scrittrice, traduttrice e poetessa italiana Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
Alda Teodorani (... – vivente), scrittrice italiana
Cerco una donna che sappia addolcirmi la vita. Cerco un amore eterno, che sia come il cioccolato, un buon cioccolato dal gusto di spezie, dal sapore elegante, che persiste sulla lingua, dall'aroma intenso, che abbia un equilibrio indistruttibile. Un cioccolato pregiato.[1]
Che resterà di noi? Illusioni e ideali, uccisi lentamente dalla comodità dell'esistenza, dai compromessi quotidiani, dalla ricerca di conquistare un qualche potere: languiscono e muoiono, prigionieri come Gramsci.[2]
Ho la stessa età di Sharon Stone e di Madonna. E non so di chi altro. Potrei anche azzardarmi a dire che il nostro anno di nascita sia stato molto buono per dare alla luce quelli che sarebbero stati simboli internazionali del sesso. E anche donne che, nonostante l'età, sanno sempre mantenersi giovani... e vive.[3]
Ho tirato fuori la bustina, l'apro su uno specchio. È un vecchio rito, forse un po' troppo usato, specie dai principianti. Prendo un po' di polvere, bagnandomi la punta dell'indice e raccogliendola così, poi la passo sulle labbra di Grazia come se fosse un rossetto. La bacio e risento il sapore amarognolo della coca non tagliata, purissima.[4]
La città è un mostro che ti divora, nel lezzo dei gas di scarico e nell'indifferenza della gente che rivolge lo sguardo verso di te solo per buttarti addosso le sue frustrazioni.[5]
Leggere porta anche a scrivere e questo è un bene, quindi scrivete, magari utilizzando la tecnologia ma facendo attenzione ad usare le macchine senza diventare macchine (dall'intervento al Premio Bancarella per le scuole 2016[6])
Le persone che abbandoni per strada, quelle che lasci andare, sembra impossibile, ma continuano a fare la loro vita e piano piano le perdi, e in effetti per te è come se fossero morte. Di fatto avresti pensato che non avrebbero potuto vivere senza di te, che il loro mondo non potesse continuare a girare senza di te. E invece succede, fanno la loro vita. Cadono e poi si rialzano, anche senza te e la stampella che volevi offrir loro. E capita la stessa cosa a ognuno di noi, chiudiamo quel capitolo o quel libro, tracciamo un bilancio di chi ha avuto ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato ha dato, mettiamo una bella etichetta a quella persona, in maniera da poter sopravvivere e considerare finita la faccenda per sempre, e andiamo avanti. Ma quando uno si ammazza e ti coinvolge, facendo in modo che ci fossi tu dalle parti della sua esistenza in quei giorni, quindi che tu fossi anche dalle parti del suo suicidio, be'... quella persona ti costringe a tenertela nella tua vita e non se ne andrà mai anche se è morta e sepolta. Resterà il suo fantasma in casa tua, ovunque tu vada.[8]
Terra sterile e secca dopo il passaggio dell'amore | come fai a chiamarlo con questo nome?[9]
C'è in ciò che scrive Alda Teodorani una violenza da deragliatore ideologico, la violenza traumatica da bassi istinti di chi possiede una sapienza di linguaggio che gli consente di giocare col sesso e con le parole, dominando entrambi come reperti di medicina legale. (Tinto Brass)
↑ Da Amore mio dolce, in La Collezionista di organi, Profondo Rosso, 2016.