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film del 2023 diretto da Neri Marcorè Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Zamora è un film del 2023 diretto e interpretato da Neri Marcorè, qui al suo debutto alla regia di un lungometraggio. Il film è tratto dall'omonimo romanzo scritto da Roberto Perrone.
Il film è stato presentato in concorso al Bari International Film Festival,[1] in cui ha ottenuto una menzione speciale alla fotografia a Duccio Cimatti.[2]
Anni '60. Walter Vismara è un uomo di trent'anni che lavora come contabile in una piccola fabbrica a Vigevano. Quando la ditta per cui lavora chiude senza preavviso, Walter troverà un nuovo posto di lavoro presso un'altra azienda nella movimentata Milano, dove sarà sotto la supervisione del suo capo, il Cavalier Tosetto. Quest'ultimo ha una fissazione per il calcio, costringendo i suoi dipendenti a sfidarsi in una competizione calcistica una volta a settimana, che vede una sfida fra scapoli e sposati. Walter, che non nutre particolare apprezzamento per il calcio, si schiera sin da subito in porta. Questa sua scelta porta l'ingegner Gusperti a prenderlo di mira, soprannominandolo sarcasticamente "Zamora", in riferimento al celebre portiere spagnolo degli anni '30. Walter è perciò costretto a sopportare le umiliazioni di Gusperti sia in campo che in ufficio, cosa che porterà poi Walter a chiedere l'aiuto di Giorgio Cavazzoni, una volta talentuoso portiere, per allenarlo.
Il film, liberamente ispirato al romanzo omonimo di Roberto Perrone, è diretto da Neri Marcoré e scritto dallo stesso Marcoré con Maurizio Careddu, Paola Mammini e Alessandro Rossi.[3][4] In un'intervista rilasciata a La Repubblica Marcoré ha raccontato il significato del film:[5]
«È un film che ha tante chiavi di lettura con un protagonista che deve crescere dal punto di vista sentimentale, nei rapporti umani. È uno che starebbe chiuso nel suo guscio, con un padre ingombrante. Sulla scorta di un trasferimento di lavoro, che subisce, si trova costretto a uscire dalle proprie certezze e ad affrontare sia una storia sentimentale che l’amicizia con un uomo più grande di lui, una sorta di maestro, che interpreto io. C'è il calcio che fa da sfondo, ma non è un film sul calcio»
Il progetto vede un cast formato dallo stesso Marcoré, Alberto Paradossi e Marta Gastini nei ruoli prinicipali, oltre che Anna Ferraioli Ravel, Giovanni Esposito,Walter Leonardi e la partecipazione dei comici Giovanni Storti e Giacomo Poretti.[6] In un'intervista rilasciata a The Hollywood Reporter Roma, Marcoré ha raccontato la scelta del cast del film:[7]
«Ci siamo confrontati, alcuni nomi li avevo, li avevamo immaginati già in fase di scrittura, come Giovanni Storti, Giovanni Esposito, Giuseppe Antignati, Pia Lanciotti, altri invece li ho scelti con un provino. Nel mio piccolo è una battaglia che combatto da sempre quella di non impigrirsi nello scegliere sempre le stesse persone, lavoro da anni e la porto avanti a nome di tanti attori e attrici con grande talento che sembrano però non avere mai spazio nemmeno per i ruoli più adatti a loro.»
Le riprese del film si sono svolte a ottobre del 2022 per sei settimane tra Milano e Torino.[8]
Il primo trailer ufficiale del film è stato distribuito il 6 marzo 2024.[9]
Il film è stato presentato in anteprima al Festival di Villerupt il 1º novembre 2023 e al Bif&est a Bari il 17 marzo 2024,[10][11] per poi essere distribuito nelle sale italiane il successivo 4 aprile 2024.[12]
Il film ha incassato 738737 € con 116715 presenze.[13]
Il film è stato accolto con recensioni generalmente favorevoli da parte della critica cinematografica.[14][15]
Lorenzo Martini di Ciak ha assegnato al film 4 stelle su 5, riportando che la regia di Marcoré «dimostra la maturità di un veterano» portando una produzione «girata con cura nell’ambientazione, nei dettagli, nella guida degli attori», trovandolo in definitiva «un debutto di grande qualità».[16] Anche Carola Proto di Comingsoon.it riscontra che il regista sia stato «molto attento alla ricostruzione d'ambiente», definendo le scenografie «deliziosamente retrò», scrivendo che nel complesso il film «nella sua classicità, ha la freschezza e la spontaneità del nuovo».[17]
Martina Barone di The Hollywood Reporter Roma afferma che si tratta di «un film piccolo», impostato «su una struttura classica, dei personaggi classici, un conflitto classico», che risulta essere «un debutto semplice, come semplici sono i migliori schemi di gioco».[18]
2024 – Bari International Film Festival[19]
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