici, in Polonia e in Romania. E genererebbe una feroce resistenza armata ucraina, con un forte sostegno da parte dell'Occidente. [...] Non sarebbe una ripetizione dell'annessione russa della Crimea nel 2014; sarebbe uno scenario che ricorda la sfortunata occupazione dell'Afghanistan da parte dell'Unione Sovietica negli anni '80.
Joe Biden
Citazioni in ordine temporale.
- Gli USA e la NATO non sono un pericolo per la Russia e non lo è nemmeno l’Ucraina. Gli USA e la NATO non hanno e non hanno in mente di posizionare missili in Ucraina, non stiamo pensando di aggredire la Russia. Ai cittadini russi: voi non siete il nostro nemico e non credo che voi vogliate una guerra sanguinosa e distruttiva contro l’Ucraina. 77 anni fa i nostri popoli hanno combattuto assieme nella Seconda Guerra Mondiale perché era necessario. Questa invece sarebbe una guerra per scelta, senza causa ne motivo. Non dico queste cose per provocare ma perché è la verità. Questa è una questione che va oltre la Russia e l’Ucraina, tratta dei nostri valori, ciò in cui crediamo. Tratta della nostra visione del mondo del futuro, della libertà dei Paesi di scegliere il proprio futuro. (15 febbraio 2022)
- Se la Russia invade faremo in modo che il mondo contrasti questa aggressione. Gli Stati Uniti, la NATO e i nostri alleati nel mondo sono pronti a mettere grosse sanzioni sull’export e importanti asset russi e industrie chiave. Queste misure sono pronte per essere messe in atto. Non manderemmo soldati americani a combattere in Ucraina, abbiamo fornito al Paese armi e addestramento, consigli ed intelligence per difendersi. Gli Stati Uniti difenderanno ogni centimetro del territorio NATO con tutta la forza del suo esercito, non commettete errori. (15 febbraio 2022)
- Negli scorsi giorni abbiamo avuto notizie di violazioni dello spazio aereo ucraino da parte russa, i russi hanno fatto circolare la voce che l'Ucraina volesse portare avanti un attacco esteso. Non c'è niente di logico in questo, nel pensare che gli ucraini possano fare una cosa simile. Sono tutte notizie false per giustificare un'azione militare. (18 febbraio 2022)
- Se la Russia perseguirà i suoi obiettivi provocherà morti inutili: noi non manderemo soldati al confine, noi abbiamo provveduto aiuti all'Ucraina per la sua sicurezza da 650 milioni di dollari, e garantito anche un miliardo di dollari di aiuto per la sua popolazione. (18 febbraio 2022)
David Grieco
- Ci sono mille moventi e mille motivi dietro la crisi ucraina, a cominciare dalla crisi energetica e dal valore oggi inestimabile del gas russo, ma se gli americani ci facessero la cortesia di togliersi di torno, la soluzione forse non sarebbe così difficile da trovare.
- Come volevasi dimostrare, i veri invasori sono stati ancora una volta gli americani, che hanno spedito migliaia di soldati armati fino ai denti in numerosi paesi europei, a cominciare dalla più che compiacente Polonia, per proteggere noi poveri, inermi, succubi cittadini del vecchio continente.
- Come volevasi dimostrare, nel dubbio, i valorosi parlamentari ucraini ben più antirussi che indipendenti se la sono data a gambe lasciando il loro popolo al suo destino.
António Guterres
Citazioni in ordine temporale.
- Spesso mi viene chiesto se ci troviamo in una nuova guerra fredda. Io credo che la minaccia alla sicurezza sia maggiore e più complessa di allora. Nella guerra fredda c'erano meccanismi di valutazioni del rischio e vie informali per la prevenzione. Oggi la maggior parte di questi meccanismi non esiste più e le persone che erano esercitate a questo non sono più qui. (18 febbraio 2022)
- Certamente è la più grande crisi da quando sono Segretario Generale. [...] Ci troviamo di fronte a un momento che speravo sinceramente non sarebbe arrivato mai. (22 febbraio 2022)
- Lasciatemi essere chiaro: la decisione della Federazione Russa di riconoscere la cosiddetta "indipendenza" di alcune aree delle regioni di Donetsk e Luhansk è una violazione dell’integrità territoriale e della sovranità dell'Ucraina. [...] I principi della UN Charter non sono come un menu alla carta. Non possono essere applicati selettivamente. Gli Stati membri li hanno accettati tutti e devono applicarli tutti. (22 febbraio 2022)
- Sono anche preoccupato per la perversione del concetto di peacekeeping... Io sono orgoglioso dei risultati raggiunti dalle operazioni di mantenimento della pace dell’Onu in cui così tanti Caschi Blu hanno sacrificato la propria vita per proteggere i civili. Ma quando le truppe di un paese entrano nel territorio di un altro paese senza il suo consenso, non sono peacekeepers. Anzi, non sono affatto mantenitori di pace. (22 febbraio 2022)
Pierre Haski
Citazioni in ordine temporale.
