cappella nel Palazzo Apostolico della Città del Vaticano Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
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Citazioni sulla Cappella Sistina nel Palazzo apostolico della Città del Vaticano.
Ho visto il Vaticano: due ore di fila per la Cappella Sistina, che dopo il restauro sembra finta. (Le regole dell'attrazione)
Il grande scomparto del soffitto della cappella Sistina è l'animatore di nuova vigoria nella decorazione italiana e mondiale: quei mirabili adolescenti, quelle magnifiche sibille, quei cogitabondi profeti, tutti spiranti una energia che mai prima d'allora l'arte italiana aveva saputo esprimere, quelle splendide figure assise, o moventisi e frementi sopra un largo partito architettonico che incornicia quadri popolati di figure altrettanto divine come quelle accennate; tutta questa trapotente pagina di immortali pitture scosse violentemente il campo dell'arte ed ebbe influsso su ogni manifestazione estetica. (Giulio Ferrari (pittore))
L'Italia è la terra della Divina Commedia di Dante e della Cappella Sistina. (Christopher Caldwell)
Nella vôlta della Cappella Sistina, sopra le membrature sottili e nitide del Quattrocento, sopra le nicchie marmoree dei Pontefici e le candelabre fiorite dei finti pilastri, e le meravigliose vele, Michelangelo costruisce l'ossatura di pietra, immane e poderosa, che circoscrive le scene bibliche e aduna i profeti e gli ignudi, i putti-cariatidi e i demoni, gli Avi che nei triangoli della volta e nelle lunette sopra i finestroni impersonano, enigmatici e grandi, la vita d'Israele. Organismo animato, l'architettura, massiccia e serrata, a profondi incavi di base piana, e ad aggetti erompenti, esprime, come l'architettura della Cappella Medicea a Firenze e della cupola di San Pietro a Roma, con la vicenda ripetuta di sporgenze e rientranze, l'energia scultoria, il dinamismo plastico proprio alle forme di Michelangelo, e si stringe in inscindibile tutto con le statuarie figure. Massa e rilievo, sono, col movimento, elementi primi dell'arte di Michelangelo: ecco perché, mentre i quattrocentisti incavano nicchie dietro le immagini dei Pontefici e Raffaello curva le pareti del coro nella Messa di Bolsena, e pone la Madonna del Louvre sotto un'ideale cupola di nubi, Michelangelo stende piane le pareti marmoree dei seggi che ospitano i Profeti, le ampie cornici, da cui si staccano, sui dadi di pietra, i nudi efebi, dalla base piana trae risalto la gigante massa delle immagini. (Adolfo Venturi (storico dell'arte))
Nessun esempio il Quattrocento aveva dato d’organismo architettonico a decorazione di volte, animato di così atletica energia. (Adolfo Venturi (storico dell'arte))
Ogni giorno almeno ventimila persone, con punte di venticinquemila nei periodi di massima affluenza turistica, entrano in Cappella Sistina. È gente di ogni provenienza, lingua e cultura. Di ogni religione o di nessuna religione. Per chiunque da qualsiasi parte del mondo arrivi a Roma, la Cappella Sistina è l'oggetto del desiderio, è l'attrazione fatale. Tuttavia la Cappella Sistina, pur facendo parte oggi di un percorso museale, è uno spazio religioso, è una cappella consacrata. Di più, essa è il vero e proprio luogo identitario della Chiesa romano-cattolica. Perché qui si celebrano le grandi liturgie, qui i cardinali riuniti in conclave eleggono il pontefice. La Sistina è, allo stesso tempo, la sintesi della teologia cristiana. (Antonio Paolucci)
Per quanto riguarda la Cappella Sistina, è il primo esempio di arredamento frocesco di un decoratore impazzito! (Che pasticcio, Bridget Jones!)
Pochi luoghi al mondo lasciano incantati come la Cappella Sistina. Ognuna delle ventimila persone che ogni giorno entrano in questo luogo sacro rimane muta di fronte a tanta bellezza e, insieme, prova un senso di smarrimento. In effetti, non si sa dove concentrare lo sguardo, su quali affreschi, su quali volti: ci si sente rapiti dal famoso "contatto" tra le dita di Adamo e di Dio, poi dall'azzurro intenso del Giudizio universale e dalle sue figure dipinte che guizzano come fiamme di un incendio che divampa sulla parete. E, ogni volta che si sceglie un dettaglio, si prova sempre la stessa emozione: il piacere della perfezione... La perfezione dell'Arte, della creatività umana. (Alberto Angela)