Walter Martos

politico e militare peruviano (1957-2025) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Walter Martos

Walter Roger Martos Ruiz (Cajamarca, 11 febbraio 1957Lima, 7 gennaio 2025[1]) è stato un politico e militare peruviano.

Fatti in breve Presidente del Consiglio dei ministri del Perù, Durata mandato ...
Walter Martos
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Presidente del Consiglio dei ministri del Perù
Durata mandato6 agosto 2020 
10 novembre 2020
PresidenteMartín Vizcarra
PredecessorePedro Cateriano
SuccessoreÁntero Flores-Aráoz

Ministro della Difesa del Perù
Durata mandato3 ottobre 2019 
6 agosto 2020
PresidenteMartín Vizcarra
Capo del governoVicente Zeballos
Pedro Cateriano
PredecessoreJorge Moscoso
SuccessoreJorge Chávez Cresta

Dati generali
Partito politicoIndipendente
UniversitàScuola militare di Chorrillos
Professioneex militare
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Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Nato l'11 febbraio 1957 nella città di Cajamarca, frequenta la Scuola militare di Chorrillos dove si laurea nel 1978 in ingegneria[2]. Successivamente consegue un master in gestione e sviluppo presso la Scuola Superiore di Guerra dell'Esercito e presso l'Istituto Scientifico e Tecnologico dell'Esercito[3].

Diviene poi segretario generale del Comando generale dell'Esercito[4]. Nel 2010 viene nominato comandante generale del Comando dell'educazione e della dottrina, mentre l'anno dopo diventa comandante generale della Regione militare del nord[5]. Nel 2013 passa ad essere prima Capo di Stato Maggiore Generale dell'Esercito e infine presidente dei capi di Stato Maggiore Congiunti delle forze armate[6].

Carriera politica

Il 3 ottobre 2019, in qualità di generale in pensione, Martos presta giuramento come ministro della difesa del Perù all'interno del gabinetto politico del presidente Vizcarra[7].

In seguito al voto di sfiducia del Congresso al gabinetto di Pedro Cateriano, nell'agosto 2020 il presidente della Repubblica Martín Vizcarra nomina Walter Martos primo ministro del Perù[8][9]. In tale posizione rimane per circa tre mesi, quando si dimette, insieme al suo gabinetto politico, a causa della messa in stato d'accusa del presidente Vizcarra[10][11].

Note

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