- Esattamente come i suoi amici cinesi, Vladimir Putin è convinto che i tempi siano maturi per modificare i rapporti di forza. Cina e Russia ritengono che l’occidente sia indebolito, con gli europei troppo divisi e Joe Biden assorbito dai problemi interni. Per questo Putin ha deciso di fare pressione sull’Ucraina con l’invio di una gran numero di soldati, consapevole che nessuno è disposto a “morire per Kiev”. (12 gennaio 2022)
- E se Putin bluffasse? Questa è la domanda da un miliardo di dollari a cui gli occidentali vorrebbero saper rispondere, ma il problema è che il presidente russo si comporta come se avesse tutte le carte in mano, e cerca di alzare la posta con le minacce. Se invece Putin non stesse bluffando, significherebbe che esiste il rischio concreto di una guerra sul suolo europeo. (26 gennaio 2022)
- Non è la prima volta che la Russia ammassa soldati alla frontiera con l’Ucraina, ma è la prima volta che Mosca avanza richieste specifiche. Queste pretese [...] puntano non solo a impedire l’entrata di Kiev nella Nato, ma soprattutto a far tornare indietro la storia al 1997, prima dell’adesione dei paesi dell’Europa centrale e orientale all’alleanza militare guidata dagli Stati Uniti. (4 febbraio 2022)
- A chi dobbiamo credere? Agli Stati Uniti, che hanno annunciato una guerra imminente e hanno chiesto ai loro diplomatici ed espatriati di lasciare l’Ucraina? O alla Francia, che ha ancora fiducia nella diplomazia e il cui ambasciatore a Kiev si è limitato a invitare un migliaio francesi che vivono in Ucraina a fare scorte d’acqua e riempire il serbatoio di benzina? O ancora all’ambasciatore dell’Unione europea in Ucraina, che su Twitter ha annunciato di essere ancora a Kiev e di non avere alcuna intenzione di partire? (14 febbraio)
- Quando è stata l’ultima volta che abbiamo visto in Europa 130mila soldati ultra- equipaggiati e ammassati alle frontiere di un altro paese, con la minaccia (finora senza conseguenze) di un’invasione? Non è mai successo almeno dalla fine della guerra fredda, nel 1991, mentre un’invasione reale non si vede dal 1945. (15 febbraio 2022)
- A stupire è [...] la distanza tra l’accettazione dell’atto di guerra da parte del capo di un’ex superpotenza che vorrebbe tornare a esserlo e i suoi avversari europei, che negli ultimi settant’anni hanno costruito un’unione nel culto della pace, stanchi delle guerre senza fine. (15 febbraio 2022)
- Il semplice fatto che il mondo sia in tensione è una vittoria per Vladimir Putin e la chiusura dell’ambasciata degli Stati Uniti rafforza la convinzione del presidente russo di un’America che ha perso il fuoco sacro della potenza. (15 febbraio 2022)
- La Russia è tra i firmatari degli accordi di Minsk, il cui obiettivo è il reintegro in seno all’Ucraina delle due entità separatiste. Mosca ha violato gli accordi nonostante fino a dieci giorni fa Putin avesse ribadito che li avrebbe rispettati. Ma soprattutto il presidente russo ridisegna ancora una volta le frontiere di un paese sovrano, come aveva già fatto in passato in Moldova e in Georgia, appoggiando la separazione di altre repubbliche russofone (la Transnistria, l’Ossezia del Sud e l’Abkhazia) attraverso la protezione delle truppe russe. (22 febbraio 2022)
- Viene da chiedersi se Putin si fermerà qui. Il primo test riguarda la possibilità che il Cremlino invii il suo esercito alla conquista dei territori situati oltre la linea del fronte e che sono rivendicati dalle due repubbliche separatiste, come il porto di Mariupol, sul mare d’Azov. Se le truppe russe attraverseranno la linea del fronte sarà la guerra, su questo non possiamo avere dubbi. Se invece Mosca si limiterà alle due entità separatiste, non farà altro che formalizzare il dominio russo che esiste di fatto dal 2014. A quel punto gli occidentali sarebbero tentati di non esagerare la portata della manovra, perché quantomeno avremmo scongiurato la temuta guerra totale. (22 febbraio 2022)
Leonid Ivašov
Citazioni in ordine temporale.
