Ciò che mi interessa più di ogni altra cosa nel lavoro e nella vita è la ricerca della verità. Questo percorso mi spinge ancora a dirigere film.[2]
Le opinioni sono come le palle: ognuno ha le sue.[3]
Se qualcosa non va per il verso giusto, devi sforzarti di farcela andare. Se pensi che potrebbe piovere, alla fine pioverà.[4]
Siamo tutti il prodotto di ciò che abbiamo visto nella vita.[5]
Siamo tutti stanchi del politically correct. Oggi siamo nel pieno della generazione "kiss-ass", la generazione "pussy": questo non si può dire, questo non si può fare, tutto è proibito. Altrimenti piovono accuse di razzismo.[6]
Ho sempre ritenuto che ci sia qualcosa che brucia dentro di noi. Sono sempre stato convinto che un attore debba restare in contatto con la sua rabbia.
Ho sempre avuto la convinzione che gli attori che implorano il pubblico di amarli... siano sempre peggiori di quelli che dicono: 'Andate al diavolo, se non vi piaccio non venite a vedermi'.
Sono convinto che il compito del regista, oltre a realizzare la sceneggiatura e girare il materiale necessario, consista nello scritturare le persone adatte ma, a parte questo, credo che la sua maggiore responsabilità sia mettere queste persone a proprio agio, farle sentire a casa loro. Creare un'atmosfera dove tutti sono rilassati e non vi sia tensione.
Ho visto ogni genere di set. Sono stato su set cinematografici in cui tutti avevano i nervi a fior di pelle. Ma se cominci a urlare, a mostrarti insofferente, a schizzare da una parte all'altra, dai l'impressione di insicurezza. E questa diventa contagiosa. Si trasmette agli attori che diventano nervosi, poi si diffonde tra le maestranze e anch'esse si fanno irritabili, e questo non ti facilita le cose. E se io non sono di buon umore, se non riesco a comunicare questo stato d'animo, posso aspettarmi che gli altri lavorino serenamente.
È difficile lavorare su un set. Non puoi conoscere tutti. Ci sono cinquanta, a volte anche sessanta persone in giro... uno ti pettina, l'altro parla del tuo guardaroba, e tutti fanno pressione, ti fanno fretta mentre pensi: Dio, adesso devo andare davanti alla cinepresa e recitare.
A volte, nella maggior parte dei casi, lascio che gli attori si sciolgano un poco.
Non credo di essere mai stato attratto da una donna che non ami la musica, che non abbia interesse per la musica.
Il sesso occupa una piccola parte della vita. È una bella cosa, davvero fantastica, ma il 99,9 per cento dell'esistenza viene dedicato alla realizzazione di altri obiettivi.
[A proposito di James Stewart] Penso che riuscisse a entrare in contatto con la sua rabbia più di ogni altro attore della sua generazione.
Leone era provvisto in egual misura di un grande senso dell'umorismo e di una tendenza alla visionarietà. Era estremamente naturale. Non aveva paura di fare qualcosa di nuovo.
Anche se il più forte di tutti è Clint Eastwood, bestiale! Coraggio, fatti ammazzare... Dio, mi vengono i brividi tutte le volte che ci penso. (Carlo Lucarelli)
Avevo bisogno più di una maschera che di un attore, ed Eastwood a quell'epoca aveva solo due espressioni: con il cappello e senza cappello. (Sergio Leone)
Clint Eastwood è un regista e un filmmaker straordinario, un'icona del cinema americano da decenni. Dai film della serie dell'Ispettore Callaghan è passato a una fase diversa, decisamente più seria. E ha mostrato di essere un formidabile narratore di storie. (Ben Affleck)
Clint impartisce poche istruzioni ed è una cosa che apprezzo molto. La maggior parte delle istruzioni dei registi serve a soddisfare il loro amor proprio. Sono cose dette per le persone che li circondano, per far capire a tutti chi comanda. E spesso sono inutili. (Gene Hackman)
[Sul cinema che apprezza] Mi piace quello di Clint Eastwood, le sue regie così asciutte e personali. Penso a Million Dollar Baby e a Gran Torino. Non era facile prevederlo cineasta quando lo si vedeva nei panni di un cowboy. (Carlo Delle Piane)
Robert De Niro si butta nel film e nel ruolo assumendo la personalità del personaggio con la stessa naturalezza con cui uno potrebbe infilare un cappotto, mentre Clint Eastwood indossa un'armatura e abbassa la visiera con uno scatto rugginoso. Bobby, prima di tutto, è un attore. Clint, prima di tutto, è un divo. Bobby soffre, Clint sbadiglia. (Sergio Leone)