Zerbolò
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Zerbolò (Zérbol in dialetto lomellino[4]) è un comune italiano di 1 645 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nella Lomellina orientale, nella valle alluvionale del Ticino, non lontano dalla riva destra del fiume.
Zerbolò comune | |
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Veduta | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Pavia |
Amministrazione | |
Sindaco | Gian Antonio Centenara (lista civica “Buon senso in comune”) dal 26-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 45°12′N 9°01′E |
Altitudine | 68 m s.l.m. |
Superficie | 37,19 km² |
Abitanti | 1 645[1] (31-8-2024) |
Densità | 44,23 ab./km² |
Frazioni | Beniola, Boscaccio, Boschetti, Busalarga, Cadisana, Caselle, Chiarello, Dosso, Freddo, Gaviola, Guasta, Limido, Malpaga, Marzo, Mezzanone, Michelina, Occhio, Parasacco, Pavonara, Sedone, Sogna, Validone, Venara, Vipere |
Comuni confinanti | Bereguardo, Borgo San Siro, Carbonara al Ticino, Garlasco, Gropello Cairoli, Torre d'Isola, Villanova d'Ardenghi |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 27020 |
Prefisso | 0382 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 018189 |
Cod. catastale | M167 |
Targa | PV |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 619 GG[3] |
Nome abitanti | zerbolesi |
Patrono | San Bartolomeo |
Cartografia | |
Posizione del comune di Zerbolò nella provincia di Pavia | |
Sito istituzionale | |
Il paese e il territorio circostante sono sede di una colonia stanziale di cicogna bianca. I nidi sono visibili in alcune zone del paese ed aree limitrofe (ad es.: all'ingresso del paese, per chi provviene da Gropello Cairoli o Bereguardo, o alla uscita A7 di Gropello Cairoli guardando sulla sinistra) ma in particolare modo si concentrano nell'area della Cascina Venara in Zerbolò (segnalazioni in centro paese). La Cascina è anche sede di un ostello. Da alcuni anni a questa parte il numero di cicogne nidificanti si è stabilizzato in una dozzina di coppie che riproducendosi garantisce annualmente un buon numero di nuovi nati. Essendo la specie tendenzialmente gregaria, la presenza della colonia stanziale di cicogne spinge soggetti selvatici, impegnati nella migrazione, a fermarsi e, nella maggior parte dei casi, a nidificare e riprodursi.
La zona di Zerbolò faceva parte del territorio di Garlasco, che apparteneva fino al XIII secolo al monastero di San Salvatore di Pavia, e passò in seguito in potere dei Beccaria. Nel 1259 essi costruirono un castello presso il Ticino, attorno al quale si andò formando il nuovo paese di Zerbolate, l'attuale Zerbolò. Nel XV secolo esso, seguendo le sorti dei vicini Gropello e Carbonara, dalla signoria dei Beccaria passò per eredità a un ramo dei Visconti, e due secoli dopo sempre per eredità ai Lonati Visconti. Nel 1713, con tutta la Lomellina, entra a far parte dei domini dei Savoia. Nel 1815 vengono uniti a Zerbolò i vicini piccoli comuni di Parasacco, Guasta, Marzo, Limido, Sedone, attuali frazioni, oltre a Campomaggiore, che nel 1866 sarà annesso a Carbonara al Ticino.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 13 febbraio 1954. [5]
Il gonfalone è un drappo di azzurro.[7]
Abitanti censiti[8]
A fine Agosto il comune ospita la popolare Sagra in onore del Santo Patrono con un menù che offre molti piatti tipici della tradizione del territorio.
Il paese è attraversato dall'autostrada A7 Milano-Genova che taglia in due parti il centro abitato.
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