- Forzare l'"amore" della Federazione Russa e dei suoi leader attraverso ultimatum e minacce di forza è inutile ed estremamente pericoloso. In primo luogo, l'uso della forza militare contro l'Ucraina metterebbe in discussione l'esistenza stessa della Russia come stato; Secondo, rendere sempre nemici giurati russi e ucraini. In terzo luogo, da un lato, moriranno migliaia (decine di migliaia) di giovani, il che influenzerà sicuramente la demografia futura del nostro paese in via di estinzione. Sul campo di battaglia, se ciò accade, l'esercito russo dovrà affrontare non solo i militari ucraini, inclusi molti russi, ma anche le truppe e l'equipaggiamento di molti paesi della NATO, e i membri dell'alleanza saranno obbligati a dichiarare guerra alla Russia.
- La Russia sarà ovviamente classificata come una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale, soggetta a severe sanzioni, diventando uno stato canaglia nella comunità internazionale e forse privata del suo status di stato indipendente. Il Presidente, l'Amministrazione, il Dipartimento della Difesa non riescono a capirne le conseguenze perché sono stupidi.
- Crediamo che i leader nazionali, riconoscendo che non possono sollevare il Paese da una crisi sistemica che potrebbe portare a rivolte popolari e cambiare il potere del Paese con il sostegno di oligarchi, funzionari corrotti, media ardenti e figure di potere, abbiano deciso di rafforzare la politica che distruggerà completamente lo stato della Russia e spazzerà via la popolazione nativa del paese. La guerra è un mezzo per risolvere questo problema, al fine di mantenere temporaneamente il suo potere antinazionale e proteggere la ricchezza depredata dal popolo.Questa è l'unica spiegazione a cui possiamo pensare.
Ben Hodges
- Aspetteranno la fine delle Olimpiadi di Pechino: Putin non vuole rovinare il grande show dell’amico Xi Jinping. Non dimentichiamo che nel 2014 la Russia ha invaso l’Ucraina pochi giorni dopo la conclusione delle Olimpiadi di Sochi.
- Il Cremlino non ha alcun interesse a un negoziato paritario, vuole solo tirare acqua al suo mulino. Dunque ben venga il dialogo purché siamo onesti con noi stessi. Parliamo di un Paese che ha usato armi chimiche contro cittadini russi in Regno Unito, che imprigiona dissidenti come Navalny, che uccide oppositori a Berlino.
- Io sono convinto che la Russia sferrerà un attacco alla fine di febbraio contro alcune aree dell’Ucraina. Non so se sarà un attacco massiccio, più probabile un’incursione lungo il Mar Nero o il Mar d’Azov. Sarà limitato in termini di forze di terra per ridurre le perdite russe ed evitare una reazione troppo dura delle capitali europee. E sarà accompagnato da lanci di missili, attacchi cyber e campagne di disinformazione.
- Se la Russia lancerà un attacco, vedremo centinaia di migliaia, se non milioni di rifugiati ucraini diretti ad Ovest: può diventare un enorme problema.
Sergej Karaganov
- Il nostro obiettivo è semplice: vogliamo avere buoni rapporti con l’Europa. Lo spazio culturale europeo è il nostro spazio.
- La Russia sta aumentando la pressione sull’Occidente per lanciare un messaggio: sull’Ucraina facciamo sul serio. Se non diventa un Paese neutrale, demilitarizzato, l’Europa potrebbe avere un problema.
- Un’invasione di terra è contro tutti gli interessi sensibili del Cremlino. A meno che il regime ormai collassante di Kiev attacchi il Donbas o una delle repubbliche indipendenti.
