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Prospettiva
Yoox Net-A-Porter Group
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Yoox Net-A-Porter Group S.p.A. (in forma abbreviata YNAP S.p.A.) è un'azienda italiana attiva nel settore delle vendite online di beni di moda, lusso e design. Ha assunto questo nome dal 5 ottobre 2015 in seguito alla fusione tra YOOX GROUP e THE NET-A-PORTER GROUP, due tra le principali società di moda di lusso online[1].
La società è stata quotata alla Borsa di Milano fino al 20 giugno 2018.
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Storia
Riepilogo
Prospettiva
YOOX S.p.A. è stata fondata nel 2000 da Federico Marchetti con il sostegno del fondo di venture capital Benchmark Capital, a cui negli anni si sono progressivamente aggiunti altri fondi. Inizialmente[2], l'azionariato era detenuto per il 9,8% dal fondatore e amministratore delegato Federico Marchetti, per oltre il 70% dai fondi di private equity Kiwi II Ventura Serviços de Consultadoria S.A., Kiwi I Ventura Serviços S.A. Em Liquidacão, Balderton Capital I, L.P. e Nestor 2000 Sprl.
L'IPO di YOOX nell'indice FTSE Italia STAR della Borsa Italiana è avvenuta il 3 dicembre 2009, da cui è uscita per entrare dal 23 dicembre 2013 in quello principale del FTSE MIB; il ricavato netto, calcolato sulla base del prezzo di offerta di € 4,3 per azione, ammontava a circa 95 milioni di Euro[3].
I fondi di venture capital hanno poi progressivamente ridotto le proprie partecipazioni e nel 2015 Yoox si fonde con Net-A-Porter, fondata e guidata da Natalie Massenet, sede a Londra e controllata dalla Compagnie financière Richemont.[4]. Attualmente il gruppo YNAP è caratterizzato da un azionariato diffuso, con un flottante del 75,03%[5] e una presenza di investitori istituzionali, inferiore al 20% del capitale[6]. Federico Marchetti ricopre ancora la carica di amministratore elegato del Gruppo YNAP e detiene una quota pari al 5,67% del capitale fully diluted[7].
Sempre nel 2015 YNAP stringe una partnership con Mohammed Alabbar, proprietario del Dubai Mall, creando il leader del luxury e-commerce in Medio Oriente.
Delisting
Il 22 gennaio 2018 Compagnie financière Richemont, il colosso svizzero del lusso con sede a Ginevra, già socio dal 2015 e quotato a Zurigo (controlla marchi quali Cartier, Van Cleef & Arpels, Piaget e Montblanc) ha lanciato un’OPA sul 100% delle azioni ordinarie Yoox Net-A-Porter Group non ancora in suo possesso, pari al 75,03%, attraverso il veicolo Rlg Italia Holding. Il prezzo offerto è stato pari a 38 euro per azione in contanti e ha riguardato 68.463.120 azioni (pari al 75,03%) più altre 2.328.454 azioni essere emesse come stock option per i manager. Si è così arrivati a 70.791.574 di azioni, che sono state pagate dal colosso svizzero del lusso 2,69 miliardi di euro per una valorizzazione della società quotata a Piazza Affari di 5,3 miliardi di euro.[8].
Avendo Richemont al termine dell'OPA raggiunto il 94,999% del capitale sociale, è stata obbligata ad acquistare tutte le residue azioni e conseguentemente il 20 giugno è avvenuto il delisting del titolo.
Il 15 maggio, avendo il titolo un flottante inferiore al 10%, era già uscita dall'indice FTSE MIB.
Acquisizione da parte di MyTheresa
Nel mese di ottobre 2024 la piattaforma tedesca di e-commerce Mytheresa annuncia l'acquisizione di Yoox Net-a-Porter da Richemont.[9][10] L'operazione di acquisizione si conclude ad aprile 2025[11].
Nel mese di settembre si sono diffuse voci su difficoltà dell'azienda con esuberi del personale[12][13]
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Gruppo
Riepilogo
Prospettiva
Commercio multimarca
Le attività di Yoox Net-A-Porter Group sono condotte attraverso tre negozi online: yoox.com, nato nel 2000, con un assortimento iniziale composto solo da capi di moda, alla quale si è aggiunta la vendita di prodotti di arte e design, a partire rispettivamente dal 2012 e dal 2006[14][15]; thecorner.com, nato nel 2008 come boutique online di lusso[16][17]; shoescribe.com, nato nel 2012, dedicato alle calzature femminili[18][19].
Commercio monomarca
Il gruppo, dal 2006, progetta e gestisce i siti online di circa 30 marchi, tra i quali:[20]
- Marni (lanciato nel settembre 2006)
- Emporio Armani (2007)
- Diesel (2007)
- Stone Island (2008)
- Valentino (2008)
- Emilio Pucci (2008)
- Moschino (2009)
- Bally (2009)
- Dsquared² (2009)
- Jil Sander (2009)
- Roberto Cavalli (2009)
- Coccinelle (2010)
- Giuseppe Zanotti Design (2010)
- Napapijri (2010)
- Alberta Ferretti (2010)
- Martin Margiela (2010)
- Ermenegildo Zegna (2010)
- Armani (2011)
- Y-3 (2011)
- Brunello Cucinelli (2011)
- Dirk Bikkembergs (2011)
- Dolce & Gabbana (2011)
- Moncler (2011)
- Trussardi (2012)
- Barbara Bui (2012)
- Pringle of Scotland (2012)
- Pomellato (2012)
- Alexander Wang (2012)
- Sergio Rossi (2012)
- Bottega Veneta (2012)
- Stella McCartney (2012)
- Missoni (2013)
- Dodo (2013)
- Alexander McQueen (2013)
- Balenciaga (2013)
- Saint Laurent (2013)
- Brioni (2013)
- Kartell (2014) [21]
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Note
Collegamenti esterni
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