Zenone di Sidone
filosofo greco antico Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Zenone di Sidone (in greco antico: Ζήνων?, Zénōn; Sidone, 150 a.C. – Atene?, 75 a.C.) è stato un filosofo greco antico epicureo.
Biografia
Zenone fu capo della scuola epicurea ad Atene[1] e maestro di Filodemo[2], nonché di Cicerone[3], che nel De natura deorum[4] afferma che Zenone disdegnava gli altri filosofi e che aveva definito Socrate «il buffone dell'Attica». Tuttavia, sia Cicerone sia Diogene Laerzio scrivono di Zenone con rispetto, descrivendolo come un pensatore brillante e attento.
Opere
Zenone scrisse numerose opere[5], tutte perdute. Si occupò di logica, scrivendo un De signis (perduto e che fu ripreso dall'allievo Filodemo), influenzato dal probabilismo di Carneade[6]. Si sarebbe, inoltre, occupato di matematica, scrivendo un trattato Sulla geometria violentemente confutato da Posidonio.[7]. Avrebbe scritto anche Sui costumi e tipi di vita[8].
Note
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Collegamenti esterni
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