- Un tempo l’Ucraina era uno dei territori più ricchi dell’impero [russo], oggi è uno dei Paesi con il più basso Pil pro-capite in Europa. Prenderne il controllo sarebbe un guaio, a dir poco.
Loretta Napoleoni
Citazioni in ordine temporale.
- La stragrande maggioranza degli americani non solo non sta seguendo l’acuirsi della tensione tra Washington e Mosca, non potrebbe neppure individuare dove si trova l’Ucraina sul mappamondo. (13 febbraio 2022)
- Per l’Europa poi, nel bel mezzo di una crisi energetica che rischia di farci rivivere i tempi duri degli anni 70, questo è il momento peggiore per chiudere i rubinetti energetici russi. Diversa è la situazione degli Stati Uniti, dopo esserci ritirati dall’Afghanistan lasciando il paese in mano ai terroristi, adesso vogliono iniziare una nuova guerra dietro casa nostra usando la Nato. Stiamo scherzano? Una nazione che dopo 20 anni ha capitolato contro l’ex esercito degli ‘straccioni talebani’ adesso apre un nuovo fronte in Europa? Contro la Russia? Che probabilità hanno gli Stati Uniti, anche con le forze Nato, di sconfiggere l’esercito russo se non sono riusciti a vincere in 20 anni i Talebani in Afghanistan? (13 febbraio 2022)
- Biden, Johnson, Macron dovrebbero rileggersi le pagine di storia sulla costruzione del muro di Berlino e sulla crisi dei missili a Cuba. Allora l’intelligenza e l’abilità di chi guidava l’occidente hanno evitato lo scontro nucleare, quelli erano dei veri leader, politici al servizio dei propri cittadini non dei pavoni che vogliono solo fare la ruota. (13 febbraio 2022)
- A questo punto dell’interminabile annunciazione dell’invasione dell’Ucraina da parte dei Russi sembra proprio che l’obiettivo di Washington sia costringere la Russia ad intervenire ed a far tornare la guerra in Europa. (21 febbraio 2022)
- Sia Biden che Johnson stanno giocando con il fuoco pensando che a bruciarsi le mani non saranno loro. Un intervento armato in Ucraina si trasformerebbe subito in una guerra per procura. Il motivo? Per una percentuale della popolazione filorussa o di origine russa, le forze della Nato non saranno liberatrici ma conquistatrici. A quel punto rivivremo gli orrori del Kosovo, quelli dell’Afghanistan o della Siria. Solo che questa volta il topo alfa Vladimir Putin potrebbe decidere che è arrivato il momento di rivoltarsi contro chi gli dà la caccia da anni. (21 febbraio 2022)
Anna Zafesova
Citazioni in ordine temporale.
- La Russia ha tutto l'interesse a che il mondo si accorga dei movimenti di truppe, per fare sfoggio di muscoli e far pesare il suo ruolo nella maniera che secondo Mosca più si addice a una grande potenza, con un'intimidazione sfacciata. Zelensky, che può mancare di esperienza come politico ma sa benissimo come influenzare l'opinione pubblica, reagisce logicamente mostrando di non soccombere all'intimidazione, per non fare il gioco del suo avversario. (29 novembre 2021)
- Lo scontro sull'intervenire o meno in Ucraina dunque esiste, è vero, almeno nella retorica, e in un contesto dove l'inquilino del Cremlino si mostra sempre più spesso non soltanto il committente, ma anche il consumatore principale della propaganda, non è escluso che non sia soltanto retorica. Le basi teoriche per giustificare un'invasione russa sono già state create: un territorio sottratto alla Russia, un popolo "fratello" che soffre sotto il giogo degli occidentali, una minaccia militare presentata come sempre più diretta (Putin ha menzionato di recente il rischio di manovre e basi Nato in territorio ucraino) e un progetto neoimperialista e postsovietico che senza l'Ucraina non sarebbe fattibile. (29 novembre 2021)
- Gli scettici dicono che la Russia non sarebbe in grado di invadere l'Ucraina – con 45 milioni di abitanti in stragrande maggioranza ostili a un ritorno alla Russia, e un esercito molto più preparato rispetto a sette anni fa, quando l'offensiva dei "volontari" russi nel Donbass venne bloccata. comunque non reggerebbe il prezzo politico, diplomatico, umano e militare di una guerra. Ci sono dubbi anche sul fatto che Aleksandr Lukashenko, per quanto in difficoltà, si presti a fare da piazza d'armi per le truppe russe. (29 novembre 2021)
- Ogni giorno gli esponenti della Russia si trovano a smentire sempre nuove rivelazioni e indiscrezioni pubblicate sui giornali internazionali, che hanno come fonte governi e servizi di intelligence occidentali, soprattutto statunitensi e britannici: dalle accuse di voler organizzare un colpo di Stato per insediare a Kiev un governo fantoccio, all'ipotesi di video fake che i russi dovrebbero utilizzare per giustificare un intervento nel Donbass a difesa dei russofoni, fino a scenari apocalittici di attacchi nucleari. Rivelazioni e accuse che appaiono talvolta anche poco credibili, ma che nel frattempo hanno ottenuto un ribaltamento dei ruoli: mentre il silenzio di Vladimir Putin riguardo alla risposta all'ultimatum della Nato si prolunga, alcuni dei suoi sottoposti sembrano scegliere toni più prudenti, aggiungendo alla solita retorica aggressiva giustificazioni e rassicurazioni. (7 febbraio 2022)
- È evidente che il tempo gioca contro Putin, sia sul terreno dove il disgelo complica i movimenti di truppe, sia nella guerra dei nervi dove l'effetto sorpresa è stato ormai stemperato da settimane in cui gli alleati occidentali hanno risposto alle minacce russe scoprendo una serie di carte. (7 febbraio 2022)
- In questa partita a poker giocata sulla minaccia di una guerra in Europa, Putin ora si vede costretto o ad andare fino in fondo, senza avere le risorse militari, economiche e politiche necessarie, oppure a fare retromarcia, accettando il negoziato sulla sicurezza che Biden gli propone. L'obiettivo è quello di dirottare le paure del Cremlino dal luogo nevrotico postimperiale dell'Ucraina verso una ricerca paziente e circostanziata di un'intesa su missili, basi, arsenali e controlli reciproci. Di spostare il dialogo con Mosca dal piano della propaganda mediatica a quello della diplomazia. (7 febbraio 2022)
- Il silenzio della Russia, dei russi, è assordante. La ragione, in parte, l'ha mostrata il giorno prima lo stesso Vladimir Putin, inscenando il surreale spettacolo del suo Consiglio di sicurezza, trasmesso contrariamente al solito in tv. Il terrore si leggeva sui volti dei reggenti del suo regime – ministri, capi dei servizi, presidenti delle camere e del governo – che, movenze esitanti e voci balbettanti, venivano apostrofati gelidamente dal presidente se sbagliavano a recitare il loro ruolo. Un messaggio per i suoi sudditi: se i ricchi e potenti, gli amici di Putin da una vita, gli inamovibili e impuniti, tremano come scolaretti di fronte al leader supremo, che li osserva con un malcelato sorriso di soddisfazione, i russi comuni non possono nemmeno osare alzare la testa. (23 febbraio 2022)
- La paura segna il distacco dagli ucraini meglio di qualunque disquisizione putiniana sulla fratellanza dei popoli: a Kiev si sono abituati a tenere i loro politici sotto il ricatto permanente di una rivolta sul Maidan, i russi evitano qualunque spigolo ancora prima che sorga. (23 febbraio 2022)
- È una impotenza imparata che fa risprofondare i russi nella paura preventiva sovietica, e li rende timidamente complici della dittatura. E gli renderà molto più difficile emergerne. Molti ucraini russofoni in questi giorni stanno scegliendo di parlare d'ora in poi soltanto la lingua statale, e molti fanno sempre più fatica a scagionare i cittadini russi dalle responsabilità del loro governo. Mosca non ha rimediato alla sindrome postimperiale scegliendo di diventare una superpotenza culturale, sull'esempio del Regno Unito, e ha condizionato l'uso della lingua e della cultura russi all'adesione a un mitico "mondo russo" unito nei valori del putinismo. Il risultato è stato ovviamente l'opposto: le nuove generazioni georgiane, moldave o ucraine preferiscono studiare inglese. E a voltare le spalle agli ex fratelli maggiori, con i quali condividono sempre meno passato e nessun futuro. (23 febbraio 2022)
Voci correlate
Altri progetti
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